Storia del mistero di Canneto di Caronia
In questo articolo raccolgo elementi sparsi relativi al mistero di Canneto di Caronia: secondo molti tale mistero non sarebbe tale, ma solo il frutto dell'azione di piromani di recente individuati dai carabinieri (Vedi).
Da Voyager di lunedi 16 aprile 2007
Quarta puntata della nona serie
Titolo: Fenomeni inspiegabili (1)
Fuoco dal nulla
Questa sera Roberto Giacobbo parla di alcuni fenomeni inspiegabili, come gli "incendi che scoppiano improvvisamente".
E' il gennaio 2004 quando a Canneto, una frazione di Caronìa, a metà strada tra Messina e Palermo, improvvisamente scoppiano incendi inspiegabili. Cavi elettrici e materassi che bruciano dall'interno, elettrodomestici che prendono fuoco senza nessuna traccia di materiale infiammabile.
Da http://espresso.repubblica.it/palazzo/2007/10/26/news/e-t-parla-siciliano-1.5734
Come evidenziano gli elementi raccolti sembra difficile che tutto sia giustificabile con l'opera di un piromane, a meno che non si voglia supporre che in passato, l'opera degli inquirenti, sia stata tutt'altro che accorta.
Nota 1) Sul sito della Rai le puntate archiviate di Voyager partono dal 2008, il testo seguente l'ho reperito in rete da chi aveva ne aveva copiato il contenuto.
Da Voyager di lunedi 16 aprile 2007
Quarta puntata della nona serie
Titolo: Fenomeni inspiegabili (1)
Fuoco dal nulla
Questa sera Roberto Giacobbo parla di alcuni fenomeni inspiegabili, come gli "incendi che scoppiano improvvisamente".
Ai primi interventi delle autorità locali seguono ben presto le squadre di esperti che arrivano in massa da Roma. Ma, a distanza di tre anni, la soluzione del mistero sembra ancora lontana. Mentre sono state scattate alcune foto in cui appaiono luci e strani oggetti… Canneto è una piccolo gruppo di case, appena 40 abitanti che vivono tra la ferrovia e il mare, la cui tranquillità è stata turbata da fatti che, a distanza di tre anni, non hanno una spiegazione e che continuano a verificarsi, seppure con modalità diverse.
Testimonianza "Non ci sentiamo tutelati, per noi la paura c'è sempre. Dormiamo male e quando usciamo cerchiamo di tornare il prima possibile a casa perché abbiamo paura che scoppi un incendio quando in casa non c'è nessuno. L'ultimo incendio si è verificato che saranno 15 giorni. Tempo fa abbiamo avuto 30 conigli morti, non si sa come. Li abbiamo trovati morti la mattina. Anche alcuni cani sono morti dopo essere come impazziti. Noi, su 100, 90 pensiamo sia la ferrovia, poi non so".
Come sempre accade in questi casi, le ipotesi sulle cause si susseguono e, mentre gli abitanti del luogo incolpano la ferrovia, gli esperti la scagionano completamente. Risulta subito chiaro che si tratta di fenomeni legati a particolari campi magnetici che, per qualche motivo, si verificano in superficie. Ma c'è chi parla di esperimenti militari segreti e di interessi legati alla malavita. E c'è anche chi tira in ballo il demonio che, per qualche motivo tutto suo, si starebbe accanendo proprio su questo gruppetto di case. Ma questa non è l'unica ipotesi fantasiosa: c'è chi insinua che gli incendi sarebbero stati appiccati volontariamente dagli abitanti, ovviamente senza riuscire a spiegare in che modo. Già, perché le modalità sono ancora oggi un enigma, mentre le assicurazioni non coprono i danni dovuti a cause non accertate.
Ma qual è il parere degli esperti?
