Terremoto (20 maggio) in Emilia: era possibile un preavviso?

Guardando gli eventi sismici registrati su  Iside (Italian Seismological Instrumental and Parametric Data-Base by INGV) ho notato che la prima forte scossa del 20 maggio era stata preceduta un paio di ore prima da una scossa più debole ma già di forza decisamente insolita per quella zona. Mi domando se eventi di questo tipo debbano condurre ad un qualche sistema di allarme.


Vediamo i dettagli:



L'evento delle 04:03 del 20 maggio di magnitudo 5.9   è stato preceduto alle 01:13 (ossia quasi tre ore prima) da un evento di magnitudo 4.1. I due eventi distano in linea d'aria meno di due Km e anche la profondità è simile (in figura il tempo indicato è quello UTC, che differisce di due ore dall'ora solare)

Quello che volevo far notare, è che, prima di questa scossa, per molti anni, non si era registrato nessun evento di magnitudo superiore a 3.2.

Potremmo dire che il terremoto è iniziato in pratica con la scossa delle 01:13

Se si è discusso a lungo, nel caso del terremoto dell'Aquila, se il lungo sciame sismico che aveva preceduto le scosse distruttive poteva (e doveva) fra scattare un allarme.

In questo caso si è avuta una singola scossa abbastanza forte dopo che per anni quella zona era stata prima di episodi significativi: si tratta di un parametro sufficiente?

In ogni caso la difficoltà di gestione di un allarme terremoto sono enormi.
Basti pensare alla scossa del 29 maggio che ha fatto molti più morti della precedente. Erano già tutti allertati ma non si aspettavano una scossa di tale intensità benché prevista (come possibilità concreta) dai sismologi

Commenti

Post popolari in questo blog