Le novità della Formula 1 2014: principali modifiche aerodinamiche
Negli ultimi anni le scuderie di Formula 1 hanno rialzato sempre di più il muso anteriore delle monoposto allo scopo di aumentare il flusso d'aria che passa sotto le monoposto per generare maggior carico aerodinamico.
La FIA, che aveva cercato di limitare in passato questa tendenza: nel 2012 l’imposizione di un’altezza massima del musetto si era resa necessaria per evitare che questi fossero più alti delle strutture di protezione ai lati dell’abitacolo, misura che nel 2013 aveva portato all'introduzione del vanity panel per nascondere la gobba che si veniva a creare sul naso.
Con la nuova normativa l'altezza massima da terra del musetto viene portata da 550mm a 185mm. Rimane invariata l'altezza massima della monoscocca a 625mm il che potrebbe portare a dei musi che bruscamente curvano verso il basso. E' anche probabile che la parte terminate del musetto sia piuttosto stretta per ostacolare in maniera minore il flusso d'aria che nella parte inferiore della scocca.
Anche l'alettone anteriore anteriore diventa più piccolo e la larghezza massima passa da 1800mm a 1650mm.
Per quanto riguarda l'alettone posteriore le misure introdotte sono volti a diminuire il carico aerodinamico, la deportanza, sul posteriore.
I due pannelli principali sono stati ridotti i e passano da 220mm a 200mm di ampiezza massima.
Lo scorso anno si usavano alettoni di 200mm in piste veloci come Monza. Nella ultime gare della scorsa stagione la Red Bull ha usato alettoni piccoli già conformi alle normative 2014
L'altra modifica, che sarà più complicata da gestire per le scuderia è l'abolizione dei supporti inferiori dell'alettone posteriore (le cosiddette beam wing), utilizzati sia per sostenere l'ala posteriore strutturalmente che per convogliare il flusso d'aria nella zona del diffusore. Alcune scuderie potrebbero decidere di tornare ad un pilone centrale per sostenere l'alettone.
Le beam wings si vedono bene nella foto accanto di una monoposto Mercedes del 2010
Differentemente da quanto avveniva in precedenza dove sono stati usati due terminali di scarico, i regolamenti 2014 impongono l'uso di un unico tubo di scappamento che deve essere inclinato verso l'alto e posizionato in un preciso punto per evitare che il flusso di scarico venga utilizzato per migliorare l'aerodinamica. Inoltre, la carrozzeria non può essere posizionata oltre lo scarico stesso.
La FIA, che aveva cercato di limitare in passato questa tendenza: nel 2012 l’imposizione di un’altezza massima del musetto si era resa necessaria per evitare che questi fossero più alti delle strutture di protezione ai lati dell’abitacolo, misura che nel 2013 aveva portato all'introduzione del vanity panel per nascondere la gobba che si veniva a creare sul naso.
Anche l'alettone anteriore anteriore diventa più piccolo e la larghezza massima passa da 1800mm a 1650mm.
Per quanto riguarda l'alettone posteriore le misure introdotte sono volti a diminuire il carico aerodinamico, la deportanza, sul posteriore.
I due pannelli principali sono stati ridotti i e passano da 220mm a 200mm di ampiezza massima.
Lo scorso anno si usavano alettoni di 200mm in piste veloci come Monza. Nella ultime gare della scorsa stagione la Red Bull ha usato alettoni piccoli già conformi alle normative 2014
L'altra modifica, che sarà più complicata da gestire per le scuderia è l'abolizione dei supporti inferiori dell'alettone posteriore (le cosiddette beam wing), utilizzati sia per sostenere l'ala posteriore strutturalmente che per convogliare il flusso d'aria nella zona del diffusore. Alcune scuderie potrebbero decidere di tornare ad un pilone centrale per sostenere l'alettone.
Le beam wings si vedono bene nella foto accanto di una monoposto Mercedes del 2010
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