Intervista all'arch. Francesco Venerando Coordinatore del Gruppo Interistituzionale "Stiamo facendo un monitoraggio intenso dei fenomeni che si verificano in questa zona, utilizzando tutta una serie di attrezzature particolari. Usiamo anche macchine per lo studio delle variazioni nei campi magnetici. Siamo gradualmente passati da fenomeni incendiari ad fenomeni dovuti ad anomalie elettromagnetiche. Per quanto riguarda Canneto è da escludere una qualsiasi responsabilità della ferrovia, anche perché le ferrovie ci sono ovunque, non solo qui. Cosi' come escludiamo che la responsabilità sia dovuta ad altri impianti".
Le prime teorie parlano di fenomeni causati da cariche elettriche improvvise dovute allo scorrimento o alla compressione degli strati rocciosi sotterranei. Nel caso di Caronìa, ci sarebbe stata una emissione di queste cariche in superficie che, venendo a contatto con apparecchiature elettriche, hanno dato luogo a piccoli incendi.
Nessuno, pero', ha mai nemmeno osservato fenomeni del genere sulla Terra tali da giustificare effetti così prorompenti e isolati.
Ma gli esperti hanno accantonato questa possibilità da tempo, stabilendo che non esiste alcuna connessione con fenomeni vulcanici o geofisici. E dopo le prime concitate settimane, si è iniziato a parlare di strani avvistamenti…
Intervista: Valentina Gebbia, autrice del libro "Fuoco Grande" "Durante la fase esplorativa, mentre mi accingevo a scrivere il libro, mi sono convinta vi fossero diverse verità. Ma dopo la pubblicazione del libro la mia verità si è modificata. Anche a seguito delle numerose persone che mi hanno riferito di essere state testimoni di fenomeni strani. I pescatori parlano di strane luci in mare che si spostano sotto la superficie dell'acqua, altri dicono di avere visto in cielo oggetti a forma discoidale o di sigaro. Cosi' come sono avvenuti anche molti avvistamenti nelle campagne".
Ma gli avvistamenti non riguardano solo la frazione di Canneto, fenomeni strani si sono verificati in molte altre zone anche distanti tra loro. In alcuni casi questi fenomeni sono stati documentati.
Intervista con testimonianza celata in audio e video "Non voglio mostrarmi perché ritengo che i tempi non siano ancora maturi, ma bisogna cominciare a parlare di certe cose. Ho fatto molte foto a delle piccole sfere luminose che sfrecciano nel cielo. E' difficile fotografarle, perché non sai mai dove e quando appaiono. Quando decido di scattare fotografie, uso macchine ad altissima definizione, mi metto in postazione con una piccola bussola. Spesso quando una di queste sfere sta per apparire, l'ago non indica piu' il nord ma inizia a indicare la direzione dove apparirà la sfera. Ho fatto centinaia di scatti, penso addirittura migliaia. Spesso un avvistamento viene anche anticipato da un leggero mal di testa".
Sono molte le persone che hanno vissuto fatti apparentemente inspiegabili, avvenimenti che spesso sono stati trattati solo dalle cronache regionali dei quotidiani, in genere piu' attenti alle ipotesi dolose.
E se la Procura della Repubblica aveva proposto l'archiviazione, recentemente il GIP ha riaperto le indagini…
Testimonianza: "Un paio di mesi fa mi sono svegliata di soprassalto, era circa l'una di notte, e ho visto due luci in camera da letto, come due occhi mi fissavano. Ho subito pensato si trattasse dei fari di un'auto, ho guardato verso la finestra ma la serranda era completamente abbassata. Mio marito non ha visto nulla, ma la mattina la tv non funzionava. Stranamante rotta".
Intervista: Valentina Gebbia, autrice del libro “Fuoco Grande" "Mi hanno riferito che alcuni bambini, che non si conoscono tra loro e in occasioni diverse, hanno visto strane figure evanescenti, come piccoli omini".
Fenomeni naturali o fenomeni provocati, in una zona ricca di attività vulcanica e geofisica. Esperimenti militari segreti o malavita organizzata. Oggetti non identificati e sfere di luce. Tutte possibilità difficili da rilevare e da studiare…
Intervista all'arch. Francesco Venerando Coordinatore del Gruppo Interistituzionale "Purtroppo non siamo mai arrivati un attimo prima, semrpe dopo. Anche perché è impossibile sapere dove e quando avverrà il prossimo fennomeno. Domanda: Lei, personalmente, che idea si è fatto? Riposta: La mia idea è che non credo si tratti di fenomeni naturali".
