Fusione fredda / LENR: Risorse collegamenti e link in italiano
La prima cosa da notare è che mancano delle risorse complete e aggiornate in lingua italiana sull'argomento, mentre sono svariate le fonti in inglese, anche se la maggior parte delle risorse si possono considerare "di parte" cioè gestite da sostenitori di queste ricerche ed anch'io non posso negare di essere schierato fra coloro che credono sia necessario devolvere maggiori fondi alle ricerche in questo settore.
Non sono invece sicuramente di parte le pagine presenti su Wikipedia, come quella in italiano dedicata alla fusione fredda, che sarebbe abbastanza completa se non si limitasse a quanto accaduto prima del 2008, con pochi cenni agli anni fino al 2011.
Addirittura paradossale il fatto che l'ing. Andrea Rossi non venga neppure citato, e questo per l'estrema divergenza delle opinioni che lo riguardano, persino fra i fautori della fusione fredda.
Riporto la parte introduttiva dalla pagina it.wikipedia.org/wiki/Fusione_nucleare_fredda
e quasi integralmente il contenuto della pagina it.wikipedia.org/wiki/Trasmutazione_LENR
Avendo citato l'ing. Andrea Rossi, visto che la pagina italiana a lui dedicata esiste ma consta di due righe, farò riferimento alla relativa pagina in inglese di Wikipedia, en.wikipedia.org/wiki/Andrea_Rossi_(entrepreneur)
da cui riporto la traduzione (non letterale) della parte introduttiva:
Detto del brevetto ottenuto da Andrea Rossi, non posso non citare la controversia legale con la Industrial Heat (citata in giudizio dalla Leonardo Corporation, azienda di Rossi, per non aver pagato la terza tranche di un contratto da 87 milioni di dollari) e l'ultimo proclama di Rossi relativo ad un nuovo rivoluzionario dispositivo, il QuarkX, o E-CatX, grande come un fiammifero, che sfruttando le LENR può produrre direttamente luce ed energia elettrica oltre che termica.
Ritornando alla panoramica sulle risorse in italiano sulla fusione fredda voglio citare un libro, disponibile in pdf sul sito dell'Enea:
2008 ENEA Ente per le Nuove tecnologie l’Energia e l’Ambiente
Sergio Martellucci, allora Presidente Consiglio Scientifico ENEA, fino al 2009, scriveva nella prefazione del citato libro: (D sta per Deuterio, un isotopo dell'idrogeno)
Purtroppo, viste le troppe attese createsi e mancando risultati macroscopici certi, il citato recupero della credibilità, è andato perso, e se rimane grande l'attesa fra i fautori di queste ricerche non si può dire lo stesso della comunità scientifica nel suo complesso, in cui permane un profondo scetticismo ed un vero e proprio rifiuto ad esaminare risultati parziali.
Andando nello stesso periodo di tempo coperto dal libro appena citato, segnalo questo servizio di RAI 3, datata 21 ottobre 2006, non più disponibile sul sito della RAI, ma "salvato" su WebArchive:
di Angelo Saso
Segue un elenco di altre risorse e articoli:
Il sito del prof. Francesco Celani, Primo Ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati (INFN), e vicepresidente. della Società Internazionale di Scienze Nucleari e della Materia Condensata (ISCMNS).
Non sono invece sicuramente di parte le pagine presenti su Wikipedia, come quella in italiano dedicata alla fusione fredda, che sarebbe abbastanza completa se non si limitasse a quanto accaduto prima del 2008, con pochi cenni agli anni fino al 2011.
Addirittura paradossale il fatto che l'ing. Andrea Rossi non venga neppure citato, e questo per l'estrema divergenza delle opinioni che lo riguardano, persino fra i fautori della fusione fredda.
Riporto la parte introduttiva dalla pagina it.wikipedia.org/wiki/Fusione_nucleare_fredda
Fusione nucleare fredda è il nome generico attribuito a presunte reazioni di natura nucleare che si produrrebbero a pressioni e a temperature molto minori di quelle necessarie per ottenere la fusione nucleare conosciuta.
