Juventus: quarto scudetto consecutivo -le mie scuse ad Allegri

Vorrei iniziare, con le mie sentite scuse a Massimiliano Allegri: per aver fortemente dubitato delle sue capacità di mantenere in rotta scudetto la corazzata messa in piedi da Conte.
Domenica 20 luglio 2014, di rientro da una vacanza di una settimana a Ischia, per scelta lontano dalle notizie e anche dal mio blog.
In macchina ho sentito la radio parlare delle imprese di Nibali che stava dominando il Tour e poi di Allegri in ritiro a Vinovo con la Juventus.
Ci scambiamo uno sguardo perplesso con la mia ragazza.
Al ritorno a casa ho avuto conferma dell'improvvisa rottura di Conte e della scelta del sostituto caduta sul tecnico livornese.

Scrissi allora uno dei miei post meno letti, una cinquantina di visite scarse, intitolato In vacanza non c'è da stare Allegri, ironizzando ovviamente sul cognome del nuovo allenatore.
Come voto di vetrina di quell'articolo scelsi di fare un piccolo fotomontaggio, bruttino: che sia stato, però, una specie di portafortuna?.



Ritornando al presente, dopo nove mesi di Allegri, la Juventus, con la vittoria a Marassi per 1-0 contro la Sampdoria, si ritrova con il quarto scudetto di fila vinto con quattro giornate di anticipo, in finale di Tim Cup, in semifinale di Champions League, obbiettivi che mi sembravano terribilmente lontani dopo la rocambolesca sconfitta in Qatar contro il Napoli, che mi aveva fatto temere che una sorta di malaugurio aleggiasse attorno al nuovo allenatore bianconero.

A questo punto la stagione sarebbe comunque un successo, anche fallendo i rimanenti due obbiettivi: In fin dei conti le probabilità di vittoria della Champions, secondo i bookmaker sono di circa il 10%, mentre Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco si dividono il restante 90%, con i catalani leggermente favoriti.

È difficile dire quale percentuale di merito sia da attribuire a Massimiliano Allegri, ma nonostante avesse la squadra nettamente più forte non era facile subentrare repentinamente in una squadra che con Conte aveva vinto tre scudetti consecutivi, con l'incredibile traguardo dei 102 punti ottenuti nell'ultimo campionato con il tecnico salentino.

Probabilmente gli insuccessi in Europa dell'era conte avevano lasciato una certa voglia di riscatto nel gruppo bianconero e in campionato sono stati aiutati dall'inconsistenza degli avversari, da una Roma che non si è più ripresa dopo il 7-1 inflittole dal Bayern all'Olimpico, la forte discontinuità del Napoli, una Lazio che ha cominciato a giocare da grande squadra troppo tardi ...

Grazie Massimiliano!

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