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Visualizzazione dei post con l'etichetta salute

Il deodorante ideale

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Pubblicità di deodoranti per uomo e per donna ci bombardano tutti i giorni, promettono 48 ore di freschezza o di non macchiare gli abiti. Per quanti ne abbia provati, spesso le dieci ore di una normale giornata sono spesso un traguardo difficile, per non parlare delle immancabili ingiallimenti sotto le ascelle dei capi bianchi e degli aloni più chiari sui capi neri o scuri. Intanto che significa 48 ore? Che ci si lava un giorno si ed uno no? Oppure ci si può lavare ma si potrebbe evitare di rimettere il deodorante? Ci sono sempre state anche pomate che promettono libertà dal cattivo odore per una settimana ma è tanto che non le uso più perché non ne sopportavo più il profumo e la consistenza impiastricciante. Un prodotto che si distacca da tutti gli altri, anche perché poco pubblicizzato è l'allume di potassio o allume di rocca che si trova anche in pratici stick: costa poco (qualche bancarella lo vende anche 8 euro ma si può trovare a  2 o 3 euro per stick) e dur

Una pia illusione

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Nel mio precedente articolo,  Attenzione! Blogger a rilento! , parlando dei miei problemi alla spalla, sono arrivato al punto in cui mi accingevo ad andare dall'ortopedico col la pia illusione che una  infiltrazione di cortisone mi avrebbe restituiti l'uso della spalla in poche ore. Nel mio caso la dottoressa, mi ha fatto presente che l'ecografia era sostanzialmente inutile, in quanto il punto dolente era evidente, accompagnando le sue parole con una decisa pressione con il polpastrello nel punto più dolente. Ha inoltre aggiunto che le calcificazioni presenti nell'ecografia vanno e vengono con il tempo. Il tendine infiammato sarebbe il "capo lungo", che insieme al "capo breve" collega il muscolo bicipite brachiale alla scapola. Un tipico sforzo in cui è coinvolto è quello di sollevare uno scatolone. La "pia illusione" che da il titolo a questo articolo consiste nel credere che di iniezioni di cortisone ne bastasse una per riso

Il divieto dell'assunzione di alcolici ai minori ha anche basi scientifiche.

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Fare cose da adulti è spesso per i più giovani un modo di sentirsi più maturi o quanto meno di atteggiarsi da adulto. E quali cose fare se non quelle vietate, come bere e fumare? Quello che voglio far notare in questo articolo è ché il divieto della vendita e somministrazione di alcolici ai minori trova una giustificazione dal punto di vista scientifico oltre che educativo. In altri termini, dal punto educativo, si potrebbe dire che "se ti vuoi fare del male devi essere abbastanza adulto da capire quello che stai facendo", mentre dal punto di vista scientifico si evidenza che i giovani (e in parte le donne) sono molto più vulnerabili agli effetti dell'alcool. L'alcool è una di quelle sostanze, che se ingerita in dosi elevate e soprattutto per periodi prolungati, può causare seri danni al nostro organismo, senza contare tutti gli incidenti causati dall'abuso anche solo occasionale di bevande alcoliche. Tutti conoscono gli affetti legati dell'abu

L'alimentazione di oggi è migliore di quella del passato?

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Questo mio articolo nasce da una breve discussione con un'una amica che sostiene che l'alimentazione odierna non è salutare. Io invece penso che siamo soltanto più informati e che c'è un eccessivo tam tam mediatico su alcuni argomenti. Innanzi tutto bisogna chiarire di quale passato si parla e e di quale luogo. Per quanto riguarda il luogo possiamo in generale pensare di riferirci ai paesi cosiddetti occidentali o che hanno avuto uno sviluppo economico notevole a partire dall'inizio dello scorso secolo o dopo la seconda guerra mondiale. Ma per semplicità supponiamo di riferirci all'Italia trascurando l'attuale (spero breve) periodo di recessione. Per quanto riguarda la questione temporale mi limiterei all'ultimo centinaio di anni. Non pretendo di dare una risposta esaustiva a questa domanda ma la mia impressione è ché, nonostante tutto, si mangi meglio ora che in passato anche rispetto ai nostri genitori, anche in riferimento a persone na

Medico di famiglia: 10 minuti per assistito sono troppo pochi.

