La prima Repubblica di Checco Zalone dal film Quo Vado: video e testo della canzone
Luca (Pasquale) Medici, in arte Checco Zalone, 38-enne poliedrico artista barese, sta sbancando i botteghini con il suo ultimo film Quo vado, uscito nelle sale a Capodanno, pellicola che dopo solo tre giorni ha già incassato oltre 22 milioni di euro.
Nel 2013 il film "Sole a Catinelle" dello stesso Zalone, incassò oltre 52 milioni di euro, secondo miglior incasso assoluto in Italia, cifra che sembrerebbe ampiamente alla portata di Quo vado e non sembra inattaccabile il record assoluto di incasso, detenuto da Avatar che nel 2009 incassò 65 milioni di euro.
Quo vado parla di un impiegato statale disposto quasi a tutto per difendere il suo posto fisso. Colonna sonora del film la canzone "La prima Repubblica" che Checco canta imitando la voce e lo stile di Celentano, in una sorta di cover del brano "Un albero di trenta piani" di Adriano Celentano (1972).
Zalone ha ricevuto le lodi sperticate dello stesso Celentano espresse (oggi 4 gennaio 2016) in un articolo pubblicato dal Corriere della Sera dice fra l'altro "se uno incassa 7 milioni di euro in un giorno, significa una cosa sola: che questo Checco ha qualcosa che gli altri non hanno". "l’intellettuale Zalone sfoderando l’arma della sua intatta purezza, ti fa «scompisciare» dal ridere" e riferendosi a "La prima Repubblica" scrive "un brano che lui stesso ha scritto, concedendomi l’onore, come più volte ha dichiarato, di essere io il suo mito"
Testo del brano La prima Repubblica di Checco Zalone:
La prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
tu cosa ne sai
Dei quarantenni pensionati
che danzavano sui prati
dopo dieci anni volati all'aeronautica
e gli uscieri paraplegici saltavano
e i bidelli sordo-muti cantavano
e per un raffreddore gli davano
quattro mesi alle terme di Abano
con un'unghia incarnita
eri un invalido tutta la vita (tutta la vita)
La prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
tu cosa ne sai
Dei cosmetici mutuabili
le verande condonabili
i castelli medioevali ad equo canone
di un concorso per allievo maresciallo
sei mila posti a Mazzara del Vallo
ed i debiti (publici) s'ammucchiavano
come i conigli
tanto poi
eran cazzi dei nostri figli
Ma adesso vogliono tagliarci il Senato
senza capire che ci ammazzano il mercato (e si perché)
senza Senato non c'è più nessun reato
senza reato non lavora l'avvocato
il transessuale disperato
mi perde tutto il fatturato
ed al suo posto c'è un Paese inginocchiato
Ma il Presidente è toscano
e l'è un gran burlone
ha detto 'eh, scherzavo'
piuttosto che il Senato
mi taglio un coglione
La prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
era bella assai
la prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
tu che ne sai
"La prima Repubblica" è anche un singolo pubblicato per l'etichetta pugliese Officina Musicale il 20 dicembre e disponibile per il download digitale a 0,69€ su iTunes e Google Play
Nel 2013 il film "Sole a Catinelle" dello stesso Zalone, incassò oltre 52 milioni di euro, secondo miglior incasso assoluto in Italia, cifra che sembrerebbe ampiamente alla portata di Quo vado e non sembra inattaccabile il record assoluto di incasso, detenuto da Avatar che nel 2009 incassò 65 milioni di euro.
Zalone ha ricevuto le lodi sperticate dello stesso Celentano espresse (oggi 4 gennaio 2016) in un articolo pubblicato dal Corriere della Sera dice fra l'altro "se uno incassa 7 milioni di euro in un giorno, significa una cosa sola: che questo Checco ha qualcosa che gli altri non hanno". "l’intellettuale Zalone sfoderando l’arma della sua intatta purezza, ti fa «scompisciare» dal ridere" e riferendosi a "La prima Repubblica" scrive "un brano che lui stesso ha scritto, concedendomi l’onore, come più volte ha dichiarato, di essere io il suo mito"
Testo del brano La prima Repubblica di Checco Zalone:
La prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
tu cosa ne sai
Dei quarantenni pensionati
che danzavano sui prati
dopo dieci anni volati all'aeronautica
e gli uscieri paraplegici saltavano
e i bidelli sordo-muti cantavano
e per un raffreddore gli davano
quattro mesi alle terme di Abano
con un'unghia incarnita
eri un invalido tutta la vita (tutta la vita)
non si scorda mai
la prima Repubblica
tu cosa ne sai
Dei cosmetici mutuabili
le verande condonabili
i castelli medioevali ad equo canone
di un concorso per allievo maresciallo
sei mila posti a Mazzara del Vallo
ed i debiti (publici) s'ammucchiavano
come i conigli
tanto poi
eran cazzi dei nostri figli
Ma adesso vogliono tagliarci il Senato
senza capire che ci ammazzano il mercato (e si perché)
senza Senato non c'è più nessun reato
senza reato non lavora l'avvocato
il transessuale disperato
mi perde tutto il fatturato
ed al suo posto c'è un Paese inginocchiato
Ma il Presidente è toscano
e l'è un gran burlone
ha detto 'eh, scherzavo'
piuttosto che il Senato
mi taglio un coglione
La prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
era bella assai
la prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
tu che ne sai
"La prima Repubblica" è anche un singolo pubblicato per l'etichetta pugliese Officina Musicale il 20 dicembre e disponibile per il download digitale a 0,69€ su iTunes e Google Play
Ecco come la penso io: http://lemilleeunablogger.it/index.php/recensioni/15-recensione-quo-vado-2016
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