Le ipotesi, come abbiamo visto, spaziano un po' in tutti i campi, mentre gli abitanti attendono ancora un risarcimento per i danni che continuano a subire, danni che in alcuni casi hanno compromesso quanto costruito in una vita di lavoro. Eppoi perché proprio in questa frazione e non altrove?
Intervista all'arch. Francesco Venerando Coordinatore del Gruppo Interistituzionale "Abbiamo avuto molte segnalazioni di luci e oggetti strani, che non sappiamo cosa siano. Siamo anche al corrente che molte persone hanno visto strane luci".
La gente asserisce di avvistare e fotografare sfere luminose immobili e in movimento. Non solo sulla terra ferma ma anche sul mare, mentre strane luminescenze sono state segnalate anche sotto la superficie dell'acqua. Tutti fenomeni causati dall'elettromagnetismo? Tutti fenomeni naturali? Sono questi gli enigmi che gli esperti dei vari settori sono chiamati a risolvere…
Intervista a Clarbruno Vedruccio Gruppo Interistituzionale Dip. Protezione Civile "Sappiamo che in questa zone ci sono forti anomalie elettromagnetiche che stiamo ancora studiando. Niente, teniamo gli occhi aperti e gli strumenti accesi…"
[da questo punto in poi non sono sicuro che la fonte sia Voyager]
L´autunno con i suoi tepori morbidi e i suoi colori vivaci sarà decisivo per Canneto di Caronia. Gli strani fenomeni che da anni circondano come una nube minacciosa e fantastica gli abitanti di questo piccolo borgo a metà strada fra Palermo e Messina saranno svelati o rimarranno per sempre un mistero.
Tutto dipenderà da un sì o da un no da Roma. Infatti la commissione speciale che dal 2005 indaga scientificamente sui campi elettromagnetici ha di fatto dovuto interrompere le sue rilevazioni e i suoi studi nel febbraio 2008 e non è dunque potuta giungere ad una conclusione definitiva che spieghi quel che è successo dal gennaio di quattro anni prima.
Finora si è solo potuto escludere l'origine natuale dei fenomeni, così come una possibile causa tecnologica legata a impianti ferroviari o di telecomunicazione presenti nelle vicinanze. «Dopo la fine dell´estate contiamo di fare esplicita richiesta alla Presidenza del Consiglio per sapere se si vuole proseguire con i nostri studi», annuncia Francesco Venerando, coordinatore operativo del Gruppo Interistituzionale istituito ad hoc e presidente del Comitato di Coordinamento del Sistema di Sorveglianza Sismica e Vulcanica in Sicilia.
«Siamo i primi ad essere perplessi - spiega ancora Venerando - non abbiamo più la possibilità di mantenere in piedi la stazione di monitoraggio e non sappiamo se valga la pena procedere così: se si vuole proseguire si deve reinstallare il monitoraggio. La Protezione civile e la presidenza del Consiglio hanno fatto tutto il necessario, molto si è bloccato sulle competenze amministrative della Regione Sicilia che non ha operato come convenuto sulla manutenzione degli apparati. Allo stato attuale possiamo lavorare solo sui dati acquisiti, ma sarebbe un peccato fermarsi ora».
Il Gruppo Interistituzionale per l'Osservazione dei Fenomeni che è stato istituito dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con ordinanza emergenziale della Protezione civile n. 3428 il 10 maggio 2005 prevede infatti una collaborazione tra Stato e Regione Sicilia, anche nello stanziamento di fondi. L´ordinanza, tutt´ora operativa, stabilisce però che i 500.000 euro assegnati al Gruppo interistituzionale vengano per metà dal Fondo regionale della protezione civile e per metà dal Fondo della protezione civile nazionale. I fondi, spiegano, sono stati utilizzati in parte per rifondere i cittadini dei danni subiti e in parte per allestire il monitoraggio.