Fino ad oggi l'esistenza stessa di questi fenomeni non è stata dimostrata in modo definitivo, anzi l'opinione prevalente nella comunità scientifica è che tutte le evidenze proposte siano effetto di errori di misurazione o di fenomeni non nucleari. Alcuni ricercatori che tuttora svolgono ricerche in questo campo preferiscono usare il termine trasmutazione LENR
Il termine fusione fredda divenne molto popolare nel 1989 a seguito dei primi esperimenti di Martin Fleischmann e Stanley Pons dell'Università di Salt Lake City. Diversi laboratori ripeterono gli stessi esperimenti, ma senza ottenere conferme del fenomeno. Sulla possibilità di fusione a bassa energia furono pubblicati anche studi teorici, tra i quali quelli di Giuliano Preparata dell'università di Milano. Tra i tentativi più recenti, nel maggio 2008 Yoshiaki Arata, uno dei padri della fusione nucleare nipponica, insieme alla collega Yue-Chang Zhang, ha mostrato pubblicamente ad Osaka un reattore funzionante con pochi grammi di palladio, ma anche in questo caso l'esperimento non è più stato ripetuto e i risultati non sono stati pubblicati in un lavoro scientifico.
Fino ad oggi l'esistenza stessa di questi fenomeni non è stata dimostrata in modo definitivo, anzi l'opinione prevalente nella comunità scientifica è che tutte le evidenze proposte siano effetto di errori di misurazione o di fenomeni non nucleari. Alcuni ricercatori che tuttora svolgono ricerche in questo campo preferiscono usare il termine trasmutazione LENR
Il termine fusione fredda divenne molto popolare nel 1989 a seguito dei primi esperimenti di Martin Fleischmann e Stanley Pons dell'Università di Salt Lake City. Diversi laboratori ripeterono gli stessi esperimenti, ma senza ottenere conferme del fenomeno. Sulla possibilità di fusione a bassa energia furono pubblicati anche studi teorici, tra i quali quelli di Giuliano Preparata dell'università di Milano. Tra i tentativi più recenti, nel maggio 2008 Yoshiaki Arata, uno dei padri della fusione nucleare nipponica, insieme alla collega Yue-Chang Zhang, ha mostrato pubblicamente ad Osaka un reattore funzionante con pochi grammi di palladio, ma anche in questo caso l'esperimento non è più stato ripetuto e i risultati non sono stati pubblicati in un lavoro scientifico.
e quasi integralmente il contenuto della pagina it.wikipedia.org/wiki/Trasmutazione_LENR
Con il termine di Trasmutazione LENR si definiscono delle ipotetiche trasmutazioni di alcune specie atomiche in altre, quale risultato di reazioni nucleari a bassa energia (Low Energy Nuclear Reactions, LENR, generalmente noto come Fusione nucleare fredda). Alcuni autori, come ad esempio Iwamura e, in Italia, il gruppo di Domenico Cirillo e Vincenzo Iorio, sostengono di aver rilevato possibili risultati di reazioni di fusione fredda nella presenza di alcune specie atomiche che si sarebbero prodotte sulla superficie di materiali utilizzati per tali esperimenti.
Secondo i critici, la quantità di materiale trovato è piuttosto piccola e potrebbe quindi essere dovuta a impurità già presenti nel materiale stesso, impurità che sono emerse sulla superficie del materiale, risultando così rilevabili alla strumentazione, per qualche fenomeno di trasporto.
Secondo i sostenitori della Trasmutazione LENR, la quantità dei materiali che vengono a formarsi come sottoprodotto della reazione (uno fra tanti è l'elio), benché piccola, sarebbe comunque sufficientemente abbondante da poter essere individuata con le attuali tecniche di analisi sia all'interno del reattore, che anche nell'ambiente e sulle apparecchiature adiacenti alla cella di reazione, controllando sia prima che dopo gli esperimenti. Il fatto che tali sostanze vengano individuate solo a seguito della reazione e non prima, o almeno in quantità estremamente differenti, confermerebbe, secondo loro, la realtà del fenomeno. Inoltre, viene sostenuto che nel lavoro di Iwamura vi è anche una analisi che dimostra spesso la presenza di specie atomiche con caratteristiche isotopiche piuttosto rare.
Secondo i critici, la quantità di materiale trovato è piuttosto piccola e potrebbe quindi essere dovuta a impurità già presenti nel materiale stesso, impurità che sono emerse sulla superficie del materiale, risultando così rilevabili alla strumentazione, per qualche fenomeno di trasporto.
