Premio Urania: quando la fantascienza non fa rima con tecnologia.

Ho finito da poco di leggere la raccolta Nove Inframondi, n. 1595 della collana di fantascienza Urania, edita da Mondadori. Nelle pagine finali del romanzo, oltre alla locandina di altre pubblicazioni della collana (e altro ancora) c'è una paginetta dedicata al Premio Urania - Edizione 2013.
Quello che mi ha lasciato stupito è la forma con la quale vanno inviate le proprie opere: da 200 a 300 cartelle dattiloscritte da spedire tramite posta raccomandata!

Non sono uno scrittore ma credo che l'invio tramite posta tradizionale di un opera sotto forma di cartelle dattiloscritte sia ancora piuttosto comune anche se sono molte le case editrici che accettano pubblicazioni in formato digitale.

Una collana di fantascienza, per giunta la più prolifica se non la più prestigiosa in Italia, dovrebbe quanto meno strizzare l'occhio alla tecnologia ed accettare l'invio tramite e-mail di file in pdf o rtf se non nel formato doc. Accettare magari come alternativa alla raccomandata, l'invio presso una casella di posta certificata di documenti con firma digitale.

Ma evidentemente nella redazione di Urania sognano di tecnologie ancora da inventare e si accontentano di buona carta e della solita vecchia raccomandata.

Mi domando se fanno delle fotocopie, nel caso che più persone vogliano esaminare lo stesso manoscritto.

Ho parlato di PEC e firma digitale per dare l'equivalente elettronico di una raccomandata. Ma come opzione, perché sono conscio che l'utilizzo della firma digitale è per molti molto più complicato dello stampare dei fogli ed inviarli per posta raccomandata, soprattutto se tale uso fosse fatto una tantum.

Ma la raccomandata quali garanzie mi da? Mi dice che ho spedito qualcosa in una certa data, ma nessuna garanzia del contenuto. Forse facendo autenticare una copia da un notaio ed affidando a lui la spedizione potrei avere una certezza che la semplice raccomandata non mi da.

E allora perché non accettare una normale e-mail con in allegato la mia opera in formato elettronico?

In generale la collana Urania è presente in maniera ufficiale su Internet solo tramite il blog Urania Blog e indirettamente tramite il sito della Mondadori (mondadori.it) che non mi sembra abbia però una specifica sezione dedicata alla fantascienza.

Non mi stupirei se nella redazione di Urania sia ancora diffuso l'uso della macchina da scrivere!

Come già detto non sono uno scrittore anche se sepolta dentro di me sopravvive l'ambizione di provarci in maniera più convinta di quanto fatto finora. E probabilmente non ci proverò con questo premio Urania, sia perché credo di non esserne all'altezza, ma anche perché mi sembra sciocco e poco ecologico nel 2013 stampare su carta un proprio romanzo da inviare ad un concorso letterario.

Forse faccio come la volpe che non riuscendo a raggiungere l'uva si disse che era troppo acerba:
l'ecologia, quindi, solo una misera scusa dietro la quale nascondere la mancanza di coraggio

http://blog.librimondadori.it/blogs/urania

Commenti

  1. Condivido il tuo stupore. Esiste una porzione consistente dell'editoria italiana ancora sorda alle innovazioni. Oggi i dattiloscritti si mandano via email. È ecologico, pulito ed immediato. Alcune redazioni continuano a lavorare come nel secolo scorso ed è un peccato. Gli editori che vogliono sopravvivere ai cambiamenti di questi anni devono abbracciare le nuove tecnologie, altrimenti finiranno come le major della musica.
    Come scrittore, l'esperienza che sto facendo è entusiasmante. Ho pubblicato su Amazon Kindle in modo semplice e immediato. Consiglio senz'altro a tutti gli aspiranti colleghi questo approccio diretto.

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  2. Grazie per il tuo commento e per il tuo consiglio.

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