Team russo realizza il sogno degli alchimisti: brevettata la "pietra filosofale"
Ok, lo ammetto, nel titolo ho un po' esagerato, ma non più di tanto.
La pietra filosofale viene definita la sostanza catalizzatrice per eccellenza, simbolo dell'alchimia, capace di risanare la corruzione della materia. [da Wikipedia]
E quale materia si può considerare più corrotta dei rifiuti radioattivi?
Ebbene il team russo Actinides, formato dagli inventi Viktor Kurashov e Tamara Sakhno, e dall'amministratore delegato Vladislav Karabanov, ha annunciato la scoperta di un metodo biochimico industriale per la trasmutazione degli elementi che come materiale di base si serve di scorie radioattive o di minerali e che non usa acqua pesante o reattori nucleari.
In un recipiente chiuso sono trattati con una sospensione acquosa del batterio Thiobacillus in presenza di elementi con valenza variabile, preferibilmente, per ragioni di costo, ferro (ma anche vanadio, cromo, manganese, cobalto, nickel, rame, zinco e altri).
Il processo di trasmutazione inizia subito e procede, tappa dopo tappa, per due o tre settimane fino a quando gli elementi di riferimento sono stati ottenuti. Se il processo non viene arrestato prosegue fino all'ottenimento, come prodotto finale, di isotopi stabili.
Ci sono quindi due principali utilizzi:
Commento personale:
In altre parole i rifiuti radioattivi non solo potrebbero essere trattati ma addirittura riciclati per la produzione di metalli ed isotopi rari. Una scoperta che potrebbe essere alla base di un eventuale rilancio delle centrali nucleari attuali, che fra i principali problemi e costi annoverano quello dello smaltimento dei rifiuti radioattivi.
La pietra filosofale viene definita la sostanza catalizzatrice per eccellenza, simbolo dell'alchimia, capace di risanare la corruzione della materia. [da Wikipedia]
E quale materia si può considerare più corrotta dei rifiuti radioattivi?
Ebbene il team russo Actinides, formato dagli inventi Viktor Kurashov e Tamara Sakhno, e dall'amministratore delegato Vladislav Karabanov, ha annunciato la scoperta di un metodo biochimico industriale per la trasmutazione degli elementi che come materiale di base si serve di scorie radioattive o di minerali e che non usa acqua pesante o reattori nucleari.
In un recipiente chiuso sono trattati con una sospensione acquosa del batterio Thiobacillus in presenza di elementi con valenza variabile, preferibilmente, per ragioni di costo, ferro (ma anche vanadio, cromo, manganese, cobalto, nickel, rame, zinco e altri).
Il processo di trasmutazione inizia subito e procede, tappa dopo tappa, per due o tre settimane fino a quando gli elementi di riferimento sono stati ottenuti. Se il processo non viene arrestato prosegue fino all'ottenimento, come prodotto finale, di isotopi stabili.
Ci sono quindi due principali utilizzi:
- la produzione di elementi rari e dei loro isotopi, come francio, radio, attinio, protattinio, americio, berchelio, californio, di cui hanno bisogno la medicina e l'industria.
- il trattamento di scorie radioattive fino alla completa "disattivazione" (100% deactivation of nuclear waste.)
Commento personale:
In altre parole i rifiuti radioattivi non solo potrebbero essere trattati ma addirittura riciclati per la produzione di metalli ed isotopi rari. Una scoperta che potrebbe essere alla base di un eventuale rilancio delle centrali nucleari attuali, che fra i principali problemi e costi annoverano quello dello smaltimento dei rifiuti radioattivi.
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