Una pia illusione

Nel mio precedente articolo, Attenzione! Blogger a rilento!, parlando dei miei problemi alla spalla, sono arrivato al punto in cui mi accingevo ad andare dall'ortopedico col la pia illusione che una infiltrazione di cortisone mi avrebbe restituiti l'uso della spalla in poche ore.
Nel mio caso la dottoressa, mi ha fatto presente che l'ecografia era sostanzialmente inutile, in quanto il punto dolente era evidente, accompagnando le sue parole con una decisa pressione con il polpastrello nel punto più dolente. Ha inoltre aggiunto che le calcificazioni presenti nell'ecografia vanno e vengono con il tempo.
Il tendine infiammato sarebbe il "capo lungo", che insieme al "capo breve" collega il muscolo bicipite brachiale alla scapola. