Fusione fredda e Premio Nobel
Peter Higgs e Francois Englert si divideranno il premio Nobel per la Fisica 2013, assegnato loro per le ricerche teoriche svolte negli anni '60 e la predizione dell'esistenza della particella successivamente denominata Bosone di Higgs o particella di dio.
L'esistenza di tale particella è stata provata nel 2012 dagli esperimenti condotti al CERN di Ginevra con l'acceleratore di particelle LHC (Large Hadron Collider).
Si dice che la conferma dell'esistenza del bosone di HIggs potrebbe avere imprevedibili ricadute tecnologiche future. Io nella mia ignoranza sono abbastanza scettico in quanto queste particelle si manifestano ad energie così elevate che è difficile ipotizzare un uso pratico nei prossimi decenni.
Non sono comunque contrario in linea di principio ad investire anche nella ricerca pura.
Però mi domando cosa sarebbe successo se solo una frazione dei soldi investiti nella realizzazione dell'LHC (costato circa tre miliardi di Euro e con un budget annuo di poco inferiore al miliardo di euro) fossero stati utilizzati anche per la ricerca nel campo della fusione fredda.
In questo caso non esistono teorie da confermare, ma se c'è tanto fumo e forse anche un po di arrosto, allora forse sarebbe il caso anche di lavorare sulla teoria.
Se il catalizzatore di energia (ECAT) dell'ing. Andrea Rossi continuerà ad essere sviluppato fino a diventare un prodotto commerciale si potrà ancora negare l'esistenza di tale modalità di generazione dell'energia?
Il termine fusione fredda (cold fusion) è stato addirittura rinnegato per evitare le risatine provenienti dalla scienza ufficiale: proprio per questo si parla di trasmutazione LENR (Low Energy Nuclear Reactions) e non di fusione fredda.
L'ECAT è un progetto privato, mi sembra comunque portato avanti con fondi abbastanza limitati, che viene osteggiato anche per le informazioni che non vengono divulgate per proteggere il segreto industriale.
Il principale rivale dell'ECAT è un altro progetto privato, il greco Defkalion.
Ma esistono anche progetti open source come il progetto Hydrobetatron, che viene portato avanti dal prof. Ugo Abundo e dal suo team: stiamo parlando di un progetto portato avanti da parte di un gruppo di insegnanti di un Istituto Tecnico (I..I.S. Leopoldo Pirelli di Roma). I loro esperimenti e risultati vengono documentati tramite un sito e molti video su Youtube. E' facile immaginare quanto sia esiguo il budget che hanno a disposizione.
Ad uno dei progetti alternativi all'ECAT, il Brillouin, sembra si stia interessando addirittura il colosso Google.
I fenomeni di tipo LENR se stanno già dando dei risultati contando su progetti quasi casalinghi a cosa potrebbero portare nel caso di investimenti massicci? E basterebbero per una svolta cifre dell'ordine del 5% di quanto ogni anno si investe nell'LHC.
Ed in questo caso le ricadute sarebbero a breve se non brevissimo tempo: ci si potrebbe addirittura liberare della schiavitù dai combustibili fossili in una decina di anni! (almeno ci si può sperare)
Ancora non è scemato nella comunità scientifica il discredito caduto sulla fusione fredda dopo i tanti falliti tentativi di replicare l'esperimento di Fleischmann e Pons, che tali tipi di ricerche sono state relegati a veri e propri outsider nell'ambito della comunità scientifica: sarebbe forse ora di riaprire le porte a dei fenomeni che esistono al di là dello scetticismo.
Fonti/Link:
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2013-10-08/nobel-fisica-higgs-englert-113635.shtml
http://www.hydrobetatron.org
http://www.greenstyle.it/google-interessata-alla-fusione-fredda-53484.html
Segnalo anche il seguente link relativo a novità nel campo LENR:
http://www.lenrnews.eu/lenr-summary-for-policy-makers/
L'esistenza di tale particella è stata provata nel 2012 dagli esperimenti condotti al CERN di Ginevra con l'acceleratore di particelle LHC (Large Hadron Collider).
Si dice che la conferma dell'esistenza del bosone di HIggs potrebbe avere imprevedibili ricadute tecnologiche future. Io nella mia ignoranza sono abbastanza scettico in quanto queste particelle si manifestano ad energie così elevate che è difficile ipotizzare un uso pratico nei prossimi decenni.
Però mi domando cosa sarebbe successo se solo una frazione dei soldi investiti nella realizzazione dell'LHC (costato circa tre miliardi di Euro e con un budget annuo di poco inferiore al miliardo di euro) fossero stati utilizzati anche per la ricerca nel campo della fusione fredda.
Se il catalizzatore di energia (ECAT) dell'ing. Andrea Rossi continuerà ad essere sviluppato fino a diventare un prodotto commerciale si potrà ancora negare l'esistenza di tale modalità di generazione dell'energia?
Il termine fusione fredda (cold fusion) è stato addirittura rinnegato per evitare le risatine provenienti dalla scienza ufficiale: proprio per questo si parla di trasmutazione LENR (Low Energy Nuclear Reactions) e non di fusione fredda.
L'ECAT è un progetto privato, mi sembra comunque portato avanti con fondi abbastanza limitati, che viene osteggiato anche per le informazioni che non vengono divulgate per proteggere il segreto industriale.
Il principale rivale dell'ECAT è un altro progetto privato, il greco Defkalion.
Ma esistono anche progetti open source come il progetto Hydrobetatron, che viene portato avanti dal prof. Ugo Abundo e dal suo team: stiamo parlando di un progetto portato avanti da parte di un gruppo di insegnanti di un Istituto Tecnico (I..I.S. Leopoldo Pirelli di Roma). I loro esperimenti e risultati vengono documentati tramite un sito e molti video su Youtube. E' facile immaginare quanto sia esiguo il budget che hanno a disposizione.
Ad uno dei progetti alternativi all'ECAT, il Brillouin, sembra si stia interessando addirittura il colosso Google.
I fenomeni di tipo LENR se stanno già dando dei risultati contando su progetti quasi casalinghi a cosa potrebbero portare nel caso di investimenti massicci? E basterebbero per una svolta cifre dell'ordine del 5% di quanto ogni anno si investe nell'LHC.
Ed in questo caso le ricadute sarebbero a breve se non brevissimo tempo: ci si potrebbe addirittura liberare della schiavitù dai combustibili fossili in una decina di anni! (almeno ci si può sperare)
Ancora non è scemato nella comunità scientifica il discredito caduto sulla fusione fredda dopo i tanti falliti tentativi di replicare l'esperimento di Fleischmann e Pons, che tali tipi di ricerche sono state relegati a veri e propri outsider nell'ambito della comunità scientifica: sarebbe forse ora di riaprire le porte a dei fenomeni che esistono al di là dello scetticismo.
Fonti/Link:
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2013-10-08/nobel-fisica-higgs-englert-113635.shtml
http://www.hydrobetatron.org
http://www.greenstyle.it/google-interessata-alla-fusione-fredda-53484.html
Segnalo anche il seguente link relativo a novità nel campo LENR:
http://www.lenrnews.eu/lenr-summary-for-policy-makers/
Sorry to speak english.
RispondiEliminathanks to cover that subject. As you explain, Rossi and his e-cat, and Defkalion and their Hyperion are todays biggest hope.
Brillouin may cause surprises with it's HHT, and why not lenuco...
The situation is ebullient as you can see in this : executive summary
http://www.lenrnews.eu/lenr-summary-for-policy-makers/
maybe one unknown actors will surprises us ? Mitsubishi, Toyota, the Chinese, Kresenn/LENR-Cars...