Sono un genio! ....No, un cretino! - Quando le soluzioni banali ci sfuggono.

Una trovata geniale si può considerare tale solo se risulta anche essere la soluzione più semplice o quanto meno una delle soluzioni più semplici.
Corsica, inizio luglio 2015.
Mi trovo, in vacanza, in un appartamento e riempio il lavandino per sciacquare dei costumi.
Per riempire il lavandino premo il tappo centrale fino a farlo incastrare nello scarico.
In Italia, di solito, almeno negli impianti meno recenti, dietro il rubinetto c'è un asticella collegata al tappo che permette di sollevarlo.

Quando arriva il momento di svuotare il lavandino mi rendo conto che l'asticella non c'è, o meglio sembra completamene a fondo corsa incastrata sul retro del rubinetto.

Provo a guardare se sotto il lavello si vede il prolungamento dell'asta, ma non c'è niente al di fuori dello scarico.
Mi convinco che in qualche modo l'asticella che servirebbe a far uscire fuori il tappo del lavabo si sia in qualche modo rotta o scollegata.

Tento di estrarre il tappo con le mani. le mie unghie riescono ad entrare leggermente fra il tappo e lo scarico ma non riesco a tirarlo fuori.

Provo con un coltello (ovviamente non ho attrezzi di sorta con me) ma non riesco a fare leva sul bordo del tappo.

L'idea di chiamare la reception del residence per comunicare l'inconveniente non mi fa impazzire di gioia, e poi è domenica, sicuramente non c'è nessuno. Una vocina nella mia testa mi diceva che avrei fatto la figura dello stupido.

Svuoto l'acqua del lavandino con dei recipienti e una spugnetta e riprovo: niente da fare, anche senza la pressione dell'acqua il tappo non si solleva.

A questo punto ho una intuizione geniale, se la mia unghia riesce ad entrare fra il tappo e lo scarico forse qualcosa di non troppo rigido potrebbe risolvere il problema.

Con un coltello (non ci sono forbici) ritaglio dei triangoli di plastica (PET) da un bottiglia d'acqua vuota: riesco, in alcuni minuti ad infilare un pezzo di plastica che gira attorno al tappo per quasi 180°:
lo tiro via di scatto ma il tappo rimane al suo posto.

Allora oltre al primo triangolino di plastica trasparente ne incastro un secondo dal lato opposto; questa volta la manovra riesce e il tappo si solleva.

Telefono ad un mio amico e gli racconto la mia trovata geniale per risolvere l'inconveniente avuto:
diciamo che per un po' mi sono pavoneggiato.

Ritornato in bagno, guardo il lavandino e svito il tappo, poi lo riavvito: qualcosa non torna.

Sono sempre più convinto che ho trascurato qualcosa di fondamentale: alla fine mi accorgo che il tappo contiene un dispositivo a molla che lo fa uscire dallo scarico se si preme una seconda volta.

Si preme si chiude, si ripreme e si apre: semplicissimo, banale!
Forse ho già utilizzato quel tipo di tappo. Ma anche in caso contrario ci sono tanti oggetti comuni che utilizzano lo stesso meccanismo, come, ad esempio, una comunissima penna a scatto!!
Dalle stelle alla stalle, da genio a cretino!
Dal pavoneggiamento all'idea del suicidio! - ora sto esagerando a dire il vero l'ho presa bene :)

A questo punto qualcuno potrebbe osservare: "Ma come sei in vacanza e ti metti a fare lo scienziato pazzo con il tappo di un lavandino e poi, invece di goderti il sole, il mare, la natura, le vacanze, etc, te ne stai li a scrivere addirittura un post prolisso per dire che sei un cretino? Ma allora di sicuro lo sei!!"
A mia parziale difesa vorrei osservare che l'ondata di caldo che ha colpito l'Italia si sente anche in Corsica e non c'è verso di passare tutto il giorno in spiaggia! Dopo un po' ci si esaurisce ad entrare ed uscire dall'acqua di continuo per rinfrescarsi, è necessario un riparo più consistente dal sole di quello che può offrire un piccolo ombrellone.
Anzi forse è proprio il caso di dire che questo articolo è la prova che ho preso troppo sole!!


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