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Alternative alla ricerca immagini di Google - Parte prima

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Ormai penso che tutti abbiano familiarità con la ricerca immagini fatta su di uno smartphone o su di un tablet. Partendo dalla schermata iniziale con tutte le icone possiamo poi far scorrere le immagini ingrandite una dopo l'altra con il dito. Che poi non è molto diverso da quello che accade in Windows quando si guarda una cartella che contiene immagini (ovviamente mouse e tastiera prendo il posto dei tocchi delle dita). Se invece facciamo una ricerca con Google dobbiamo guardare le immagini una ad una per poi tornare indietro nella pagina di ricerca per sceglierne un altra. Premesso che ritengo Google sicuramente il miglior motore di ricerca per quanto riguarda i risultati che fornisce essendo l'unico che quasi sembra capire quello che stiamo cercando, che inoltre Google supporta la "ricerca per immagini", mentre Bing (il motore di ricerca della Microsoft) e Yahoo no. Vediamo prima le differenze fra la ricerca immagini di Google e quella di Bing. Entrambi

Leggere "gratis" i giornali anche in mobilità

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Se ce lo possiamo permettere compriamo i giornali cartacei o abboniamoci alle versioni digitali on line: sosteniamo quei giornali che più ci piacciono! In alternativa visitiamo il loro sito perché anche in questo modo gli si da un piccolo contributo tramite la pubblicità. Ma la maggior parte di noi deve fare ogni giorno i conti anche con le spese più piccole ed ogni risparmio è gradito. Utilizzando un dispositivo fisso un PC o un Mac, solitamente le versioni online dei principali quotidiani offrono una ricca messe di notizie anche senza pagare o abbonarsi. Anche se chiaramente gli abbonati hanno accesso ad un maggior numero di articoli e servizi. Molto più limitata la navigazione tramite un dispositivo mobile, smartphone o tablet che sia: le pagine dei giornali sono accessibili solo a pagamento, e per giunta ci si sente anche presi in giro, visto che ormai quasi più nessuno paga il traffico in base ai megabyte consumati al momento: di solito si utilizzano pacchetti prepagat

Sono inciampato in un uovo di Pasqua!

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Stavo navigando per i fatti miei, e mentre digito qualcosa su Google lo schermo comincia a ruotare. Non ci ho dato molto peso, ho pensato di essere finito in qualche sito che aveva una animazione in uscita. Ma qual era il sito? Mi rendo conto che ero su Google. Valuto per un attimo la possibilità di essere stato infettato da qualche malware ma la scarto subito. Il mistero rimane per il momento insoluto e ritorno su Google a fare la mia ricerca: dopo pochi caratteri lo schermo ricomincia a girare su se stesso per poi fermarsi: mi rendo allora conto di essere incappato per caso in uno dei tanti scherzetti che i programmatori di Google hanno nascosto nel codice. Questa sorprese, non del tutto piacevoli quando non le si sta cercando, vengono chiamate Easter Eggs (Uova di Pasqua, appunto). La ricerca che stavo facendo comincia va con "do ": al terzo carattere ossia lo spazio dopo il do il completamento automatico suggerisce la frase "do a barrell roll" e un attimo do

Le sentenze del completamento automatico di Google

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Ho casualmente letto fra le news di Google relative a scienza e tecnologia la seguente notizia: Wulff contro Google: mai stata escort   Bettina, la moglie dell'ex presidente tedesco Christian Wulff, non è mai stata una escort e ci tiene a farlo sapere in giro. È passata sopra alle voci incontrollate e ai pettegolezzi a bassa voce, ma che la notizia sia stata diffusa in tv l'ha resa furiosa. Quando poi ha scoperto che, digitando il suo nome su Google, il completamento automatico fa apparire sullo schermo la parola escort, ha preso una decisione: querelare il moderatore della tv pubblica Ard, Guenther Jauch, e anche il motore di ricerca. [...] (a fondo pagina il link all'articolo) Ho così deciso di curiosare fra i suggerimenti, quasi delle illazioni, del completamento automatico. Quando fate una ricerca su Google, mentre state digitando uno più termini il motore di ricerca oltre a suggerire il completamento dei termini inseriti  suggerisce ulteriori termini, bas

