Chi di rottamazione colpisce di rottamazione perisce?

Non fraintendetemi, non voglio assolutamente dire che è giunta l'ora di rottamare i chiacchieroni come Matteo Renzi, anzi! Effettivamente l'attuale sindaco di Firenze chiacchiera e molto, o meglio ha un eloquio fluido ingentilito dalla parlata fiorentina. E sembra anche avere di molte idee valide.
Io penso di essere uno dei tanti elettori di sinistra indeciso sul voto alle primarie, indeciso al punto di potermi anche astenere. Stamane ad Agorà ho ascoltato Renzi un po' più a lungo del solito e ha guadagnato molti punti nella mia personale classifica. La scelta del termine  rottamazione, cerco di spiegare il Renzi-pensiero, è stata fatta al solo scopo di massimizzare l'attenzione dei mass media.
Non è tanto il fattore età anagrafica ad essere importante,  ma piuttosto l'attaccamento alle poltrone: chi è stato al vertice per oltre vent'anni è ora che faccia un passo indietro lasciando il posto a forze più fresche, senza comunque disconoscere il valore dell'esperienza.
Molti però hanno recepito il termine rottamazione come un generico attacco agli over 50, e questo aspetto è stato sfruttato dagli avversari di Renzi per usarlo contro di lui, e siccome l'elettorato di sinistra ha un'età media piuttosto elevata (più o meno come la popolazione italiana) non è stato difficile procedere in tal senso.

Se quindi il termine rottamazione è stato essenziale per il lancio mediatico della campagna di Renzi, è altrettanto vero che lo stesso termine (insieme alle Cayman)  viene utilizzato come un grimaldello dai suoi avversari per attaccarlo.

Secondo l'SWG al momento è sempre Bersani il candidato favorito per le primarie del PD

Renzi ha detto che non farà il ministro né ambisce ad altre poltrone in caso di sconfitta. In caso di vittoria ha già le idee chiare sulla squadra di governo ma non fa nomi.
Fonti / Link:
http://www.agora.rai.it/
http://www.matteorenzi.it/


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