Secondo i sostenitori della Trasmutazione LENR, la quantità dei materiali che vengono a formarsi come sottoprodotto della reazione (uno fra tanti è l'elio), benché piccola, sarebbe comunque sufficientemente abbondante da poter essere individuata con le attuali tecniche di analisi sia all'interno del reattore, che anche nell'ambiente e sulle apparecchiature adiacenti alla cella di reazione, controllando sia prima che dopo gli esperimenti. Il fatto che tali sostanze vengano individuate solo a seguito della reazione e non prima, o almeno in quantità estremamente differenti, confermerebbe, secondo loro, la realtà del fenomeno. Inoltre, viene sostenuto che nel lavoro di Iwamura vi è anche una analisi che dimostra spesso la presenza di specie atomiche con caratteristiche isotopiche piuttosto rare.
Avendo citato l'ing. Andrea Rossi, visto che la pagina italiana a lui dedicata esiste ma consta di due righe, farò riferimento alla relativa pagina in inglese di Wikipedia, en.wikipedia.org/wiki/Andrea_Rossi_(entrepreneur)
da cui riporto la traduzione (non letterale) della parte introduttiva:
Andrea Rossi (nato il 3 giugno 1950) è un imprenditore italiano che sostiene di aver inventato un dispositivo che produce energia sfruttando la fusione fredda (E-Cat).
Nel 1970, Rossi ha falsamente dichiarato di aver inventato un processo per convertire i rifiuti organici in petrolio, e nel 1978 ha fondato una società chiamata Petroldragon per trattare i rifiuti.
Nei primi anni 1990, l'azienda è fallita dopo la scoperta che sono stati rilasciati rifiuti tossici nell'ambiente, e Rossi è stato arrestato ed in seguito condannato per frode fiscale e crimini contro l'ambiente.
Dal 2001 al 2003, Rossi ha lavorato nell'ambito di un contratto con le US Army per lo sviluppo di generatori termoelettrici che, pur promettendo di essere superiore ad altri dispositivi, raggiungevano circa l'1/1000 della prestazioni dichiarate.
Nel 2008, dopo essersi trasferito negli Stati Uniti, Rossi ha tentato di brevettare un dispositivo chiamato Energy Catalyzer (catalizzatore di energia) o E-Cat.
Rossi sostiene che il dispositivo produce grandi quantità di calore in eccesso che può essere utilizzato per produrre elettricità, ma tentativi indipendenti di riprodurre l'effetto hanno fallito.
Il 25 agosto 2015 a Rossi è stato concesso il brevetto (US Patent No. 9.115.913) per quello che viene descritto come un apparecchio per il riscaldamento di fluidi.
Nel 1970, Rossi ha falsamente dichiarato di aver inventato un processo per convertire i rifiuti organici in petrolio, e nel 1978 ha fondato una società chiamata Petroldragon per trattare i rifiuti.
Nei primi anni 1990, l'azienda è fallita dopo la scoperta che sono stati rilasciati rifiuti tossici nell'ambiente, e Rossi è stato arrestato ed in seguito condannato per frode fiscale e crimini contro l'ambiente.
Dal 2001 al 2003, Rossi ha lavorato nell'ambito di un contratto con le US Army per lo sviluppo di generatori termoelettrici che, pur promettendo di essere superiore ad altri dispositivi, raggiungevano circa l'1/1000 della prestazioni dichiarate.
Nel 2008, dopo essersi trasferito negli Stati Uniti, Rossi ha tentato di brevettare un dispositivo chiamato Energy Catalyzer (catalizzatore di energia) o E-Cat.
Rossi sostiene che il dispositivo produce grandi quantità di calore in eccesso che può essere utilizzato per produrre elettricità, ma tentativi indipendenti di riprodurre l'effetto hanno fallito.
Il 25 agosto 2015 a Rossi è stato concesso il brevetto (US Patent No. 9.115.913) per quello che viene descritto come un apparecchio per il riscaldamento di fluidi.
Detto del brevetto ottenuto da Andrea Rossi, non posso non citare la controversia legale con la Industrial Heat (citata in giudizio dalla Leonardo Corporation, azienda di Rossi, per non aver pagato la terza tranche di un contratto da 87 milioni di dollari) e l'ultimo proclama di Rossi relativo ad un nuovo rivoluzionario dispositivo, il QuarkX, o E-CatX, grande come un fiammifero, che sfruttando le LENR può produrre direttamente luce ed energia elettrica oltre che termica.