Internet mobile: tariffe massime sempre troppo alte

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Circa quattro anni fa avevo pubblicato un articolo ( Data mobile: attenti alle sorprese) in cui parlavo della sproporzione del costo della navigazione tramite cellulare fra le tariffe in abbonamento o a pacchetto e le tariffe applicate nel caso di nessun abbonamento dati attivo. Scrivevo: Provate a pensare di entrare in un negozio di frutta, di chiedere il costo di una mela e di ricevere la seguente risposta: Buongiorno signora! Una mela le costa circa 300 Euro, ma se lei si abbona con 10€ può acquistare 30 mele, anche una al giorno, fino alla fine del mese! La situazione in questi quattro anni è cambiata e di recente sono state introdotte a livello europeo delle tariffe massime per il roaming . Da ec.europa.eu: A partire dal 1° luglio 2012, i nuovi limiti tariffari per gli utilizzatori di servizi mobili saranno: 29 centesimi al minuto, IVA esclusa, per effettuare una chiamata 8 centesimi al minuto, IVA esclusa, per ricevere una chiamata 9 centesimi, IVA esclusa, p

Internet super-veloce con Google Fiber

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Potrebbe sembrare il nome di un nuovo prodotto a base di fibre e cereali, ma Google Fiber è il biglietto da visita con cui il gigante dei motori di ricerca si lancia nel mercato dei fornitori di accesso a banda larga. Google ha annunciato la realizzazione di una rete in fibra ottica da 500 milioni di dollari a Kansas City, che ha  chiamato progetto Fiber. L'obbiettivo è quello di fornire ai cittadini di Kansas City la possibilità di connettersi a Internet alla velocità  di 1 Gbit/sec, cento volte maggiore di quanto possano fare gli altri abitanti degli Stati Uniti, ad un costo di 120$ al mese senza limiti di traffico. Da oggi è possibile per gli abitanti di Kansas City prenotare la nuova offerta che sarà disponibile a partire dal 9 settembre. Per ora è possibile constatare le potenzialità di una connessione ad 1 Gbit/s in un apposito locale, chiamato Fiberspace Google Fiber mette in allarme i fornitori statunitensi di accesso via cavo e potrebbe cambiare le regole del "

Il ritorno di Megabox

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Kim Dotcom, fondatore di Megaupload ancora ai domiciliari in seguito all’arresto in Nuova Zelanda da parte dell’FBI nello scorso Gennaio, ha annunciato attraverso Twitter il lancio di un nuovo sito web dedicato alla musica, che permetterà agli artisti registrati di vendere i loro brani direttamente ai loro fan. Nel post di Dotcom, a cui era allegata una foto della futura homepage del sito, che sembra verrà chiamato Megabox, non ci sarebbero indicazioni precise sulla data in cui il nuovo servizio online verrà avviato e reso accessibile agli utenti di tutto il mondo. Un progetto a cui Dotcom stava lavorando da mesi, ma che era stato bloccato dalle recenti vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto: “Le etichette discografiche pensavano che Megabox fosse morto. Artisti, gioite! Sta arrivando e vi farà scatenare…” Secondo quanto annunciato in un’intervista  dello scorso anno a TorrentFreak, questo servizio dovrebbe rivoluzionare il mondo della discografia, consentendo agli artisti

Appello di Wikipedia Italia contro il comma ammazza-blog

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Se in questi giorni si visitano le pagine di Wikipedia Italia, viene visualizzato il seguente appello: Gentile lettrice, gentile lettore, il comma 29 del disegno di legge in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali - se approvato dal Parlamento italiano - imporrebbe ad ogni sito web, a pena di pesanti sanzioni, di rettificare i propri contenuti dietro semplice richiesta di chi li ritenesse lesivi della propria immagine.

Vasco Rossi pirata di se stesso

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Vasco Rossi sorprende i suoi fans pubblicando sul suo profilo Facebook un videoclip pirata, come lui stesso lo definisce SUSANNA VIDEOCLIP PIRATA - Computer.m4v http://www.youtube.com/watch?v=v0lIuM07f... strordinaria ante...prima assolutamente abusiva del nuovo videoclip "Susanna"...dal disco di platino di celso valli colonna sonora dello spettacolo L'Altra Metà del cielo...presentatpo allaScala di milano con un successo clamoroso inaspettato incredibile e per qualcuno anche...indigeribile!!!!!

