La Nuova Lira
Abbiamo sentito spesso parlare, negli ultimi tempi, di miliardi (di dollari o di euro) bruciati in Borsa. Ovviamente di soldi non se bruciano realmente, è il valore delle azioni a diminuire. Ma nel momento che si riconvertono tali azioni in denaro, non si riuscirà più ad ottenere il valore investito, in pratica è come se avessimo effettivamente bruciato una parte del denaro.
D'altra parte non si parla mai di denaro creato dalla Borsa (o quanto meno non ne ho mai sentito parlare) ma in pratica è come se così fosse. Il mercato azionario agisce come una gigantesca spugna che assorbe o rilascia liquidità sui mercati finanziari, frenando o accelerando lo sviluppo. Non c'è però nessuna mente intelligente a guidare questa gigantesca ameba, che risulta governata dagli egoismi speculativi di singole entità (cittadini, aziende, brokers, banche, etc). Ciascuno ovviamente pensa al proprio immediato tornaconto e non al benessere globale. Nei periodi di boom la Borsa si gonfia a dismisura, alimentata anche da titoli tossici (i cosiddetti derivati). All'improvviso si apre una falla, e l'ameba si sgonfia. Allora l'egoismo speculativo si trasforma in paura, in terrore: le vendite si susseguono a ritmi frenetici, l'ameba collassa, la Borsa crolla.
Il tutto di solito avviene ciclicamente, con oscillazioni più o meno ampie e periodi variabili.
Dopo questi crolli l'economia è in ginocchio ed ha bisogno di una profonda iniezione ricostituente. Continuando con la precedente analogia, le banche sono il sistema linfatico della ameba-borsa e hanno bisogno di una grossa iniezioni di liquidi.
Così tra il 2007 ed il 2009 la Federal Reserve ha immesso 7700 miliardi di dollari per salvare banche ed istituti di credito.
Per il salvataggio della Grecia sono stati investiti (al dicembre 2011) solo 340 miliardi di Euro.
Il salvataggio della Grecia è tuttora in corso e non è detto che vada a buon fine.
Ritorniamo all'oggetto del post.
Potrebbe in un momento di difficoltà finanziaria di uno stato sovrano, in particolare uno stato dell'Unione Europea, essere utile avere una doppia moneta?
Stampare una Nuova Lira (una Nuova Dracma, un Nuovo Pesos, etc), con valore nominale per semplicità equivalente all'Euro e avente corso legale solo nel paese che la stampa, potrebbe essere un metodo alternativo per immettere liquidità sul mercato?
In fin dei conti si tratta di una specie di titolo di stato fluido, riservato al mercato nazionale, avente solo valore interno e privo di tassi di interesse.
In caso di difficoltà il governo ci potrebbe ad esempio pagare una parte dello stipendio degli statali o delle pensioni.
La riconversione in Euro sarebbe garantita dallo stato, eventualmente in (o a) particolari condizioni.
Non credo che le regole della UE lo permettano ma potrebbero essere fatte delle deroghe per i paesi in difficoltà limitando l'emissione della nuova valuta ad un frazione del PIL (es 3% annuo).
A mio avviso tale introduzione sposterebbe la ripartizione del debito pubblico verso il fronte interno del paese riducendo anche il peso degli interessi.
La limitazione della valuta stampabile nei limiti sopra descritti o similari, dovrebbe impedire una possibile svalutazione dell'Euro, che anzi potrebbe addirittura apprezzarsi se i mercati vedessero in maniera positiva tale manovra
L'idea di una Nuova Lira non è del tutto originale, anzi non lo è affatto, e c'è chi con maggiore cognizione di causa del sottoscritto ha trattato l'argomento, segnalo in particolare il seguente articolo
Introdurre la Lira a Fianco Dell'Euro
Nota: non sono un economista né mi ritengo tale. Credo giusta la mia analisi nei limiti della mia ignoranza.
Altre Fonti / Link
http://www.tradingborsa.info/didattica-di-borsa/933/grammatica-borsistica-perche-si-dice-bruciati-y-miliardi-di-euro/
http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=4254&reply_id=123469167
http://it.wikipedia.org/wiki/Titolo_tossico
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-12-02/vero-conto-salvataggio-banche-133752.shtml?uuid=Aa0uEeQE
D'altra parte non si parla mai di denaro creato dalla Borsa (o quanto meno non ne ho mai sentito parlare) ma in pratica è come se così fosse. Il mercato azionario agisce come una gigantesca spugna che assorbe o rilascia liquidità sui mercati finanziari, frenando o accelerando lo sviluppo. Non c'è però nessuna mente intelligente a guidare questa gigantesca ameba, che risulta governata dagli egoismi speculativi di singole entità (cittadini, aziende, brokers, banche, etc). Ciascuno ovviamente pensa al proprio immediato tornaconto e non al benessere globale. Nei periodi di boom la Borsa si gonfia a dismisura, alimentata anche da titoli tossici (i cosiddetti derivati). All'improvviso si apre una falla, e l'ameba si sgonfia. Allora l'egoismo speculativo si trasforma in paura, in terrore: le vendite si susseguono a ritmi frenetici, l'ameba collassa, la Borsa crolla.
Il tutto di solito avviene ciclicamente, con oscillazioni più o meno ampie e periodi variabili.
Dopo questi crolli l'economia è in ginocchio ed ha bisogno di una profonda iniezione ricostituente. Continuando con la precedente analogia, le banche sono il sistema linfatico della ameba-borsa e hanno bisogno di una grossa iniezioni di liquidi.
Così tra il 2007 ed il 2009 la Federal Reserve ha immesso 7700 miliardi di dollari per salvare banche ed istituti di credito.
Per il salvataggio della Grecia sono stati investiti (al dicembre 2011) solo 340 miliardi di Euro.
Il salvataggio della Grecia è tuttora in corso e non è detto che vada a buon fine.
Ritorniamo all'oggetto del post.
Potrebbe in un momento di difficoltà finanziaria di uno stato sovrano, in particolare uno stato dell'Unione Europea, essere utile avere una doppia moneta?
In fin dei conti si tratta di una specie di titolo di stato fluido, riservato al mercato nazionale, avente solo valore interno e privo di tassi di interesse.
In caso di difficoltà il governo ci potrebbe ad esempio pagare una parte dello stipendio degli statali o delle pensioni.
La riconversione in Euro sarebbe garantita dallo stato, eventualmente in (o a) particolari condizioni.
Non credo che le regole della UE lo permettano ma potrebbero essere fatte delle deroghe per i paesi in difficoltà limitando l'emissione della nuova valuta ad un frazione del PIL (es 3% annuo).
A mio avviso tale introduzione sposterebbe la ripartizione del debito pubblico verso il fronte interno del paese riducendo anche il peso degli interessi.
La limitazione della valuta stampabile nei limiti sopra descritti o similari, dovrebbe impedire una possibile svalutazione dell'Euro, che anzi potrebbe addirittura apprezzarsi se i mercati vedessero in maniera positiva tale manovra
L'idea di una Nuova Lira non è del tutto originale, anzi non lo è affatto, e c'è chi con maggiore cognizione di causa del sottoscritto ha trattato l'argomento, segnalo in particolare il seguente articolo
Introdurre la Lira a Fianco Dell'Euro
Nota: non sono un economista né mi ritengo tale. Credo giusta la mia analisi nei limiti della mia ignoranza.
Altre Fonti / Link
http://www.tradingborsa.info/didattica-di-borsa/933/grammatica-borsistica-perche-si-dice-bruciati-y-miliardi-di-euro/
http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=4254&reply_id=123469167
http://it.wikipedia.org/wiki/Titolo_tossico
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-12-02/vero-conto-salvataggio-banche-133752.shtml?uuid=Aa0uEeQE
Concordo pienamente per l'affiancamento di una nuova lira non a sostegno ma per la ripresa della nostra economia.
RispondiEliminaDue sole piccole osservazioni:
- siamo o dovremmo essere un paese autodeterminato per cui non è accettabole nessun niet da chiunque anche perchè l'unico problema che creeremmo all'estero sarebbe un mancato guadagno finanziario sulla nostra pelle.
- l'uso della nuova lira dovrebbe essere incentivato con un cambio sfavorevole in rapporto all'euro offrendo alle aziende totalmente italiane validi motivi per innescare il circolo virtuoso e lasciare entro i confini nazionali la ricchezza prodotta.