Ritornando alla panoramica sulle risorse in italiano sulla fusione fredda voglio citare un libro, disponibile in pdf sul sito dell'Enea:
FUSIONE FREDDA - Storia della ricerca in Italia
A cura di: Sergio Martellucci, Angela Rosati, Francesco Scaramuzzi, Vittorio Violante2008 ENEA Ente per le Nuove tecnologie l’Energia e l’Ambiente
Sergio Martellucci, allora Presidente Consiglio Scientifico ENEA, fino al 2009, scriveva nella prefazione del citato libro: (D sta per Deuterio, un isotopo dell'idrogeno)
Il 23 marzo del 1989, l’Università dello Utah, USA, annunciò i risultati di
un esperimento condotto dai professori di elettrochimica Martin
Fleischmann e Stanley Pons che avevano ottenuto in una cella
elettrochimica, di dimensioni “table top”, reazioni di fusione nucleare tra
nuclei di D a bassissimi livelli di energia, e una generazione di un
inspiegabile eccesso di energia termica senza l’emissione di radiazioni
potenzialmente pericolose, che risultava del tutto inaspettata perché di
livello enormemente più elevato di quello attribuibile ai fenomeni
esotermici sia chimici che fisici prevedibili in quel tipo di esperimento.
Quell'esperimento è stato replicato con alterno successo in molti
laboratori in tutti i paesi del mondo. Gli insuccessi e la mancanza di
riproducibilità nei vari esperimenti, hanno prodotto intorno a questo
fenomeno un diffuso scetticismo rapidamente subentrato all’eccesso di
interesse del mondo scientifico che si era immediatamente sviluppato
intorno ad esso.
A quasi vent'anni di distanza dall'esperimento stesso, tuttavia, la ricerca
sulla Fusione Fredda ha fatto notevoli passi avanti sia sperimentali che
teorici, cosicché questa scienza empirica ha recuperato una sua credibilità
ed è nota oggi come lo studio di reazioni nucleari di bassa energia (Low
Energy Nuclear Reactions, LENR), un settore della fisica nucleare della
materia condensata.
un esperimento condotto dai professori di elettrochimica Martin
Fleischmann e Stanley Pons che avevano ottenuto in una cella
elettrochimica, di dimensioni “table top”, reazioni di fusione nucleare tra
nuclei di D a bassissimi livelli di energia, e una generazione di un
inspiegabile eccesso di energia termica senza l’emissione di radiazioni
potenzialmente pericolose, che risultava del tutto inaspettata perché di
livello enormemente più elevato di quello attribuibile ai fenomeni
esotermici sia chimici che fisici prevedibili in quel tipo di esperimento.
Quell'esperimento è stato replicato con alterno successo in molti
laboratori in tutti i paesi del mondo. Gli insuccessi e la mancanza di
riproducibilità nei vari esperimenti, hanno prodotto intorno a questo
fenomeno un diffuso scetticismo rapidamente subentrato all’eccesso di
interesse del mondo scientifico che si era immediatamente sviluppato
intorno ad esso.
A quasi vent'anni di distanza dall'esperimento stesso, tuttavia, la ricerca
sulla Fusione Fredda ha fatto notevoli passi avanti sia sperimentali che
teorici, cosicché questa scienza empirica ha recuperato una sua credibilità
ed è nota oggi come lo studio di reazioni nucleari di bassa energia (Low
Energy Nuclear Reactions, LENR), un settore della fisica nucleare della
materia condensata.
Purtroppo, viste le troppe attese createsi e mancando risultati macroscopici certi, il citato recupero della credibilità, è andato perso, e se rimane grande l'attesa fra i fautori di queste ricerche non si può dire lo stesso della comunità scientifica nel suo complesso, in cui permane un profondo scetticismo ed un vero e proprio rifiuto ad esaminare risultati parziali.
Andando nello stesso periodo di tempo coperto dal libro appena citato, segnalo questo servizio di RAI 3, datata 21 ottobre 2006, non più disponibile sul sito della RAI, ma "salvato" su WebArchive:
Il Rapporto quarantuno
Fisica e metafisica di una rivoluzione scientifica scomparsadi Angelo Saso
"Caro professor Rubbia, sono molto lieto che il programma di ricerca intrapreso da Giuliano Preparata abbia conseguito il suo scopo"
E' il dieci aprile del 2002. Il famoso elettrochimico britannico Martin Fleischmann ha appena visitato i laboratori di fisica nucleare dell'ENEA di Frascati. Lo scienziato che nel 1989 era stato emarginato dalla comunita' scientifica per aver annunciato la possibilita' che alcuni atomi possano fondersi a temperatura ambiente - la famosa "fusione fredda" - e' un uomo compassato ma non riesce a trattenere l'entusiasmo. Decide di scrivere al premio nobel Carlo Rubbia, all'epoca presidente dell'agenzia italiana per l'energia, l'ENEA.