Zerg Rush - Google Easter Egg

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Impazza su Google in questi giorni la ricerca del termine Zerg Rush. In un primo momento pensavo si trattasse di un personaggio di un nuovo film o di un nuovo gioco, (in effetti Zerg Rush indica anche un livello di gioco in Starcraft, un livello in cui si effettua un attacco particolarmente efficace detto appunto Zerg Rush  - Attacco dei Zerg - essendo, nel gioco, i Zerg una razza capace di produrre attacchi massicci in brevissimo tempo). Si tratta invece di un Easter Egg (Uovo di Pasqua) che i programmatori di Google hanno voluto regalare al popolo di Internet. "Un Easter egg (in italiano, letteralmente, uovo di Pasqua) è un contenuto, di solito di natura faceta o bizzarra, e certamente innocuo, che i progettisti o gli sviluppatori di un prodotto, specialmente software, nascondono nel prodotto stesso (come un uovo di Pasqua nascosto in giardino, secondo la tradizione anglosassone). Questo contenuto si classifica come Easter egg se è qualcosa di completamente estraneo all

Libertà per i blog: non serve la registrazione in tribunale.

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Giovedì  scorso, 10/05/2012,  la Cassazione: ha sentenziato che l’informazione in rete non può essere considerata “clandestina” né un reato:  i blog non sono testate giornalistiche e quindi non devono essere registrati in Tribunale La sentenza era particolarmente attesa perché Carlo Ruta, un giornalista siciliano che scriveva di cronache mafiose sul suo blog Accade in Sicilia  era stato condannato nei primi due gradi di giudizio per il reato di stampa clandestina (che prevede fino a due anni di conclusione). da Wikipedia:  http://it.wikipedia.org/ .... L'8 maggio 2008 è stato condannato a una pena pecuniaria per avere intrapreso la pubblicazione del giornale di informazione civile denominato  Accade in Sicilia , diffuso su internet, senza che fosse stata eseguita la registrazione presso la cancelleria del Tribunale competente.  Si è trattato del primo caso in Italia e in Europa.  La sentenza è stata percepita, in Italia e all'estero, come un attacco dello Stato ital

L'ha detto il maestro!

Se da bambini non avete mai pronunciato la frase che da il titolo a questo post, avrete sicuramente sentito qualche altro bambino che la pronunciava, per dare forza alla sua tesi, per chiudere il discorso. Più raramente abbiamo sentito dire l' ha detto la mamma o l' ha detto il babbo, ma il significato è lo stesso, voler portare la ragione dalla propria parte adducendo argomentazioni inconfutabili, o che almeno appaiono tali alla mente di un bambino.

Si firma o si accetta solo sulla fiducia

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Qualche giorno fa vado sull'appstore per fare aggiornare alcune app del mio iPhone Inserisco la mia password e mi appare la seguente schermata (vedi foto) "Sei certo di aver letto e accettato le condizioni dell'iTunes Store?" Come no! Sfido anche il più pignolo degli utenti a leggersi le 68 paginette delle nuove condizioni! Per di più nel caso di un operazione senza costi come quella dell'aggiornamento di alcune app Devo aggiungere che, per darmi un certo contegno ho fatto clic iper farmi spedire il testo per e-mail: Ovviamente non ho nemmeno aperto quell'e-mail :) Purtroppo capita sempre più spesso di accettare condizioni e policy, o di firmare contratti, senza leggere niente Per fretta, per pigrizia, per rispetto verso chi fa la fila dietro di noi, Che sia in banca o in una assicurazione e persino online firmiamo sulla fiducia. E la legge non ci tutela affatto se poi veniamo raggirati una volta apposta la nostra firma virtuale o meno che sia.

