Fusione fredda - E-cat: bufala o grande speranza?
Continua il mistero che si cela dietro l'E-Cat. E molti esponenti della scienza ufficiale continuano ad essere profondamente scettici. Il prodotto viene già commercializzato nel taglio industriale da 1MW anche se sembra che ne sia stato venduto soltanto uno nel 2011 ad un non meglio specificato ente militare, impianto che di recente sarebbe stato sottoposto alla prima ricarica di nichel. Sempre nel 2011 si vociferava di un secondo E-Cat venduto in Massachusets ma di cui non si è saputo più nulla, forse rimasto al livello di ordinativo.
Intanto a fine marzo o ad aprile dovrebbero esser resi noti i primi test indipendenti, e commercializzato il primo Hot-Cat (E-Cat industriale di seconda generazione che fornisce calore ad alta temperatura).
Ma quando sembra che il momento della verità stia per arrivare, giunge invece il solito rinvio!
L'ing. Andrea Rossi giustifica la mancanza di informazioni complete con la necessità di tutelare il segreto industriale, ma il continuo rinvio di test indipendenti e l'impossibilità di esaminare un E-Cat funzionante alimentano lo scetticismo.
Ma quale sarebbe lo scopo di questa colossale truffa? Sarebbe meramente economico? Oppure si tratta solo dell'ostinazione di uno scienziato che non vuole ammettere la sconfitta?
Io, da semplice appassionato della vicenda più che dalla materia, sicuramente da profano a livello scientifico, voglio credere in questo dispositivo, l'E-Cat e nei suoi successori.
Perché se un dispositivo che funziona su principi non ancora ben compresi riesce comunque a produrre energia a costi molto competitivi, la comprensione di questi principi, potrebbe portare a una vera rivoluzione nel campo della produzione dell'energia.
Sull'argomento ho scritto:
Sarà la fusione fredda l'energia del prossimo futuro?
La fusione fredda "all'italiana" è realtà
Ma quando sembra che il momento della verità stia per arrivare, giunge invece il solito rinvio!
L'E-Cat, o Energy Catalyzer, è un apparato commerciale che produce energia termica in eccesso sfruttando un nuovo tipo di reazioni fisiche, note con il nome di LENR, che sta per "reazioni nucleari a bassa energia". In tali reazioni, che sono diverse sia dalle reazioni chimiche sia dalle reazioni nucleari di tipo classico (fissione e fusione ad alta temperatura), si possono creare nuovi elementi, ma non si ha produzione di scorie radioattive e, nel caso dell'E-Cat, nemmeno di neutroni, il che rende questa tecnologia "pulita". [...]
La prima generazione di E-Cat industriali, già sul mercato, può fornire calore sotto forma di acqua calda o vapore fino a 120°C, con alimentazione elettrica oppure direttamente a gas (molto più conveniente). La seconda generazione di E-Cat industriali, in fase di sviluppo avanzato, potrà fornire calore fino ad alte temperature (almeno 600°C) e dunque sarà utilizzabile, volendo, anche per produrre energia elettrica (eventualmente in cogenerazione) accoppiando il generatore termico a una turbina.[da prometeon.it]
L'ing. Andrea Rossi giustifica la mancanza di informazioni complete con la necessità di tutelare il segreto industriale, ma il continuo rinvio di test indipendenti e l'impossibilità di esaminare un E-Cat funzionante alimentano lo scetticismo.
Ma quale sarebbe lo scopo di questa colossale truffa? Sarebbe meramente economico? Oppure si tratta solo dell'ostinazione di uno scienziato che non vuole ammettere la sconfitta?
Perché se un dispositivo che funziona su principi non ancora ben compresi riesce comunque a produrre energia a costi molto competitivi, la comprensione di questi principi, potrebbe portare a una vera rivoluzione nel campo della produzione dell'energia.
Sull'argomento ho scritto:
Sarà la fusione fredda l'energia del prossimo futuro?
La fusione fredda "all'italiana" è realtà
Commenti
Posta un commento
Ringrazio tutti quelli che vorranno lasciare un commento o che seguiranno o sottoscriveranno il mio blog. Il linea di massima cercherò sempre di rispondere.
Nel caso vogliate fare delle richieste o dei commenti off-topic ossia non collegati all'argomento dell'articolo, vi sarei grato se li postaste sulla pagina Facebook del blog. Grazie!