Ai lavori del Gruppo collaborano per le loro competenze diversi soggetti scientifici istituzionali, tra cui alcune Università, il CNR, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il Ministero delle Comunicazioni, la Marina e l'Aeronautica Militare. Il Gruppo è coordinato in sede scientifica dal professor Bruno Azzerboni (Università di Messina), dal professor Giuseppe Maschio (Università di Padova), dal dottor Massimo Chiappini (dirigente di ricerca dell'Istituto Naz. di Geofisica e Vulcanologia), dal dottor Clarbruno Vedruccio (Fisico, CF della Marina Militare).
Periodicamente e in via informale, il Gruppo redige un rapporto informativo riservato, l'ultimo dei quali risale a marzo 2009. Ufficialmente, dunque, ancora il risultato di queste indagini non è noto, anche perché il Gruppo ritiene di dover svolgere ancora numerosi monitoraggi, mentre in rete già si diffondono voci, sempre recisamente smentite dal Gruppo, di veri e propri Ufo. Da alcune informative risulta che finora è stata del tutto esclusa «l'origine naturale dei fenomeni» e anche che essi «abbiano potuto essere determinati da cause collegate all'impianto ferroviario o agli impianti tecnologici presenti in quella zona». Mentre in una interpellanza presentata nel dicembre 2007 al governo Prodi da un gruppo bipartisan di senatori siciliani, si legge che il Gruppo «avrebbe supposto come plausibile, allo stato attuale delle proprie attività e conoscenze, l´origine artificiale dei fenomeni; potendo cioè essere stata interessata questa zona da emissioni elettromagnetiche impulsive (EMP) ed episodiche di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata in frazioni di tempo estremamente ridotte; nella zona di Caronia e dell´arcipelago delle isole Eolie si sono verificati numerosi fenomeni di complessa interpretazione, documentati e confermati da varie testimonianze, sia in mare che sulla terraferma, tuttora oggetto di valutazione da parte del Gruppo».
«Il Gruppo - proseguivano i senatori nell'interpellanza - ha provveduto ad installare una rete di sensori per il monitoraggio di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici nella banda che va dalle bassissime frequenze alle microonde, in grado di intervenire su scala areale, con la duplice funzione di monitorare in h24 lo spettro elettromagnetico, e di generare in modo automatico messaggi di allarme in tempo reale alla struttura di controllo; il potenziamento del sistema di monitoraggio nell'area in questione consentirebbe di correlare gli eventi impulsivi ed episodici che potrebbero ulteriormente manifestarsi con i parametri dello spettro elettromagnetico riferiti su scale temporale e spaziale, in analogia alle metodiche di sorveglianza degli eventi sismici e vulcanici». Anche nell'interpellanza si lamenta come dal 31 dicembre 2006 sia stata interrotta per motivi finanziari la manutenzione degli strumenti di monitoraggio, ma dopo poche settimane dalla sua presentazione al Senato il governo Prodi cadde e nessuno rispose agli interrogativi de senatori. Ora dunque, dopo cinque anni, tutti attendono l'autunno e quel segnale da Roma...
Testimonianza "Non ci sentiamo tutelati, per noi la paura c'è sempre. Dormiamo male e quando usciamo cerchiamo di tornare il prima possibile a casa perché abbiamo paura che scoppi un incendio quando in casa non c'è nessuno. L'ultimo incendio si è verificato che saranno 15 giorni. Tempo fa abbiamo avuto 30 conigli morti, non si sa come. Li abbiamo trovati morti la mattina. Anche alcuni cani sono morti dopo essere come impazziti. Noi, su 100, 90 pensiamo sia la ferrovia, poi non so".
Come sempre accade in questi casi, le ipotesi sulle cause si susseguono e, mentre gli abitanti del luogo incolpano la ferrovia, gli esperti la scagionano completamente. Risulta subito chiaro che si tratta di fenomeni legati a particolari campi magnetici che, per qualche motivo, si verificano in superficie. Ma c'è chi parla di esperimenti militari segreti e di interessi legati alla malavita. E c'è anche chi tira in ballo il demonio che, per qualche motivo tutto suo, si starebbe accanendo proprio su questo gruppetto di case. Ma questa non è l'unica ipotesi fantasiosa: c'è chi insinua che gli incendi sarebbero stati appiccati volontariamente dagli abitanti, ovviamente senza riuscire a spiegare in che modo. Già, perché le modalità sono ancora oggi un enigma, mentre le assicurazioni non coprono i danni dovuti a cause non accertate.
