L'estate incantata
L'estate incantata (Dandelion Wine) è un romanzo di Ray Bradbury scritto nel 1957. E' ambientato nell'estate del 1928 nella città immaginaria di Green Town. Dietro questo nome l'autore nasconde la cittadina di Waukegan (Illinois), sua città natale. Il romanzo deriva dal racconto breve "Dandelion Wine", storia che è apparsa nel numero di giugno 1953 della rivista Gourmet.
Il titolo fa riferimento ad un vino fatto con i petali di dente di leone (tarassaco) e altri ingredienti, prevalentemente agrumi. Nella storia il vino di dente di leone, fatto dal nonno del protagonista (un dodicenne di nome Douglas) serve come metafora per racchiudere tutte le meraviglie e le gioie dell'estate in una singola bottiglia.
Douglas Spaulding è un dodicenne che vagamente richiama lo stesso autore. La maggior parte del libro si concentra sulle routine della piccola cittadina americana e le semplici gioie del passato.
Non è un romanzo di fantascienza, è piuttosto un romanzo per ragazzi
Ray Bradbury è morto poco più di un mese fa, il 5 giugno 2012 a Los Angeles, alla veneranda età di 91 anni, dopo un lungo periodo di malattia. E' stato un innovatore del genere fantascientifico o forse meglio una anomalia (tale lo definì Isaac Asimov): io direi che era un grande scrittore e poeta dotato della capacità di immaginare il futuro.
Fahrehneit 45 (Fahrenheit 451, 1953), racconto di fantascienza ambientato in un futuro apocalittico, dove la televisione domina il pianeta, e dove chi possiede un libro è considerato un criminale.
Cronache marziane (The Martian Chronicles, 1950): raccolta di ventotto racconti di fantascienza di Ray Bradbury legati fra di loro dal tema comune della futura esplorazione e colonizzazione del pianeta Marte.
Molto dopo mezzanotte (Long After Midnight, 1975): raccolta di 22 racconti che vanno dalla fantascienza al fantastico, dal realistico all'horror.
L'Estate incantata non è certo il romanzo più famoso di Bradbury, ma forse uno di quelli che meglio esprime il suo lato poetico:
Ed infine due parole sul vino di dente di leone, Dandelion Wine appunto.
"Non mancava mai, nelle riserve della cambusa delle navi, un prodotto tipico della Cornovaglia: il vino di dente di leone, una bevanda considerata a quei tempi quasi magica, capace di elargire forza e vigore.
In realtà questa bevanda era un naturale potente antiscorbuto. Ricchissimo in Vitamina C contrastava efficacemente gli scarsi apporti dovuti ad una dieta composta quasi esclusivamente di cibi conservati e le elevate richieste di una intensa attività fisica."
da http://www.giardini.biz/content/tarassaco-o-dente-di-leone
Segnalo anche una recensione, di cui riporto alcune righe:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ray_Bradbury
http://en.wikipedia.org/wiki/Ray_Bradbury
http://www.corriere.it/cultura/12_giugno_06/ray-bradbury-morto_c6f827ca-afe3-11e1-8359-3661d1b45fc6.shtml
http://www.corriereweb.net/index.php?option=com_k2&view=item&id=25140:ray-bradbury-addio-allautore-di-fahrenheit-451&Itemid=217
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Il titolo fa riferimento ad un vino fatto con i petali di dente di leone (tarassaco) e altri ingredienti, prevalentemente agrumi. Nella storia il vino di dente di leone, fatto dal nonno del protagonista (un dodicenne di nome Douglas) serve come metafora per racchiudere tutte le meraviglie e le gioie dell'estate in una singola bottiglia.
Douglas Spaulding è un dodicenne che vagamente richiama lo stesso autore. La maggior parte del libro si concentra sulle routine della piccola cittadina americana e le semplici gioie del passato.
Non è un romanzo di fantascienza, è piuttosto un romanzo per ragazzi
Ray Bradbury è morto poco più di un mese fa, il 5 giugno 2012 a Los Angeles, alla veneranda età di 91 anni, dopo un lungo periodo di malattia. E' stato un innovatore del genere fantascientifico o forse meglio una anomalia (tale lo definì Isaac Asimov): io direi che era un grande scrittore e poeta dotato della capacità di immaginare il futuro.