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Si può fare una diagnosi in dieci minuti? Si può visitare un paziente in dieci minuti? O meglio si può ascoltare un paziente, visitarlo, fare una diagnosi e prescrivere gli opportuni farmaci in dieci minuti? La risposta a entrambe le domande è no soprattutto se si si vuole che la diagnosi sia il più possibile corretta. Mi sembra che sempre più spesso il ruolo del medico di base sia solo quello di prescrivere formalmente dei farmaci sulla base di prescrizioni specialistiche più o meno recenti o della parziale anamnesi del paziente. E' proprio l'ascolto del paziente che viene a mancare troppo spesso. Nel mio caso personale ho aspettato cinque mesi per capire che una presunta esofagite era secondaria rispetto ad un problema di colelitiasi (calcoli alla colecisti). Ad una prima diagnosi basata sui sintomi da me riferiti e confortata dalla gastroscopia che aveva rilevato la presenza di gastrite ed ernia iatale, sono seguite cure basate sulla variazione della dieta a

Diario speciale di una notte insonne

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Sono andato a letto verso le 23 ma i primi sintomi di quanto mi sarebbe accaduto erano ormai chiari. Il dolore era ancora una vaga sensazione di fastidio ma che ormai conosco bene e che di solito nell'arco di qualche ora diventa qualcosa di molto peggio. Ho letto una decina di pagine de Il gioco dell'angelo di  Carlos Ruiz Zafón e poi ho provato ad addormentarmi senza successo alcuno o forse no. Non posso escludere di essermi addormentato per qualche minuto, ad ogni modo il dolore mi ha spinto ad alzarmi. Mancano pochi minuti alle due di notte e non so cosa fare per alleviare il dolore allo stomaco. Ma si tratta di dolore retrosternale oppure di un bruciore allo stomaco? Non saprei di certo ma a me sembra più dolore che pirosi. Il mio intento non è quello di fare un trattatello autobiografico sull'esofagite da reflusso: il mio intento è solo quello di passare il tempo in attesa che il dolore diminuisca. Proprio oggi pomeriggio il mio medico curante si è "

Il cervello può ringiovanire?

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Il ricercatore giapponese Tsuyoshi Miyakawa, e alcuni suoi colleghi della Fujita Health University, hanno pubblicato sulla rivista on-line Molecular Brain uno studio in cui dimostrano come la somministrazione cronica di uno dei farmaci antidepressivi più usati al mondo, il Prozac ( il cui principio attivo è la fuoxetina, un inibitori selettivo della ricaptazione della serotonina) può indurre un ringiovanimento in specifici tipi di neuroni nella corteccia prefrontale di topi adulti. È noto che la corteccia prefrontale del cervello svolge un ruolo nella memoria, nei processi decisionali, nell'espressione della personalità e nel comportamento sociale. Dal momento che si credeva che la plasticità del cervello diminuisse con l'età, gli autori ritengono che il loro lavoro può servire per guidare lo sviluppo di nuovi trattamenti per l'invecchiamento cerebrale. Studi precedenti avevano dimostrato gli effetti. spesso contrastanti, ma sempre affascinante degli antide

Calico: ossia Google e la ricerca dell'eterna giovinezza

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Art Lewinson Google Inc. crede che fare grandi scommesse può produrre progressi rivoluzionari, che si tratti di macchine che si guidano da sole, computer indossabili connessi a Internet o palloncini aerostatici  per la connessione wireless a Internet nelle aree remote del mondo. La sua ultima scommessa è riuscire a prolungare la vita degli uomini. A questo scopo ha fondato Calico, 18 settembre 2013, un'azienda che si occupa di biotecnologie legate alla vita; il suo nome è infatti un acronimo di California Life Company. Fondata con il dichiarato intento di occuparsi della lotta all'invecchiamento e alle malattie ad esso associato. Di seguito la traduzione dell'annuncio ufficiale dato da Google Google annuncia Calico, una nuova azienda focalizzata sulla salute e il benessere MOUNTAIN VIEW, CA  -  18 settembre 2013 - Google ha annunciato oggi Calico, una nuova società che si concentrerà sulla salute e il benessere, in particolare sulla sfida all'invecch

AIDS: in arrivo una cura risolutiva?