Ma qual è il parere degli esperti?
Intervista all'arch. Francesco Venerando Coordinatore del Gruppo Interistituzionale "Stiamo facendo un monitoraggio intenso dei fenomeni che si verificano in questa zona, utilizzando tutta una serie di attrezzature particolari. Usiamo anche macchine per lo studio delle variazioni nei campi magnetici. Siamo gradualmente passati da fenomeni incendiari ad fenomeni dovuti ad anomalie elettromagnetiche. Per quanto riguarda Canneto è da escludere una qualsiasi responsabilità della ferrovia, anche perché le ferrovie ci sono ovunque, non solo qui. Cosi' come escludiamo che la responsabilità sia dovuta ad altri impianti".
Le prime teorie parlano di fenomeni causati da cariche elettriche improvvise dovute allo scorrimento o alla compressione degli strati rocciosi sotterranei. Nel caso di Caronìa, ci sarebbe stata una emissione di queste cariche in superficie che, venendo a contatto con apparecchiature elettriche, hanno dato luogo a piccoli incendi.
Nessuno, pero', ha mai nemmeno osservato fenomeni del genere sulla Terra tali da giustificare effetti così prorompenti e isolati.
Ma gli esperti hanno accantonato questa possibilità da tempo, stabilendo che non esiste alcuna connessione con fenomeni vulcanici o geofisici. E dopo le prime concitate settimane, si è iniziato a parlare di strani avvistamenti…
Intervista: Valentina Gebbia, autrice del libro "Fuoco Grande" "Durante la fase esplorativa, mentre mi accingevo a scrivere il libro, mi sono convinta vi fossero diverse verità. Ma dopo la pubblicazione del libro la mia verità si è modificata. Anche a seguito delle numerose persone che mi hanno riferito di essere state testimoni di fenomeni strani. I pescatori parlano di strane luci in mare che si spostano sotto la superficie dell'acqua, altri dicono di avere visto in cielo oggetti a forma discoidale o di sigaro. Cosi' come sono avvenuti anche molti avvistamenti nelle campagne".
Ma gli avvistamenti non riguardano solo la frazione di Canneto, fenomeni strani si sono verificati in molte altre zone anche distanti tra loro. In alcuni casi questi fenomeni sono stati documentati.
Intervista con testimonianza celata in audio e video "Non voglio mostrarmi perché ritengo che i tempi non siano ancora maturi, ma bisogna cominciare a parlare di certe cose. Ho fatto molte foto a delle piccole sfere luminose che sfrecciano nel cielo. E' difficile fotografarle, perché non sai mai dove e quando appaiono. Quando decido di scattare fotografie, uso macchine ad altissima definizione, mi metto in postazione con una piccola bussola. Spesso quando una di queste sfere sta per apparire, l'ago non indica piu' il nord ma inizia a indicare la direzione dove apparirà la sfera. Ho fatto centinaia di scatti, penso addirittura migliaia. Spesso un avvistamento viene anche anticipato da un leggero mal di testa".
Sono molte le persone che hanno vissuto fatti apparentemente inspiegabili, avvenimenti che spesso sono stati trattati solo dalle cronache regionali dei quotidiani, in genere piu' attenti alle ipotesi dolose.
E se la Procura della Repubblica aveva proposto l'archiviazione, recentemente il GIP ha riaperto le indagini…
Testimonianza: "Un paio di mesi fa mi sono svegliata di soprassalto, era circa l'una di notte, e ho visto due luci in camera da letto, come due occhi mi fissavano. Ho subito pensato si trattasse dei fari di un'auto, ho guardato verso la finestra ma la serranda era completamente abbassata. Mio marito non ha visto nulla, ma la mattina la tv non funzionava. Stranamante rotta".
