I teorici della bufala conto la fusione fredda

Dispositivo E-Cat
La domanda che molti degli interessati all'argomento si pongono è sostanzialmente la stessa:
potrà la fusione fredda contribuire concretamente alla produzione dell'energia?

In attesa di avere una risposta definitiva non si può negare che i fenomeni di tipo LENR producano almeno un po' di fumo (in senso lato) e su questo fumo la scienza ha il dovere di indagare.

I teorici della bufala invece esultano ad ogni fallimento, ridacchiano dopo ogni insuccesso, sostanzialmente si nutrono nella certezza che coloro che hanno provocato questo fumo siano tutti ciarlatani, incompetenti presuntuosi o professionisti della truffa.
Il teorico della bufala si diverte a fare un fritto misto di tutti gli insuccessi della scienza e della pseudo scienza, magari tirando in ballo anche UFO e astrologi, e fanno grasse risate pensando a tutti quei poveracci, fra i quali mi ci metto anche io, che pensano che invece alcuni fenomeni, come le cosiddette razioni nucleari a bassa energia, meritino l'interesse della scienza.
E certo l'ing. Andrea Rossi, con tutti i suoi rinvii sulle verifiche e i suoi segreti industriali aiuta molto i teorici della bufala, che poi sono anche quelli che si scandalizzano per pochi spiccioli pubblici impiegati nel sovvenzionare ricerche che non rientrano sotto l'egida della scienza ufficiale.

Da un lato concordo che lo stato non debba sovvenzionare ogni idea strampalata solo perché caldeggiata da qualche parlamentare più per visibilità personale che per amore della scienza, ma d'altra parte bisogna anche valutare il rapporto costi/benefici anche avere il coraggio di rischiare, o meglio investire soldi pubblici, se ne può valere la pena.

Quanti soldi vengono investiti nella fisica delle alte energie?
Soldi spesi per quella che si potrebbe considerare ricerca pura, in quanto le ricadute tecnologiche della scoperta della Particella di Dio sono probabilmente ben lontane da diventare realtà.

Perché non investire solo una frazione di quei soldi in un settore, come i fenomeni LENR, che ancora non si conosce e che dietro non ha ancora nessuna teoria universalmente accetta, ma che potrebbe avere un futuro promettente dal punto di vista delle ricadute pratiche (e non solo nella generazione di energia pulita)?

Chi non è addentro ai misteri dell'alta matematica non può capire la relatività generale o la teoria quantistica:
il mistero della matematica diventa come il mistero della fede.
Fortunatamente le prove di queste teorie e di questi modelli sono molte di più dei miracoli e soprattutto sono riproducibili.  Ma la quasi totalità delle persone si trova comunque a dover accettare queste teorie che il buon senso comune non riesce ad afferrare se non come dogmi.

Ma come le equazioni che regolano la fisica classica hanno mostrato il loro limiti nel mondo subatomico o per velocità che si avvicinano a quelle della luce, così le attuale teorie per altro incomplete e non unificate, sono piene di zone d'ombra che potrebbero essere illuminate da nuove teorie ancora da venire.

Se allora ci sono dei fenomeni quanto meno strani perché non indagare più a fondo?
Non vorrei che fra qualche anno la scienza ufficiale stia ancora aspettando di leggere qualche articolo peer reviewed  mentre delle macchine alimentate con un piccolo E-Cat stanno già circolando da mesi.
E a scienziati e teorici della bufala avranno allora un gran mal di testa che riusciranno a curare solo con l'omeopatia!

Commenti

  1. Angelo, hai sintetizzato in modo egregio quel che io penso da sempre. Fra tutte le sedicenti fonti alternative di energia (motori magnetici, tesla switch ed amenità simili) la LENR sembra certamente la meno cervellotica, nonostante gli strenui tentativi di Rossi per farci credere che si tratti della bufala del secolo. Per lo meno sembra supportata dall'attenzione di tanti scienziati e strutture pubbliche e private. D'altra parte il presupposto a me pare in qualche modo semplice, basta essere umili e non pretendere di aver già capito tutto. La natura ci riserva mille sorprese, e non sempre tutte previste a priori dai modelli matematici. Ci vorrebbe l'umiltà di accettare l'ipotesi che esista al mondo qualche fenomeno che "per adesso" non sappiamo spiegare, ma un giorno lo capiremo. I nostri antenati usavano il fuoco senza capire i meccanismi della combustione. Era forse un problema? Grazie per il tuo post.

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    1. Ciao Anonimo, ti ringrazio per aver condiviso il tuo pensiero, così simile al mio.

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