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Vi segnalo un interessante articolo, pubblicato sulla rivista Tuttoscienze (supplemento scientifico della Stampa, n. 1569 del 17 luglio 2013) e reperibile on line [vedi a fine post]]. Un team italo-americano di ricercatori, aggiungendo alla terapia antiretrovirale due farmaci,  l’auranofin e per la prima volta la butionina sulfossimina, ha ottenuto la remissione della malattia nei macachi . La combinazione di farmaci ha, in pratica, rimpiazzato gradualmente e senza provocare effetti collaterali i linfociti “malati” con cellule nuove e perfettamente funzionanti. E' come se il sistema immunitario delle scimmie fosse stato stimolato da questi nuovi farmaci ad aggredire il virus, ottenendo una specie di auto-vaccinazione. [da TuttoScienze] Nel 2014 dovrebbe forse partire la fase di sperimentazione su soggetti umani. [da.ilfattoquotidiano.it] Alcuni dati sulla diffusione dell'HIV/AIDS: Nell’Africa Subsahariana, l’AIDS è la prima causa di morte fra le persone di ogni

La cerchia sullo stomaco

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Ignoranza beata ignoranza! Beati i contadini, quelli di un tempo dico. Beati boscaioli e pastori, ma anche poeti e cantori dell'antichità. Beati perché? Ma come perché!!! Perché non avevano Facebook e nemmeno codeste cerchie , che proprio mi stanno sullo stomaco. Facebook non lo sopporto ma ormai l'ho digerito, anzi ne ho fatto indigestione. Google + non ci voleva! Ho già lo stomaco profondamente in disordine e queste cerchie mi provocano l'esofagite. Non ce la faccio proprio a digerire anche queste. Non ce la faccio! A parte che quel segno di addizione aggiunto alla parola Google mi provoca di per sé un certo malessere: Ma non bastavano il C++? Quel più mi ricorda tanto una croce, manca solo la data di morte: peccato che Google ci seppellirà tutti, magari in futuro sarà così intelligente che si farà le ricerche da solo! Ritornando per un attimo ad essere seri leggo che Google+ ha tante cose in più di Facebook ed un importantissima cosa in meno: non

Il blocco del blogger e il mal di stomaco

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Ho il blocco del blogger o solo un terribile mal di stomaco? Ho il blocco del blogger oppure è solo tempo di mare? Non sara mica l'ansia da post mancato ad avermi fatto venire questo attacco di gastrite o ulcera o quello che sia che mi ha tenuto sveglio tutta la notte? In attesa di farmi qualche analisi seguirò una ferrea dieta per malati di gastrite, quanto meno eviterò fritture, alcool, caffé, eccessi alimentari etc. Probabilmente la mia gastrite non dipende da questo blog ma da altri problemi del mio alter ego (in effetti è lui che c'ha il mal di stomaco) di cui non è il caso di parlarne qui (questo non è mai stato un blog intimista, mi sono spinto già troppo il là) Ad ogni modo forse proprio il mal di stomaco è servito a buttar giù qualche riga (c'avevo pensato stanotte mentre mi contorcevo dal dolore, mi alzavo e mi coricavo, guardavo la TV e la spegnevo, ma il dolore era troppo forte per riuscire a stare davanti ad un monitor e scrivere qualcosa.)

News salute: ma perché spesso nessuno cita le fonti?

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Ieri ho scritto un post, riportando con qualche piccola modifica al testo e al titolo una notizia relativa agli effetti positivi dell'aspirina e di altri antinfiammatori nei confronti della depressione e altri disturbi mentali. Siccome il primo articolo che ho visto, credo fosse di TGCom non era molto prodigo di dettagli, ne ho guardato altri: tutti uguali, con poche piccole variazioni da un articolo all'altro. Ho detto di aver riportato una notizia piuttosto che aver copiato un articolo proprio per questo, tutti gli articoli erano una copia di un qualche articolo originale o di una una notizia di agenzia: ad ogni modo nessuno di questi articoli riportava altre fonti. Cercando fra le notizie in inglesi ho trovato un articolo dal sito The Australian, forse la tanto agognata fonte, ma ieri sera il sito era in manutenzione. Allora decido di fare il mio articoletto, citando come fonte la copertura in tempo reale di Google news: accanto ad una notizia di Google News, r

