Antonio Cassano "scherza" sui gay in Nazionale
I mass media hanno processato e condannato il buon Cassano per essersi macchiato di vilipendio del popolo gay. Effettivamente il calciatore ha usato con leggerezza il termine "frocio" che sicuramente non è un complimento.
Cassano è stato invitato da un giornalista a commentare le dichiarazioni di Alessandro Cecchi Paone a proposito della presenza nel gruppo della Nazionale di Prandelli di due gay, un bisessuale e tre metrosexual
Fantantonio e, nonostante la premessa in cui diceva che mister Prandelli lo aveva avvertito che avrebbe potuto ricevere una domanda in tal senso, pronuncia alcune frasi poco felici:
Io non mi voglio unire al coro di condanna nei suoi confronti.
Cassano ha detto, senza troppa diplomazia, quello che pensava. E che purtroppo una fascia consistente della popolazione italiana condivide.
Ma Cassano è un calciatore, non un esponente del governo o di qualche istituzione ufficiale.
E' un ragazzo che viene dalla strada. La cultura, e lui lo ammette, non è certo il suo forte: perché pretendere da lui quella diplomazia che non gli appartiene?
Perché scandalizzarsi quando tutti i giorni al bar, in famiglia, in autobus sentiamo frasi e parole molto più offensive di quelle che sono state pronunciate dal calciatore.
I problemi secondo me vanno discussi non nascosti. E in Italia (e non solo) l'omofobia è largamente diffusa.
Il problema non è la mentalità di Cassano, ma quella di tutto l'ambiente azzurro e sportivo in generale che condanna implicitamente l'omosessualità, spingendo gli eventuali omosessuali a non rivelarsi.
Di seguito il video con l'intervista di Cassano
La FIGC ha poi invitato caldamente Cassano a scusarsi, queste le sue parole:
I virgolettati di Cassano sono stati presi da http://www.ilpallonaro.com/scuse-cassano-gay-imposte-figc/
David Beckham si dichiara metrosexual |
Fantantonio e, nonostante la premessa in cui diceva che mister Prandelli lo aveva avvertito che avrebbe potuto ricevere una domanda in tal senso, pronuncia alcune frasi poco felici:
“Ci sono froci in Nazionale? Problemi loro, se la sbrigassero loro. Io mi auguro che non ci siano”.
Cassano ha detto, senza troppa diplomazia, quello che pensava. E che purtroppo una fascia consistente della popolazione italiana condivide.
Ma Cassano è un calciatore, non un esponente del governo o di qualche istituzione ufficiale.
E' un ragazzo che viene dalla strada. La cultura, e lui lo ammette, non è certo il suo forte: perché pretendere da lui quella diplomazia che non gli appartiene?
Perché scandalizzarsi quando tutti i giorni al bar, in famiglia, in autobus sentiamo frasi e parole molto più offensive di quelle che sono state pronunciate dal calciatore.
I problemi secondo me vanno discussi non nascosti. E in Italia (e non solo) l'omofobia è largamente diffusa.
Il problema non è la mentalità di Cassano, ma quella di tutto l'ambiente azzurro e sportivo in generale che condanna implicitamente l'omosessualità, spingendo gli eventuali omosessuali a non rivelarsi.
Di seguito il video con l'intervista di Cassano
La FIGC ha poi invitato caldamente Cassano a scusarsi, queste le sue parole:
“L’omofobia è un sentimento che non mi appartiene. Non volevo offendere nessuno e non voglio assolutamente mettere in discussione la libertà sessuale delle persone. Mi dispiace sinceramente che le mie dichiarazioni abbiano suscitato polemiche e proteste dalle associazioni gay: ho solo detto che è un problema che non mi riguarda e non mi permetto di esprimere giudizi sulle scelte di altri, che vanno tutte rispettate”.
I virgolettati di Cassano sono stati presi da http://www.ilpallonaro.com/scuse-cassano-gay-imposte-figc/
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