Bradbury rifiutava l’etichetta di autore di fantascienza – preferiva quella di scrittore di genere «fantasy, perché la fantascienza racconta quel che potrebbe accadere ma a parte "Fahrenheit 451" i miei libri parlano di cose che non possono accadere» – ma pochi come lui nel Novecento hanno raccontato il nostro presente e hanno riflettuto sul nostro futuro: ha immaginato con decenni di anticipo la tv a schermo, il walkman, l'auricolare Bluetooth. In «Fahrenheit 451» ecco un futuro dove si bruciano i libri; ne «L'uomo illustrato» ecco i tatuaggi che prendono vita, raccontando ciascuno una storia diversa: la nostra vita incisa sulla nostra pelle. (dal corriere.it)
Ray Bradbury ha rivoluzionato il mondo della fantascienza, al pari di George Orwell e Philip K. Dick; per coerenza ha impedito la pubblicazione dei suoi libri in formato elettronico, eccetto Fahrehneit 451, trasformato in e-book solamente lo scorso anno. L'enorme successo del libro lo ha reso un best seller anche sul web, grazie alle dieci milioni di copie vendute; in ogni caso Bradbury ha snobbato il successo del libro digitale sottolineando l'importanza dei libri cartacei. (dal corriereweb.net)Fra i suoi libri più famosi:
Fahrehneit 45 (Fahrenheit 451, 1953), racconto di fantascienza ambientato in un futuro apocalittico, dove la televisione domina il pianeta, e dove chi possiede un libro è considerato un criminale.
Cronache marziane (The Martian Chronicles, 1950): raccolta di ventotto racconti di fantascienza di Ray Bradbury legati fra di loro dal tema comune della futura esplorazione e colonizzazione del pianeta Marte.
Molto dopo mezzanotte (Long After Midnight, 1975): raccolta di 22 racconti che vanno dalla fantascienza al fantastico, dal realistico all'horror.
L'Estate incantata non è certo il romanzo più famoso di Bradbury, ma forse uno di quelli che meglio esprime il suo lato poetico:
Era una mattina tranquilla e la città era ancora avvolta nel buio, infilata a letto. Il tempo diceva che era estate: il vento aveva quel certo tocco e il respiro del mondo era lungo, caldo e lento. Bastava alzarsi e sporgersi dalla finestra per sapere che questo era il primo giorno di libertò e di vita, il primo mattino d’estate. | It was a quiet morning, the town covered over with darkness and at ease in bed. Summer gathered in the weather, the wind had the proper touch, the breathing of the world was long and warm and slow. You had only to rise, lean from your window, and know that this indeed was the first real time of freedom and living, this was the first morning of summer. |
Douglas Spauding, dodici anni, appena sveglio, lasciò che l’estate lo cullasse nel flusso pigro dell’alba. Coricato nella stanzetta del terzo piano, col tetto della torre sopra di lui, Douglas si sentiva forte in quella stanza alta che cavalcava il vento di giugno, nella torre più imponente della città. Di sera, quando gli alberi si mescolavano in un’unica ombra, lui scoccava le sue occhiate in tutte le direzioni, come dall’alto di un faro, sull’oceano di olmi, querce e aceri mossi dal vento. E ora ...
(La traduzione italiana è di Giuseppe Lippi) | Douglas Spaulding, twelve, freshly wakened, let summer idle him on its early-morning stream. Lying in his third-story cupola bedroom, he felt the tall power it gave him, riding high in the June wind, the grandest tower in town. At night, when the trees washed together, he flashed his gaze like a beacon from this lighthouse in all directions over swarming seas of elm and oak and maple. Now . . . |
Ed infine due parole sul vino di dente di leone, Dandelion Wine appunto.
"Non mancava mai, nelle riserve della cambusa delle navi, un prodotto tipico della Cornovaglia: il vino di dente di leone, una bevanda considerata a quei tempi quasi magica, capace di elargire forza e vigore.
In realtà questa bevanda era un naturale potente antiscorbuto. Ricchissimo in Vitamina C contrastava efficacemente gli scarsi apporti dovuti ad una dieta composta quasi esclusivamente di cibi conservati e le elevate richieste di una intensa attività fisica."
da http://www.giardini.biz/content/tarassaco-o-dente-di-leone
Segnalo anche una recensione, di cui riporto alcune righe:
In queste pagine c'è poesia, struggente, venata di una nostalgia che sa di polvere, di caldo, di sere d'estate passate insieme, insieme a un rimpianto, per ciò che non sarà più, l'estate del 1928 o una parte della nostra vita. (http://www.parnasoambulante.it/recensioni/l044.htm)Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ray_Bradbury
http://en.wikipedia.org/wiki/Ray_Bradbury
http://www.corriere.it/cultura/12_giugno_06/ray-bradbury-morto_c6f827ca-afe3-11e1-8359-3661d1b45fc6.shtml
http://www.corriereweb.net/index.php?option=com_k2&view=item&id=25140:ray-bradbury-addio-allautore-di-fahrenheit-451&Itemid=217
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Una bella sorpresa, trovare questo post.
RispondiEliminaCiao Angelo, non so come sia arrivata qui e a quest'ora ancora fresca del mattino, ma credo sia stato il titolo, Estate incantata che è anche il nome del mio blog :)
Un caro saluto,
Lara
Ciao Lara, anche il tuo commento è una bella sorpresa!! Quando hai commentato avevo da qualche ora lasciato Bellaria dove ero stato per quattro giorni e verso le sette del pomeriggio stavo arrivando a Bologna. Quindi l'influsso della mia aura (che si estende ben oltre dieci chilometri (:D) ti ha portato qui!
RispondiEliminaPerò :)))
RispondiEliminaCiao!
Anzi, a presto.
Lara