Servizio Pubblico e l'importanza di una informazione equilibrata
Ieri sera a Santoro dopo gli -oni arrivano gli -ini. Ma sono tre: Fini, Salvini e Landini.
(Se poi toccherà a Bersani rischio di cadere nella volgarità ...)
Gianfranco Fini di Futuro e Libertà, Matteo Salvini della Lega e Maurizio Landini della FIOM si sono alternati nell'esporre i loro punti di vista sul presente, a parte Fini che ha parlato soprattutto del passato anche se recente.
Sentendo parlare i vari protagonisti della puntata mi sono sentito di volta in volta tirare dalla loro parte: prima della fase del contraddittorio, ero particolarmente ricettivo. Per qualche minuto sono stato con Futuro e Libertà, poi con la Lega, poi con la Fiom (ma chi avrei votato?).
Il PDL ha ripreso fiato nei sondaggi grazie all'accoppiata vincente Berlusconi / TV
E questo nonostante io non sia particolarmente vicino alle loro idee. Trovo quindi inopportuno il troppo spazio ricevuto in particolare prima da Monti e poi da Berlusconi, in maniera minore anche da Bersani, nelle varie trasmissioni televisive. E se in passato lo spazio ai leader è stato concesso in seguito a pressioni dall'alto, oggi questo stesso spazio viene a volte concesso per motivi economici legati agli indici di ascolto.
Molte persone non hanno, ad esempio, nemmeno mai sentito nominare il partito Fare per Fermare il Declino con candidato premier il giornalista /economista Oscar Giannino.
Ritornando alla trasmissione di Santoro, Travaglio ha mostrato la sua fedina penale da incensurato e fatto un excursus sulle condanne ricevute in sede civile: per meglio ribadire al titolo di diffamatore professionista affibbiatogli da Berlusconi la puntata precedente.
Benché il mio linguaggio sia sempre stato moderato le decine di migliaia di Euro di risarcimento pagati da Travaglio mi spingono ad una ulteriore moderazione.
Se un giornale che viene letto da centomila persone porta ad una condanna da 50.000 Euro, un articolo letto da 50 internauti porterebbe ad una condanna di 50€?
Fini ha dimostrato di avere una notevole faccia di bronzo: ha ammesso gli errori del passato con nonchalance, quasi come se a commetterli fosse stato un altro. Ha soprattutto attaccato pesantemente Berlusconi: della serie meglio tardi che mai!
Sicuramente la puntata di ieri non ha regalato voti al PDL!
Salvini invece ha preferito parlare dei problemi della gente, dei problemi degli imprenditori, della disastrosa situazione contingente, piuttosto che di storia della politica recente.
Ma Salvini ha i paraocchi e sono pure verdi: vede solo la Padania. Se i padani pagassero meno tasse allo stato starebbero molto meglio: ha perfettamente ragione! Come tutti i leghisti si dimentica di un piccolo particolare: siamo in Italia e la Padania non esiste! Certo esiste la Lombardia ma fa parte dell'Italia e la sua ricchezza è cresciuta anche grazie allo sfruttamento di centinai di migliaia di meridionali.
Landini ci ha spiegato che Marchionne non è uno dei re Magi, e non è nemmeno Cappuccetto Rosso, bensì è sempre un lupo, peggio uno squalo. Che l'operazione Melfi è stata solo propaganda.
E con questo mi ricongiungo al tema del post: io avevo recepito plaudendo la notizia del 20 dicembre scorso, di Monti e Marchionne a Melfi, applauditi dagli operai.
Ora le parole di Landini mi fanno riflettere.
Non mi resta che invitarvi ad analizzare con spirito critico il flusso di informazioni che quotidianamente ci bombarda. E qui sorge spontanea un altra domanda: Ma siamo in grado di farlo?
(Se poi toccherà a Bersani rischio di cadere nella volgarità ...)
Gianfranco Fini di Futuro e Libertà, Matteo Salvini della Lega e Maurizio Landini della FIOM si sono alternati nell'esporre i loro punti di vista sul presente, a parte Fini che ha parlato soprattutto del passato anche se recente.
Sentendo parlare i vari protagonisti della puntata mi sono sentito di volta in volta tirare dalla loro parte: prima della fase del contraddittorio, ero particolarmente ricettivo. Per qualche minuto sono stato con Futuro e Libertà, poi con la Lega, poi con la Fiom (ma chi avrei votato?).
E questo nonostante io non sia particolarmente vicino alle loro idee. Trovo quindi inopportuno il troppo spazio ricevuto in particolare prima da Monti e poi da Berlusconi, in maniera minore anche da Bersani, nelle varie trasmissioni televisive. E se in passato lo spazio ai leader è stato concesso in seguito a pressioni dall'alto, oggi questo stesso spazio viene a volte concesso per motivi economici legati agli indici di ascolto.
Molte persone non hanno, ad esempio, nemmeno mai sentito nominare il partito Fare per Fermare il Declino con candidato premier il giornalista /economista Oscar Giannino.
Ritornando alla trasmissione di Santoro, Travaglio ha mostrato la sua fedina penale da incensurato e fatto un excursus sulle condanne ricevute in sede civile: per meglio ribadire al titolo di diffamatore professionista affibbiatogli da Berlusconi la puntata precedente.
Benché il mio linguaggio sia sempre stato moderato le decine di migliaia di Euro di risarcimento pagati da Travaglio mi spingono ad una ulteriore moderazione.
Se un giornale che viene letto da centomila persone porta ad una condanna da 50.000 Euro, un articolo letto da 50 internauti porterebbe ad una condanna di 50€?
Fini ha dimostrato di avere una notevole faccia di bronzo: ha ammesso gli errori del passato con nonchalance, quasi come se a commetterli fosse stato un altro. Ha soprattutto attaccato pesantemente Berlusconi: della serie meglio tardi che mai!
Sicuramente la puntata di ieri non ha regalato voti al PDL!
Salvini invece ha preferito parlare dei problemi della gente, dei problemi degli imprenditori, della disastrosa situazione contingente, piuttosto che di storia della politica recente.
Ma Salvini ha i paraocchi e sono pure verdi: vede solo la Padania. Se i padani pagassero meno tasse allo stato starebbero molto meglio: ha perfettamente ragione! Come tutti i leghisti si dimentica di un piccolo particolare: siamo in Italia e la Padania non esiste! Certo esiste la Lombardia ma fa parte dell'Italia e la sua ricchezza è cresciuta anche grazie allo sfruttamento di centinai di migliaia di meridionali.
Landini ci ha spiegato che Marchionne non è uno dei re Magi, e non è nemmeno Cappuccetto Rosso, bensì è sempre un lupo, peggio uno squalo. Che l'operazione Melfi è stata solo propaganda.
E con questo mi ricongiungo al tema del post: io avevo recepito plaudendo la notizia del 20 dicembre scorso, di Monti e Marchionne a Melfi, applauditi dagli operai.
Ora le parole di Landini mi fanno riflettere.
Non mi resta che invitarvi ad analizzare con spirito critico il flusso di informazioni che quotidianamente ci bombarda. E qui sorge spontanea un altra domanda: Ma siamo in grado di farlo?
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