Camila Vallejo, icona mondiale della protesta studentesca

Questa sera, nell'ultima puntata prima della pausa estiva di Ballarò, ho sentito per la prima volta parlare di Cristina Vallejo. (Beata ignoranza potrebbe commentare qualcuno e io non potrei dargli torto)

La prime cosa che mi ha colpito è stato il suo piercing al naso, incorniciato da un volto pressoché perfetto, e successivamente, in foto, i suoi occhi verde-azzurro.



Non so se il successivo pensiero sia da classificare come maschilista o meno, (no ... non è quello che state pensando), perché mi sono posto la domanda su quanto la sua immagine, la sua bellezza, abbia influito nel farla diventare famosa a livello mondiale.

E continuando nel mio pseudo-maschilismo mi domando quanto potrà resistere alle lusinghe dello star system  che sono sicuro sta già cominciando a farle la corte: in ogni caso le auguro di rimanere se stessa e di reinvestire nella sua "Causa" la maggior parte degli eventuali guadagni

Camila Vallejo, nata a Santiago in Cile nel 1988, è una studentessa universitaria e attivista cilena. Militante della Juventudes Comunistas de Chile, ala giovanile del Partito comunista cileno, Camila Vallejo ha ricoperto la presidenza della Federación de Estudiantes de la Universidad de Chile (FECh).


La Vallejo è salita alla ribalta imponendosi tra i principali leader di quel movimento studentesco cileno che, a partire dal 13 giugno 2011, ha promosso ampie mobilitazioni e manifestazioni di protesta contro la presidenza di Sebastián Piñera


Camila Vallejo è stata etichettata dai media come la più importante ed influnte personalità comunista nel 21° secolo in Cile, eletta anche a successore simbolica di Gladys Marin (morta nel 2005, segretaria per molti anni,  del Partito Comunista Cileno e strenua oppositrice del generale Augusto Pinochet)

Copertina Die Zeit del 18/08/2011
Immagine da araucaria-de-chile.blogspot.it
Ben presto la sua fama ha valicato i confine del Cile e diversi giornali stranieri le hanno dedicato la copertina:
nell'agosto del 2011 il giornale tedesco Die Zeit le ha dedicato la copertina e nel dicembre dello stesso anno è stata scelta come   "Person of the Year" (Persona dell'anno) in un sondaggio online del quotidiano britannico The Guardian, dopo che quattro mesi prima era stato pubblicato un articolo su di lei.

Sempre nel dicembre del 2011 è stata inserita nella lista "100 People Who Mattered" (100 persone che contano) dal Time Magazine (settimanale americano pubblicato a New York).

Nel marzo 2012 è il NewsWeek (New York) a inserirla nella lista
"150 Fearless Women" (150 donne senza paura)
http://www.thedailybeast.com/features/150-women-who-shake-the-world.html

Fra le i tanti giornali che si sono interessati a lei in Italia non poteva mancare anche una intervista dell'Unità
Di lei, una funzionaria del ministro della Cultura cilena ha detto: «Se mata la perra y se acaba la leva», «si ammazza la cagna e ci si sbarazza dei cuccioli».
«È una pratica non nuova in Cile: il governo attuale che affonda le sue radici nella dittatura attacca i dirigenti del movimento perché non ha altri argomenti. Ci sono arrivate persino delle minacce di morte» commenta Camila - www.unita.i/...
A seguire un'intervista su Rai News:


Di seguito immagini della "pasionaria" cilena da Google Image Search


Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Camila_Vallejo
http://en.wikipedia.org/wiki/Camila_Vallejo

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