Formula 1: Vettel domina il Gran Premio di Singapore - La gara

Detto della splendida Pole Position, analizziamo la grande prestazione con cui Vettel e le Ferrari hanno dominato il Gran Premio di Singapore 2015.
Volevo prima premettere che per i non appassionati la gara è stata una delle più noiose della stagione: gli unici sorpassi fra i primi sei sono stati determinati dai pit stop e dall'ingresso della safety car.
Non sono non ci sono stati sorpassi ma nemmeno tentativi. È stata una guerra di nervi e strategie.
L'unica emozione il ritiro di Hamilton.
Più vivace la gara dietro, soprattutto per merito in particolare di una scatenato Max Verstappen con la Toro Rosso che grazie alle safety car e alla sua guida aggressiva rimonta dal fondo dello schieramento fino al terzo posto. Il diciottenne pilota ha anche disobbedito nel finale agli ordini di scuderia  rispondendo alla radio con un secco no alla richiesta di cedere la posizione al compagno Sainz che lo seguiva.

Ritornando ai primi. Vettel parte veramente forte ed in due tre giri accumula un vantaggio di quasi sei secondi su Ricciardo. Era evidente che non poteva continuare in quel modo, stava chiedendo troppo alle gomme. Ma anche Vettel lo sapeva o se ne è reso subito conto e ha iniziato ad amministrare concedendo qualche decimo a giro al pilota Red Bull.
Ma erano circa quattro secondi quando è entrata la prima Safety Car, in un primo momento solo virtuale, necessaria a pulire i detriti conseguenti alla collisione fra Massa e Hulkenberg.
Dopo il cambio di gomme e la ripartenza Vettel adotta una strategia diversa e si limita a controllare Ricciardo mantenendo il distacco minimo.
Per qualche giro si teme un possibile rientro in gioco delle Mercedes che con la mescola più dura fanno gli stessi tempi sul giro di Vettel e delle altre monoposto su  gomme morbide. Ma forse è solo Vettel che non sta spingendo sul gas.
Poi la vettura di Hamilton comincia a perdere potenza al motore e posizioni, fino alla decisione del ritiro.
Verso la fine dello stint (lasso di tempo fra due pit stop),  in previsione del cambio gomme, Vettel imprime una nuova accelerata e guadagna una manciata di secondi, ma un tizio, forse uno squilibrato, supera le recinzioni ed entra in pista: necessario l'ingresso della safety car che costringe tutti ad anticipare il cambio gomme e annulla di nuovo il vantaggio del ferrarista.
Alla ripartenza Vettel mette di nuovo qualche secondo fra se e Ricciardo e controlla nel finale fino a tagliare il traguardo, esultando in italiano e ringraziando il team. Per il pilota tedesco si tratta della vittoria n. 42 in carriera, la terza quest'anno con la Ferrari.
Completa il podio l'altra Ferrari di Raikkonen, autore di una onesta prestazione: il suo terzo posto non è mai stato insidiato, ma nemmeno si è mai intravista la possibilità del secondo posto.
Quarto Rosberg, che approfitta del ritiro di Hamilton per rosicchiare qualche punto al compagno di scuderia, seguito da Bottas con la Williams che precede la seconda Red Bull di Kvyat.
In classifica Hamilton rimane a 252 seguito a 211 da Rosberg e 203 da Vettel:

A sei gran premi dal termine il mondiale di F1 si può considerare riaperto?
Al momento la risposta credo la conoscano solo in Mercedes.
Se la Mercedes fosse "parente" di quella vista a Singapore Vettel potrebbe davvero sperare nel colpaccio, ma già da Suzuka credo che le frecce d'argento torneranno a fare le lepri, anche se forse le Ferrari saranno abbastanza vicine da poter approfittare di eventuali errori o incertezze.


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