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Valentino Rossi in Yamaha fino al 2016

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Valentino Rossi e il team Yamaha Motor Racing hanno raggiunto l'accordo per il rinnovo del suo contratto per altri due anni. Rossi ha corso in MotoGP con la Yamaha dal 2004 al 2010, vincendo quattro dei suoi sette titoli nella classe regina (2004,2005,2008,2009) ed è ritornato in Yamaha nella stagione 2013, dopo i due anni alla Ducati. Con la Yamaha ha vinto finora 47 Gran Premi. Prima di passare alla Yamaha Rossi aveva corso quattro anni con la Honda, due in classe 500 con la vittoria nel 2001 e due in MotoGP con i due titoli del 2002 e 2003. Questa la traduzione, come riportata da gran parte della stampa della dichiarazione di Valentino Rossi (fatta in inglese) " Sono molto felice di annunciare che ho firmato con la Yamaha per continuare insieme in MotoGP nei prossimi due anni. Sono molto orgoglioso di questo annuncio. È molto importante per me perché mi piace lavorare con la mia squadra e tutti i ragazzi del team e i membri giapponesi ed europei che sono sta

Che Valentino Rossi sia un simbionte?

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Dopo la vittoria di Assen sono giunto alla conclusione che Valentino Rossi non è un fuoriclasse normale (visto che non lo si può comunque definire un pilota normale). Ma non parlo delle sue tantissime vittorie e del suo ultimo record:di longevità nella top class, ma del come è riuscito a tornare alla vittoria. Alla Ducati, nel 2011, confidavano che Rossi riuscisse a domare la loro moto, come solo Stoner era riuscito a fare, ed in questo Rossi ha completamente fallito, come hanno fallito i tecnici della Ducati nel riuscire a venire incontro alle esigenze di Valentino. Il pilota di Tavullia, almeno in questa fase della sua carriera, se non da sempre, ha bisogno di avere un perfetto feeling sia con l'anteriore della sua moto sia con il comportamento in frenata ed inserimento in curva. Con la Ducati il feeling migliorava quando diminuiva l'aderenza, ossia con il bagnato o con le gomme usurate. Quando la Ducati scaricava tutta la sua potenza sul posteriore Rossi no

MotoGP 2013: Valentino Rossi c'è!

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Siamo solo al risultato delle prime prove libere, ma c'è già una certezza: Valentino Rossi è tornato! Quello vero, non la fotocopia sbiadita che guidava la Ducati. Chi aveva scritto che ormai Rossi non era più lo stesso campione dovrà ricredersi. Nella prima sessione di prove libere del Gran Premio del Qatar, in un circuito che si pensava fosse favorevole alle Honda,  tre Yamaha occupano i primi tre posti: Lorenzo, Crutchlow e Rossi racchiusi in meno di un decimo. Ad oltre mezzo secondo la Honda di Marquez, che precede Dovizioso, ottimo quinto con la Ducati, che sembra aver fatto qualche concreto progresso in avanti. Solo ottavo Pedrosa a circa un secondo da Lorenzo. Entusiasta Rossi per il risultato di questo primo approccio al moto mondiale: "Bisogna ancora fare bene e migliorare per andare più forte, ma per ora sono molto contento di come è andata. Sono stato veloce fin dall'inizio e mi trovo bene con la moto. Abbiamo fatto 2-3 modifiche e sono riuscito a

Valentino Rossi lascia la Ducati

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Ha accettato l'offerta della Yamaha, economicamente inferiore ma con migliori garanzie tecniche. Alla Ducati guadagnava 14 milioni di euro, il rinnovo sarebbe stato al ribasso, come dichiarato da Rossi in una intervista, ma sicuramente in Ducati avrebbe continuato a guadagnare di più di quanto gli offriranno in Yamaha. Valentino ha deciso di chiudere il capitolo Ducati, accettando la sconfitta, rinunciando alla possibile ma molto difficile rivincita. Sarebbe stato bello arrivare davanti a tutti con la Rossa di Borgo Panigale ma due anni non stati sufficienti a risolvere i problemi di guidabilità della moto. Valentino non se l'è sentita di affrontare un altro anno forse senza vittorie e con il ritorno in Yamaha, a fianco di Lorenzo, si potrà confrontare di nuovo ad armi pari con quei piloti che per due anni ha potuto solo guardare mentre il distacco aumentava. Anche il ritorno alla Yamaha non è privo di rischi: il confronto diretto con Lorenzo potrebbe certificare ch