"I risultati ottenuti dai ricercatori italiani sono veramente impressionanti, e non esagero".
E' il dieci aprile del 2002. Il famoso elettrochimico britannico Martin Fleischmann ha appena visitato i laboratori di fisica nucleare dell'ENEA di Frascati. Lo scienziato che nel 1989 era stato emarginato dalla comunita' scientifica per aver annunciato la possibilita' che alcuni atomi possano fondersi a temperatura ambiente - la famosa "fusione fredda" - e' un uomo compassato ma non riesce a trattenere l'entusiasmo. Decide di scrivere al premio nobel Carlo Rubbia, all'epoca presidente dell'agenzia italiana per l'energia, l'ENEA.
"I risultati ottenuti dai ricercatori italiani sono veramente impressionanti, e non esagero".
Segue un elenco di altre risorse e articoli:
Il sito del prof. Francesco Celani, Primo Ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati (INFN), e vicepresidente. della Società Internazionale di Scienze Nucleari e della Materia Condensata (ISCMNS).
www.francescocelanienergy.org/
Relativamente al prof. Francesco Celani, segnalo due miei articoli in cui ho trascritto una sua intervista rilasciata a Radio 24, trasmessa il 25 dicembre 2014.
Fusione fredda: intervista a Francesco Celani - parte prima
Fusione fredda: intervista a Francesco Celani - parte seconda
www.hydrobetatron.org/
Sito del prof. Ugo Abundo
http://ioriocirillo.com/
La fusiona fredda prima del 2009 e i risultati delle ricerche sulla fusione del team di Caserta, i ricercatori Domenico Cirillo e Vincenzo Iorio
Sul sito 22 PASSI D'AMORE e dintorni si parla spesso di energie alternative e fusione fredda.
Hanno implementato un motore di ricerca dedicato, di seguito il link che porta agli articoli che contengono la parola LENR
Argomenti fusione fredda e LENR
dal sito GreenStyle.it: energie rinnovabili, sviluppo sostenibile e ambientewww.ecatnews.it/
Sito ricco di informazioni, che seguiva da vicino le vicende di Andrea Rossi, ma non è più aggiornato da aprile 2016
http://fusionefredda3.com/
Sito ricco di informazioni, che seguiva da vicino le vicende di Andrea Rossi, ma non è più aggiornato da dicembre 2015La piccola sezione in italiano del forum (in inglese) .lenr-forum.com
ARGAL - Associazione per la Ricerca della Genesi delle Anomalie LENR
Si propone di investigare attraverso varie metodologie sperimentali, le condizioni di attivazione di tali anomalieSul sito 22 PASSI D'AMORE e dintorni si parla spesso di energie alternative e fusione fredda.
Hanno implementato un motore di ricerca dedicato, di seguito il link che porta agli articoli che contengono la parola LENR
LENR su 22passi.blogspot.it
Fusione fredda su sdoppiamocupido.blogspot.it
Elenco degli articoli da me scritti sull'argomento
Infine due righe sul vasto mondo degli scettici e denigratori della fusione fredda:
Per quanto riguarda la categoria dei denigratori usano solitamente il termine "FuF" per indicare la fusione fredda per cui se su Goggle fate una ricerca utilizzando i termini fusione fredda e/o LENR in abbinamento al citato termine trovate molti dei loro articoli.
Cito infine il sito fusionefredda.wordpress.com del chimico nucleare Camillo Franchini ritenuto uno dei più acerrimi nemici della fusione fredda in Italia.
Commenti
Posta un commento
Ringrazio tutti quelli che vorranno lasciare un commento o che seguiranno o sottoscriveranno il mio blog. Il linea di massima cercherò sempre di rispondere.
Nel caso vogliate fare delle richieste o dei commenti off-topic ossia non collegati all'argomento dell'articolo, vi sarei grato se li postaste sulla pagina Facebook del blog. Grazie!