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Travaglio re dei monologhi!

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Devo premettere che Marco Travaglio solitamente mi sta simpatico più che non, e i suoi documentatissimi monologhi sono solitamente piacevoli. Ma quando è costretto al confronto, al dialogo, perde gran parte del suo smalto e spesso (mi) diventa antipatico. Giovedì scorso, a Servizio Pubblico, Travaglio, ha attaccato il neo presidente del Senato Piero Grasso. In sintesi alcune delle sue accuse: - Grasso avrebbe sempre evitato di scontrarsi con il livello politico della mafia - sarebbe stato eletto alla carica di procuratore nazionale antimafia ai danni di Gian Piero Caselli, inviso al governo Berlusconi, grazie a tre leggi contra personam  fatte apposta per bloccare l'elezione dell'allora Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Palermo Gian Carlo Caselli - avrebbe proposto Berlusconi ed il suo governo per una medaglia antimafia Sembrava la solita serata ed il solito monologo, ma il Presidente del Senato ha telefonato in diretta per sfidare Travaglio in un f

Servizio Pubblico e l'importanza di una informazione equilibrata

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Ieri sera a Santoro dopo gli -oni  arrivano gli  -ini. Ma sono tre: Fini, Salvini e Landini. (Se poi toccherà a Bersani rischio di cadere nella volgarità ...) Gianfranco Fini di Futuro e Libertà,  Matteo Salvini della Lega e Maurizio Landini della FIOM si sono alternati nell'esporre i loro punti di vista sul presente, a parte Fini che ha parlato soprattutto del passato anche se recente. Sentendo parlare i vari protagonisti della puntata mi sono sentito di volta in volta tirare dalla loro parte: prima della fase del contraddittorio, ero particolarmente ricettivo. Per qualche minuto sono stato con Futuro e Libertà, poi con la Lega, poi con la Fiom (ma chi avrei votato?). Il PDL ha ripreso fiato nei sondaggi grazie all'accoppiata vincente Berlusconi / TV E questo nonostante io non sia particolarmente vicino alle loro idee. Trovo quindi inopportuno il troppo spazio ricevuto in particolare prima da Monti e poi da Berlusconi, in maniera minore anche da Bersani, nelle vari

Viva l'Alitalia

Marco Travaglio, dal blog di Pebbe Grillo .... [...] Tutti presi dai festeggiamenti che invece dovrebbe essere luttuoso e che non era affatto inevitabile se si fosse messa sul mercato internazionale la parte sana di Alitalia, quella che è stata regalata ai sedici furbetti, probabilmente i vettori stranieri come Airfrance, come Lufthansa, come British, avrebbero preferito comprarsela tutta. Del resto, se l'AirFrance era disponibile a comprarsela pagandola con dentro debiti ed esuberi, tranne 2100 persone, figurarsi se non sarebbe stata disponibile a comprarsela senza i debiti e gli esuberi com'è stata regalata alla Cai. Insomma, mentre noi eravamo lì che festeggiavamo non si sa bene cosa, trascinati da una propaganda di regime che fa veramente impressione e forse comincia a fare invidia anche alla propaganda di Mussolini per la potenza di fuoco che riesce a dispiegare la televisione, succedeva, alla chetichella quasi di nascosto, poco compresa perché i telegiornali sono fat