L'aspirina e altri antinfiammatori efficaci contro i disturbi mentali

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La comune aspirina, come altri antinfiammatori, sembra sia efficace contro  le più comuni malattie mentali, la cui origine si riconduce a processi infiammatori nel sangue e nel cervello. Lo dimostrano le sperimentazioni cliniche guidate dal dott. Brian Dean docente di psichiatria dell’Università di Melbourne, illustrate nel corso della Conferenza nazionale sulla salute mentale che si è tenuta nella città australiana. L'uso diverso di medicine già esistenti può essere la chiave per alleviare i sintomi dei disturbi mentali. Aggiunti ai trattamenti esistenti, medicinali come aspirina,  infliximab, celecoxib, ma anche gli acidi grassi omega 3 contenuti nell'olio di pesce, alleviano significativamente i sintomi di depressione, disturbo bipolare e schizofrenia. Le sperimentazioni condotte hanno permesso di comprendere meglio lo sviluppo di molti disturbi mentali: per via di lesioni nei tessuti cerebrali, associate a livelli anormali di proteine legate a infiammazione, o

Dieta: mezzo minuto fra un boccone e l'altro fa la differenza

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Quando la mamma ci diceva di mangiar piano e di masticare bene forse pensava alla nostra digestione più che ad una eventuale diete (le mamma lo dicevano e lo dicono anche a chi è secco come un chiodo). Anche tirare in ballo la saggezza popolare e i proverbi non ci aiuta più di tanto. Se è vero che un vecchio adagio dice che "mangiar piano fa dimagrire" ci sono anche dei proverbi come Chi è svelto a mangiare è svelto a lavorare ( Lento a mangiare, lento a lavorare ). Ci sarebbe anche Chi va piano va sano e va lontano ma l'analogia con il mangiar piano sarebbe un po' tirata per le orecchie. Di sicuro, già da molti anni, più di un dietologo consiglia di masticare lentamente, di masticare a lungo, di far passare un certo intervallo fra un boccone e l'altro. Nel seguito dell'articolo ho raccolto i risulti di diversi studi pubblicati negli ultimi due anni, che hanno confermato che mangiare piano aiuta a dimagrire Due studi, presentati al congresso ann

Campodimele: Il paese della longevità

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Campodimele è un piccolo borgo medievale (meno di 700 abitanti), situato a circa 150 Km da Roma, in provincia di Latina. Il suo nome deriva dal latino, Campus Mellis, campo di miele, perché un tempo vi era un'abbondante produzione di miele. La caratteristica che lo ha reso famoso è il fatto di essere il paese più longevo d'Italia: il 60% dei suoi abitanti ha più di settant'anni e c'è un considerevole numero di ultracentenari. La longevità degli abitanti di Campodimele rispetto alla vita media in Italia (77 anni per gli uomini e 84 per le donne) fu oggetto a partire dal 1985 di una ricerca dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, nell'ambito del "progetto Monica": la ricerca accertò che tra i primi fattori era il tasso di colesterolo degli abitanti, inferiore del 50% rispetto alla media nazionale, e la loro bassa pressione arteriosa. Altre ricerche (Pietro Cugini, cattedra di Semeiotica della II Clinica medica dell'Università la Sapienza d

Fumare da giovani triplica il rischio di morte per cancro

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Chi comincia a fumare a 15 anni ha «una probabilità di morire di cancro tre volte maggiore rispetto a chi inizia 10 anni più tardi». È uno dei risultati dello studio «Generazione in fumo, strategie per non cominciare, strumenti per smettere», presentato al Senato dall'associazione I-think presieduta da Ignazio Marino. Dai dati emerge anche che tra i 15 e i 24 anni fuma il 15,9% dei maschi e il 21,8% delle femmine e che circa l'87% dei fumatori inizia entro i 20 anni. Nella sala Nassiriya del Senato Ignazio Marino ha presentato lo studio “Generazione in fumo, strategie per non cominciare, strumenti per smettere” prodotto da I Think. Tra gli ospiti che hanno partecipato alla discussione oltre allo stesso Marino, il ministro della salute Renato Balduzzi, il Vice presidente della BAT (British American Tobacco Italia) Giovanni Carucci, il sottosegretario all’Istruzione, l’Università e la Ricerca Marco Rossi Doria, il presidente alla commissione sanità Antonio Tomassini.

