Immagini e fair use: sono necessarie nuove regole!

Stefania Fernandez,
Miss Universo 2009.
Info immagine
Cominciamo con un esempio, a mio avviso emblematico.Guardiamo la pagina Wikipedia Italia di Miss Italia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Miss_Italia
Non c'è una sola sola foto!

Confrontiamola con le pagine Wikipedia Di Miss USA e Miss Universo, sempre in italiano:
http://it.wikipedia.org/wiki/Miss_USA e http://it.wikipedia.org/wiki/Miss_Universo
Non sono un tripudio di volti ed immagini femminili ma qualche foto c'é!  (ne riporto una a fianco)

E se guardiamo le corrispondenti versioni in inglese troviamo anche le foto di tutte le vincitrici degli ultimi anni. Stessa situazione per quanto riguarda le pagine delle vincitrici delle singole edizioni di Miss Italia: nessuna foto salvo forse qualche eccezione.


Su Wikipedia non ci sono foto semplicemente perché chi vi scrive, deve rispettare certe regole, mentre il mondo dei blogger se ne frega, e se non se ne fregano proprio tutti i blogger sicuramente mi sembra che soprattutto in alcuni forum il copyright sia solo una parola di nove caratteri.
Negli Stati Uniti vige la clausola legislativa del Fair use, che limitatamente ad un ambito non commerciale, e sotto altre condizioni, permette l'utilizzo di materiale (di altro autore) protetto da copyright.
Su Wikipedia vengono comunque utilizzate solo quelle immagini che sono sicuramente di pubblico dominio,  o che vengono distribuite con una licenza di tipo Creative Common che ne permetta l'uso.
In Italia i diritti sulle immagini del concorso di Miss Italia sono probabilmente distribuiti fra gli organizzatori dello stesso, la Rai, alcune Agenzie di stampa, fotografi, etc.: evidentemente nessuno di questi soggetti ha mai rilasciato una licenza non commerciale per il loro materiale.
Si arriva all'assurdo che si possono incorporare dei video di Youtube, perché in questo caso comunque le eventuali problematiche legali riguardano Youtube e chi ha pubblicato il video: il blogger che va ad incorporare il video, a meno che non faccia un uso del tutto improprio dovrebbe essere al riparo da eventuali azioni legali, al limite si ritrova una pagina con un video che non funziona.

I principali siti, tipo Flickr, che permettono la condivisione di foto o immagini permettono di solito all'autore di specificare se le foto pubblicate possono essere condivise su altre pagine web, in tal caso si può utilizzare il codice che viene appositamente generato che, oltre a fornirci l'immagine in una data dimensione, solitamente personalizzabile, contiene un link al sito che ospita la foto.
Utilizzando questo tipo di approccio non si viola nessuna regola ma non sempre è facile trovare quello che cerchiamo. Ne è tanto meno facile trovare la foto che ci interessa in una raccolta di pubblico dominio.
E allora cosa fare? se non una triste pagina bianca come quelle di cui ho parlato prima per Wikipedia?
Si finisce per commettere un reato. Un reato molto comune e molto diffuso, solitamente impunito, ma comunque un reato. Si viola la proprietà intellettuale dell'opera, si viola il copyright. Potrebbe da un giorno all'altro arrivarci una richiesta di rimozione dell'immagine se non addirittura una richiesta pecuniaria.
Ci potrebbe salvare il diritto di citazione, a riguardo del quale la discussione è ancora aperta (http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_di_citazione)
E' evidente che in Italia c'è qualcosa che non va a livello legislativo rispetto al mondo anglosassone, come testimoniano le pagine trista spoglie di alcune voci di Wikipedia.
D'altra il diritto d'autore va tutelato: se un giornale paga un fotografo per fare delle foto, una testata concorrente non si può limitare a fare il loro articolo qualche minuto dopo giusto per avere il tempo di copiare le foto. E di esempi clamorosi come questo ne potrei fare tanti.
Non si può quindi pretendere che un'immagine venga considerata di pubblico dominio solo perché è stata pubblicata da qualche parte.
C'è poi tanta indeterminazione sul confine fra commerciale e non commerciale. Un blog senza alcun tipo di pubblicità può essere considerato non commerciale. Ma se si mette un link al sito commerciale di un amico che magari ci fa un piccolo regalo il confine diventa più indeterminato. Tutti i blog di Blogger e di altre piattaforme hanno la possibilità di inserire annunci pubblicitari dal circuito Google Adsense o da altri circuiti. I guadagni sono però di solito bassissimi se non nulli. Google Adsense paga al raggiungimento di 70€. Le entrate del mio blog erano inferiori ad 1€ mensile fino all'anno scorso. Nell'ultimo periodo mi sono avvicinato ai 10€ al mese ma sono ancora abbastanza lontano dal ricevere il primo assegno! Io credo che dovrebbe essere stabilita una soglia di reddito sotto la quale un blog non può essere considerato di tipo commerciale (ad es 500€/anno) visto che poi comunque ci sono delle spese che non verranno detratte: usura/invecchiamento degli strumenti informatici, energia elettrica, ADSL.

Ci vorrebbe, si tratta di un mio auspicio, una rivoluzione imposta dall'alto, dalle organizzazioni che controllano Internet, partendo da  un accordo tra i principali produttori di browser, che impedisca di utilizzare immagini prive delle necessarie informazioni.

Nel seguente post ho provato a spiegare meglio la mia idea.


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