La folla: ossia la parabola di un internauta medio

La folla, dapprima sparuta, scorre silenziosa, si comincia a vedere qualche vetrina, c'è chi si ferma, guarda, lascia un segno. La folla diventa sempre più fitta, un torrente senza fine di persone. E le vetrine sono sempre di più. Ad un certo punto qualcuno comincia a gridare, ad esporre cartelli. La maggior parte sembra comunicare soltanto con i propri vicini, ma alcuni fortunati invece hanno un codazzo di persone che li segue, facendo eco alla sua voce, replicando i loro cartelli. E tu all'improvviso senti il bisogno di comunicare, gridi, esponi i tuoi cartelli. Tutti potrebbero ascoltarti, tutti potrebbero leggerli, ma nessuno lo fa. Ti senti più solo di come ti sia mai sentito, eppure la folla è sempre più fitta. Cominci a chiederti se davvero hai qualcosa da dire o se stai soltanto imitando la folla vociante: forse non hai nessuna voglia di comunicare, di raccontare i fatti tuoi. In fin dei conti a chi potrebbe importare? Ma poi ti accorgi che qualcuno ti sta asc

Sopravvivere con Flashblock

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Sopraffatti, rallentati, annoiati dai video che partono in automatico? Dai banner pubblicitari non desiderati? Allora la soluzione per gli utenti di Firefox è il componente aggiuntivo Flashblock https://addons.mozilla.org/en-US/firefox/addon/433 Se lo installate ed è attivo tutte le animazioni in flash verranno sostituite da un riquadro vuoto, cliccando sul quale parte l’animazione flash originale. Un vero toccasana se la connessione internet è lenta o il vostro computer ha un processore di qualche anno fa. Per chi preferisce utilizzare internet explorer, l’ultima versione permette di ottenere lo stesso risultato senza installare altro: Basta andare nel Gestione componenti aggiuntivi (da Strumenti) e disabilitare “ Shockwave Flash Object ”. Attenzione: il componente potrebbe essere visibile solo se state visitando un sito che contiene animazioni in Flash Ricordatevi ovviamente di riabilitare il componente se volete visualizzare le animazioni  o comunque navigare norm

Peer to peer e sicurezza

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Tutti sappiamo che scaricare contenuti protetti da copyright è illegale ... quasi tutti lo facciamo: chi occasionalmente, chi con continuità e ha banche di film e musica scaricati da fare invidia all'archivio della Sony. Chi non ha mai usato eMule, Kazaa, Limewire o non ha mai cercato dei file torrent? Credo tutti noi ci siamo posti il problema di essere scoperti dalla RIAA o da altre organizzazioni anti peer to peer e di essere quindi denunciati. Per difenderci o almeno provare a farlo esistono programmi tipo Peer Guardian o specifiche impostazioni per eMule (filtri IP e liste di server sicuri). Queste protezioni si basano essenzialmente sull'utilizzo di database contenenti gli indirizzi IP associati alle principali case produttrici e associazioni antipirateria, ministeri, etc. In questo modo si presume di essere invisibili all'esame di tali indesiderati visitatori: verissimo se in effetti utilizzano i dati indirizzi IP per connettersi. Ma se invece utilizzano un

Primo post con Windows Live Writer

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Ovviamente su Libero Blog non funziona ... Molto comoda la possibilità di inserire immagini semplicemente copiandole! Verranno archiviate su Picassa Web Album (se il Blog è su Blogger)

Data mobile: attenti alle sorprese

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L'uso del cellulare come modem, o di appositi modem usb o su scheda, come pure l'uso diretto del cellulare per navigare su Internet diventa ogni giorno più diffuso, anche per sostituire l'ADSL nelle zone non coperte. Ma rimane un'inconcepibile differenze di prezzo fra la navigazione effettuata sotto copertura di un abbonamento e la navigazione internet occasionale, senza abbonamento alcuno. Provate a pensare di entrare in un negozio di frutta, di chiedere il costo di una mela e di ricevere la seguente risposta: Buongiorno signora! Una mela le costa circa 300 Euro, ma se lei si abbona con 10€ può acquistare 30 mele anche una al giorno fino alla fine del mese! Questo accade oggi nel mondo di internet via cellulare! Prima di connettervi ad internet con (o tramite) il vostro cellulare, telefonate al vostro operatore ed attivate un piano dati adatto alle vostre esigenze!!!! Quasi due anni fa, sul mio blog su Libero avevo scritto il seguente articolo Data Mobile: tariffe s