L'Ilva di Taranto non deve chiudere!

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La situazione dell’Ilva "impone l'immediata adozione, a doverosa tutela di beni di rango costituzionale che non ammettono contemperamenti, compromessi o compressioni di sorta quali la salute e la vita umana, del sequestro preventivo"  è la principale motivazione dell''ordinanza del Gip di Taranto Patrizia Todisco con la quale si ordina il sequestro di sei impianti dell'Ilva di Taranto. Provvedimento sacrosanto, ma per la stessa motivazione l'Ilva non va  chiusa: l'impatto economico sulla zona di Taranto sarebbe disastroso, non solo per i dipendenti dell'Ilva e per quelli che lavorano nell'indotto che si ritroverebbero senza lavoro, per per gran parte delle attività commerciali. La crisi economica sarebbe gravissima e provocherebbe una lunga scia di danni "biologici" e psicologici paragonabili a quelli conseguenza dell'inquinamento: suicidi, depressione, crisi familiari, impossibilità di pagarsi cure adeguate, etc. che nel com

8 consigli per migliorare il sonno (da Wired)

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Le cose da fare e quelle da non fare prima di mettervi a letto 07 luglio 2012  di Francesco Musolino Wired.it  vi ha  già illustrato  cibi e bevande capaci di indurre o favorire un miglior  riposo notturno , fondamentale per il nostro  benessere  tanto fisico che mentale. Ma cosa sappiamo riguardo le attività che sarebbe meglio evitare prima di andare a nanna?  Care2.com  vi consiglia  8 cose da non fare  prima di andare a letto, a cominciare dall’evitare di lavorare sino ad un momento prima di chiudere gli occhi. 

La buccia delle mele fa dimagrire!

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Chi non conosce il proberbio: Una mela al giorno toglie il medico di torno? Adesso sappiamo che è meglio non sbucciarla se abbiamo qualche chiletto di troppo! Ma è proprio così? Vediamo prima lo scarno comunicato dell'Ansa (ANSA) - IOWA (USA) - Una sostanza naturale contenuta nelle bucce delle mele, l'acido ursolico, fa bruciare i grassi, aumenta la massa muscolare e il grasso 'buono', cioe' quello bruno che difende gli organi e possiede ottime capacita' brucia-grassi. La buccia delle mele quindi combatte l'obesita', l'intolleranza glucidica o pre-diabete e la malattia del fegato grasso. La scoperta e' dei ricercatori dell'Universita' dello Iowa ed e' pubblicata su di PLoS ONE. Quello che la notizia ANSA non dice è che il test per ora è stato condotto solo sui topi! Vediamo ora la traduzione di un articolo della rivista Medical Xpress (la traduzione è una mia personale correzione della traduzione automatica di Google,

Troppi morti a causa dell'alcool

Devi Sridhar, ricercatore dell'Università di Oxford, ha pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature un articolo in cui sostiene la necessità da parte dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità o WHO World Health Organization) di imporre alle nazioni un trattato vincolante che limiti il consumo dell'alcool. Ogni anno, scrive nell'articolo , circa due milioni e mezzo di persone muoiono per patologie collegate al consumo eccessivo di alcool. Sono quasi il 4% di tutte le morti che si verificano ogni anno, più delle vittime di di Hiv/Aids, tubercolosi e malaria Senza contare gli immensi danni economici che l'abuso di alcol provoca: scarsa produttività, incidenti stradali, malattie (violenze domestiche aggiungo) Lo stesso impegno che l'OMS mette nella lotta contro il diffondersi delle malattie e l'uso del tabacco dovrebbe metterlo nel combattere l'abuso di alcool (dangerous drinking) Nel 2010 l'OMS ha pubblicato un documento "WHO Global Strate