Intervista: Valentina Gebbia, autrice del libro “Fuoco Grande" "Mi hanno riferito che alcuni bambini, che non si conoscono tra loro e in occasioni diverse, hanno visto strane figure evanescenti, come piccoli omini".
Fenomeni naturali o fenomeni provocati, in una zona ricca di attività vulcanica e geofisica. Esperimenti militari segreti o malavita organizzata. Oggetti non identificati e sfere di luce. Tutte possibilità difficili da rilevare e da studiare…
Intervista all'arch. Francesco Venerando Coordinatore del Gruppo Interistituzionale "Purtroppo non siamo mai arrivati un attimo prima, semrpe dopo. Anche perché è impossibile sapere dove e quando avverrà il prossimo fennomeno. Domanda: Lei, personalmente, che idea si è fatto? Riposta: La mia idea è che non credo si tratti di fenomeni naturali".
Le ipotesi, come abbiamo visto, spaziano un po' in tutti i campi, mentre gli abitanti attendono ancora un risarcimento per i danni che continuano a subire, danni che in alcuni casi hanno compromesso quanto costruito in una vita di lavoro. Eppoi perché proprio in questa frazione e non altrove?
Intervista all'arch. Francesco Venerando Coordinatore del Gruppo Interistituzionale "Abbiamo avuto molte segnalazioni di luci e oggetti strani, che non sappiamo cosa siano. Siamo anche al corrente che molte persone hanno visto strane luci".
La gente asserisce di avvistare e fotografare sfere luminose immobili e in movimento. Non solo sulla terra ferma ma anche sul mare, mentre strane luminescenze sono state segnalate anche sotto la superficie dell'acqua. Tutti fenomeni causati dall'elettromagnetismo? Tutti fenomeni naturali? Sono questi gli enigmi che gli esperti dei vari settori sono chiamati a risolvere…
Intervista a Clarbruno Vedruccio Gruppo Interistituzionale Dip. Protezione Civile "Sappiamo che in questa zone ci sono forti anomalie elettromagnetiche che stiamo ancora studiando. Niente, teniamo gli occhi aperti e gli strumenti accesi…"
[da questo punto in poi non sono sicuro che la fonte sia Voyager]
L´autunno con i suoi tepori morbidi e i suoi colori vivaci sarà decisivo per Canneto di Caronia. Gli strani fenomeni che da anni circondano come una nube minacciosa e fantastica gli abitanti di questo piccolo borgo a metà strada fra Palermo e Messina saranno svelati o rimarranno per sempre un mistero.
Tutto dipenderà da un sì o da un no da Roma. Infatti la commissione speciale che dal 2005 indaga scientificamente sui campi elettromagnetici ha di fatto dovuto interrompere le sue rilevazioni e i suoi studi nel febbraio 2008 e non è dunque potuta giungere ad una conclusione definitiva che spieghi quel che è successo dal gennaio di quattro anni prima.
Finora si è solo potuto escludere l'origine natuale dei fenomeni, così come una possibile causa tecnologica legata a impianti ferroviari o di telecomunicazione presenti nelle vicinanze. «Dopo la fine dell´estate contiamo di fare esplicita richiesta alla Presidenza del Consiglio per sapere se si vuole proseguire con i nostri studi», annuncia Francesco Venerando, coordinatore operativo del Gruppo Interistituzionale istituito ad hoc e presidente del Comitato di Coordinamento del Sistema di Sorveglianza Sismica e Vulcanica in Sicilia.
«Siamo i primi ad essere perplessi - spiega ancora Venerando - non abbiamo più la possibilità di mantenere in piedi la stazione di monitoraggio e non sappiamo se valga la pena procedere così: se si vuole proseguire si deve reinstallare il monitoraggio. La Protezione civile e la presidenza del Consiglio hanno fatto tutto il necessario, molto si è bloccato sulle competenze amministrative della Regione Sicilia che non ha operato come convenuto sulla manutenzione degli apparati. Allo stato attuale possiamo lavorare solo sui dati acquisiti, ma sarebbe un peccato fermarsi ora».
