Le strane parole di Ruzzle: abusione
Nell'ambito di questa breve rassegna dedicate alle strane parole in cui ci si imbatte giocando a Ruzzle, dopo ginnato dedico questo articolo alla parola "abusione".
Parole che risultano strane perché poco comuni e nella maggior parte dei casi tali dubbi sono solo frutto della nostra ignoranza della lingua italiana.
Quindi, in qualità di tuttologo mediamente ignorante, come mi piace definirmi, sono qui a rappresentare tale ignoranza, nel caso specifico nei confronti della parola "abusione" che mi verrebbe di pensare sia collegata alla molto più comune parola "abuso".
Non sempre questo tipo di deduzioni portano a conclusioni giuste: in questo caso, "c'insertai", come direbbe Montalbano, ma solo in parte.
Facendo una ricerca online la prima cosa che scopriamo è che si tratta di un sinonimo di "catacresi" !!?? Ne sappiamo meno di prima!
E non avendo nemmeno studiato il greco, rinunciamo a comprendere questa nuova parola e continuiamo la ricerca.
Più di un dizionario ci propone la stessa sinonimia, senza darcene il significato e qualcuno addirittura non contempla la parola abusione.
Vi risparmio ulteriormente il mio peregrinare e vi riporto quanto trovato online sul dizionario della lingua italiana De Mauro: sul dizionario Nuovo De Mauro (dizionario.internazionale.it)
s.f. av. 1342 nell'accez. 2; dal lat. tardo abusiōne(m), cfr. gr. katákhrēsis “catacresi”, v. anche abusare.
1. TS ret. => catacresi
2. OB abuso
https://dizionario.internazionale.it/parola/catacresi
s.f.inv. 1540; dal lat. tardo catachrēsi(n), dal gr. katákhrēsis propr. “abuso”, cfr. katakráomai “io abuso”. TS ret.
estensione usuale di una parola o di una locuzione oltre i limiti del suo significato proprio (es.: la gamba del tavolo , il collo della bottiglia)
Una spiegazione più completa di "catacresi" ce la fornisce la troppo spesso criticata Wikipedia
Un ulteriore esempio ce lo fornisce il Vocabolario Treccani
Da http://www.treccani.it/vocabolario/catacresi/
[...] Da un punto di vista etimologico, e quindi diacronico (*), non sincronico, si ha una catacresi anche quando una parola è usata estensivamente in un sign. che il contesto stesso della frase contraddice (brutta calligrafia; orientarsi verso nord, un tramonto sul mare, ecc.).
(*) Linguistica diacronica, quella che prende in considerazione le strutture e gli elementi linguistici nella loro evoluzione attraverso il tempo. (da Google)
Infine ecco una ampia voce trovata su Google Libri, trattadal Vocabolario degli Accademici della Crusca, datato MDCCCXLIII (1843) Link
ABUSIONE (Voce Latina) Abuso, Cattiva usanza
Da Esposizione del simbolo degli Apostoli, Libro 2, pag. 117
"Grande abusione è certo questa che l'uomo si dica, e voglia essere tenuto servo di Cristo povero e crocifisso. e viva in delizie"
S.II È anco nome di figura rettorica, che appartiene al genere delle metafore detta pure con greco vocabolo Catacresi [....]
Parole che risultano strane perché poco comuni e nella maggior parte dei casi tali dubbi sono solo frutto della nostra ignoranza della lingua italiana.
Quindi, in qualità di tuttologo mediamente ignorante, come mi piace definirmi, sono qui a rappresentare tale ignoranza, nel caso specifico nei confronti della parola "abusione" che mi verrebbe di pensare sia collegata alla molto più comune parola "abuso".
Non sempre questo tipo di deduzioni portano a conclusioni giuste: in questo caso, "c'insertai", come direbbe Montalbano, ma solo in parte.
Facendo una ricerca online la prima cosa che scopriamo è che si tratta di un sinonimo di "catacresi" !!?? Ne sappiamo meno di prima!
E non avendo nemmeno studiato il greco, rinunciamo a comprendere questa nuova parola e continuiamo la ricerca.
Più di un dizionario ci propone la stessa sinonimia, senza darcene il significato e qualcuno addirittura non contempla la parola abusione.
Vi risparmio ulteriormente il mio peregrinare e vi riporto quanto trovato online sul dizionario della lingua italiana De Mauro: sul dizionario Nuovo De Mauro (dizionario.internazionale.it)
abusione
a|bu|ṣió|ne1. TS ret. => catacresi
2. OB abuso
catacresi
ca|ta|crè|ṣi, ca|tà|cre|ṣiestensione usuale di una parola o di una locuzione oltre i limiti del suo significato proprio (es.: la gamba del tavolo , il collo della bottiglia)
Una spiegazione più completa di "catacresi" ce la fornisce la troppo spesso criticata Wikipedia
Catacresi
La catacrèsi (dal greco κατάχρησις, «abuso», derivato da καταχράομαι, «abusare»[1]) o abusiòne è una figura retorica ormai normalizzata, impiegata per designare qualcosa per cui la lingua non offre un termine specifico. Si tratta soprattutto di antiche metafore e metonimie non più avvertite come tali. Nella continua evoluzione della lingua e di fronte alla necessità di designare oggetti o anche situazioni nuove, e dunque in caso di cosiddetta "inopia verborum" (assenza di parole), è possibile che la catacresi giunga in aiuto della lingua stessa, conferendo a un nuovo oggetto il nome di uno già designato che ricorda o che rimanda in qualche modo a quello nuovo.
(sinonimo: acirologia) Alcuni esempi:
(sinonimo: acirologia) Alcuni esempi:
- "la gamba del tavolo"
- "il collo della bottiglia"
- "bere un bicchiere"
- "non stare più nella pelle"
- "ritagliarsi lo spazio"
Un ulteriore esempio ce lo fornisce il Vocabolario Treccani
Da http://www.treccani.it/vocabolario/catacresi/
[...] Da un punto di vista etimologico, e quindi diacronico (*), non sincronico, si ha una catacresi anche quando una parola è usata estensivamente in un sign. che il contesto stesso della frase contraddice (brutta calligrafia; orientarsi verso nord, un tramonto sul mare, ecc.).
(*) Linguistica diacronica, quella che prende in considerazione le strutture e gli elementi linguistici nella loro evoluzione attraverso il tempo. (da Google)
Infine ecco una ampia voce trovata su Google Libri, trattadal Vocabolario degli Accademici della Crusca, datato MDCCCXLIII (1843) Link
ABUSIONE (Voce Latina) Abuso, Cattiva usanza
Da Esposizione del simbolo degli Apostoli, Libro 2, pag. 117
"Grande abusione è certo questa che l'uomo si dica, e voglia essere tenuto servo di Cristo povero e crocifisso. e viva in delizie"
S.II È anco nome di figura rettorica, che appartiene al genere delle metafore detta pure con greco vocabolo Catacresi [....]
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