La Juventus sconfitta nel derby d'Italia: una salutare lezione?

Dopo cinque scudetti consecutivi, i 102 punti del terzo scudetto con Conte, l'incredibile rimonta dello scorso anno dove i bianconeri sono passati dai -11 punti dalla Roma della decima giornata ai +12 sulla seconda a due giornate dalla fine, dopo l'arrivo di Higuain, Pianic e tanti altri che sulla carta non dovrebbero far rimpiangere la cessione di Pogba, arriva una salutare sconfitta nel derby d'Italia.

Incontro che l'Inter si è aggiudicata meritatamente per 2-1 con una partita estremamente aggressiva ed una grande prestazione del suo capitano Icardi, autore di un goal e di un assist, mentre Higuain è rimasto mestamente in panchina per gran parte della partita.
Da segnalare nell'Inter anche le prestazioni di Joao Mario e Baneca. Fra gli Juventini si salvano i due esterni Lichtsteiner, autore del goal, e Alex Sandro, probabilmente il miglior in campo fra gli uomini di Allegri.

E non è detto che con l'argentino in campo, quantomeno nella ripresa, la Juventus sarebbe riuscita a cambiare il corso della partita, visto che l'attaccante non è ancora al massimo della forma, e che la partita con l'Inter, seppur giocata con molta correttezza, è stata giocata molto sul piano fisico.

Le sfogo nel dopo partita dell'incontro di Champions con il Siviglia, evidentemente non è servito, come non sono serviti gli appelli all'umiltà.  Allegri aveva ampiamente previsto la reazione d'orgoglio dell'Inter, davanti ai loro tifosi in un stadio Meazza da tutto esaurito, dopo la fin troppo opaca prestazione dei nerazzurri in Europa League.

La vittoria in una partita di calcio deriva da tanti fattori, tecnici, fisici e tattici, ognuno dei quali può risultare determinante, ma la componente più importante è quella psicologica. La determinazione, la carica, la voglia di vincere, la "fame" costituiscono un fattore imprescindibile, e l'Inter, comunque dotata di una rosa piuttosto forte, ha dimostrato nel derby d'Italia tutta la sua voglia di riscattarsi dopo le ultime opache prestazioni e di rivalersi contro gli avversari di sempre.

Per i bianconeri, ora secondi in classifica ad un punto dal Napoli, una sconfitta cocente che potrebbe avere l'effetto di un tonificante bagno di umiltà.

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