Il Gruppo Interistituzionale per l'Osservazione dei Fenomeni che è stato istituito dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con ordinanza emergenziale della Protezione civile n. 3428 il 10 maggio 2005 prevede infatti una collaborazione tra Stato e Regione Sicilia, anche nello stanziamento di fondi. L´ordinanza, tutt´ora operativa, stabilisce però che i 500.000 euro assegnati al Gruppo interistituzionale vengano per metà dal Fondo regionale della protezione civile e per metà dal Fondo della protezione civile nazionale. I fondi, spiegano, sono stati utilizzati in parte per rifondere i cittadini dei danni subiti e in parte per allestire il monitoraggio.
Ai lavori del Gruppo collaborano per le loro competenze diversi soggetti scientifici istituzionali, tra cui alcune Università, il CNR, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il Ministero delle Comunicazioni, la Marina e l'Aeronautica Militare. Il Gruppo è coordinato in sede scientifica dal professor Bruno Azzerboni (Università di Messina), dal professor Giuseppe Maschio (Università di Padova), dal dottor Massimo Chiappini (dirigente di ricerca dell'Istituto Naz. di Geofisica e Vulcanologia), dal dottor Clarbruno Vedruccio (Fisico, CF della Marina Militare).
Periodicamente e in via informale, il Gruppo redige un rapporto informativo riservato, l'ultimo dei quali risale a marzo 2009. Ufficialmente, dunque, ancora il risultato di queste indagini non è noto, anche perché il Gruppo ritiene di dover svolgere ancora numerosi monitoraggi, mentre in rete già si diffondono voci, sempre recisamente smentite dal Gruppo, di veri e propri Ufo. Da alcune informative risulta che finora è stata del tutto esclusa «l'origine naturale dei fenomeni» e anche che essi «abbiano potuto essere determinati da cause collegate all'impianto ferroviario o agli impianti tecnologici presenti in quella zona». Mentre in una interpellanza presentata nel dicembre 2007 al governo Prodi da un gruppo bipartisan di senatori siciliani, si legge che il Gruppo «avrebbe supposto come plausibile, allo stato attuale delle proprie attività e conoscenze, l´origine artificiale dei fenomeni; potendo cioè essere stata interessata questa zona da emissioni elettromagnetiche impulsive (EMP) ed episodiche di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata in frazioni di tempo estremamente ridotte; nella zona di Caronia e dell´arcipelago delle isole Eolie si sono verificati numerosi fenomeni di complessa interpretazione, documentati e confermati da varie testimonianze, sia in mare che sulla terraferma, tuttora oggetto di valutazione da parte del Gruppo».
«Il Gruppo - proseguivano i senatori nell'interpellanza - ha provveduto ad installare una rete di sensori per il monitoraggio di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici nella banda che va dalle bassissime frequenze alle microonde, in grado di intervenire su scala areale, con la duplice funzione di monitorare in h24 lo spettro elettromagnetico, e di generare in modo automatico messaggi di allarme in tempo reale alla struttura di controllo; il potenziamento del sistema di monitoraggio nell'area in questione consentirebbe di correlare gli eventi impulsivi ed episodici che potrebbero ulteriormente manifestarsi con i parametri dello spettro elettromagnetico riferiti su scale temporale e spaziale, in analogia alle metodiche di sorveglianza degli eventi sismici e vulcanici». Anche nell'interpellanza si lamenta come dal 31 dicembre 2006 sia stata interrotta per motivi finanziari la manutenzione degli strumenti di monitoraggio, ma dopo poche settimane dalla sua presentazione al Senato il governo Prodi cadde e nessuno rispose agli interrogativi de senatori. Ora dunque, dopo cinque anni, tutti attendono l'autunno e quel segnale da Roma...
Un fascicolo riservato, consegnato a Palazzo Chigi al vertice della Protezione civile: la causa sono "test militari segreti o esperimenti alieni". Le formule utilizzate sono quelle di un testo da guerra dei mondi: "Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate. Gli incidenti di Canneto di Caronia potrebbero essere stati tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali oppure un test non aggressivo mirato allo studio dei comportamenti e delle azioni in un indeterminato campione territoriale scarsamente antropizzato". Fantascienza?
Per spiegare le ragioni di più di 180 roghi spontanei con elettrodomestici staccati dalla rete elettrica improvvisamente in fiamme, navigatori satellitari squagliati e cellulari impazziti, padre Gabriele Amorth, nel 2005, scomodò persino il diavolo, dopo che gli scienziati del Cnr, dell'Istituto nazionale di geofisica e di laboratori di mezza Europa avevano alzato bandiera bianca. Il governo Berlusconi ci volle vedere chiaro e creò una task force con tecnici di carabinieri, aeronautica e Marina militare, insieme agli esperti della Protezione civile e a un ricercatore della Nasa ingaggiato negli Usa. Risultato: l'estensione del campo di indagine a 309 strani episodi verificati lungo l'asse tirrenico, ma anche nel canale di Sicilia, per i quali, dopo tre anni, sono state escluse tutte le possibili cause naturali.
Secondo gli esperti coordinati da Francesco Mantegna Venerando, il coordinatore regionale del comitato della Protezione civile siciliana, Canneto di Caronia è stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata. Fasci di microonde a 'ultra high frequency' compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Per produrre una simile quantità di energia una macchina dovrebbe raggiungere una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt.
Dov'è posizionata la sorgente, però, non si sa. Una rete composta da decine di sensori, da due anni, dà la caccia all'impulso madre proveniente dal mare, un compito quasi impossibile dal momento che l'emissione dura lo spazio di qualche nanosecondo. E che la rete di monitoraggio si potrebbe spegnere presto: la direzione regionale della Protezione civile (ed è lo stesso Venerando a sottolinearlo) non ha ancora potuto rinnovare i contratti di manutenzione alle ditte incaricate di tenerli in efficienza.
Per spiegare le ragioni di più di 180 roghi spontanei con elettrodomestici staccati dalla rete elettrica improvvisamente in fiamme, navigatori satellitari squagliati e cellulari impazziti, padre Gabriele Amorth, nel 2005, scomodò persino il diavolo, dopo che gli scienziati del Cnr, dell'Istituto nazionale di geofisica e di laboratori di mezza Europa avevano alzato bandiera bianca. Il governo Berlusconi ci volle vedere chiaro e creò una task force con tecnici di carabinieri, aeronautica e Marina militare, insieme agli esperti della Protezione civile e a un ricercatore della Nasa ingaggiato negli Usa. Risultato: l'estensione del campo di indagine a 309 strani episodi verificati lungo l'asse tirrenico, ma anche nel canale di Sicilia, per i quali, dopo tre anni, sono state escluse tutte le possibili cause naturali.
Secondo gli esperti coordinati da Francesco Mantegna Venerando, il coordinatore regionale del comitato della Protezione civile siciliana, Canneto di Caronia è stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata. Fasci di microonde a 'ultra high frequency' compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Per produrre una simile quantità di energia una macchina dovrebbe raggiungere una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt.
Dov'è posizionata la sorgente, però, non si sa. Una rete composta da decine di sensori, da due anni, dà la caccia all'impulso madre proveniente dal mare, un compito quasi impossibile dal momento che l'emissione dura lo spazio di qualche nanosecondo. E che la rete di monitoraggio si potrebbe spegnere presto: la direzione regionale della Protezione civile (ed è lo stesso Venerando a sottolinearlo) non ha ancora potuto rinnovare i contratti di manutenzione alle ditte incaricate di tenerli in efficienza.
Come evidenziano gli elementi raccolti sembra difficile che tutto sia giustificabile con l'opera di un piromane, a meno che non si voglia supporre che in passato, l'opera degli inquirenti, sia stata tutt'altro che accorta.
Nota 1) Sul sito della Rai le puntate archiviate di Voyager partono dal 2008, il testo seguente l'ho reperito in rete da chi aveva ne aveva copiato il contenuto.
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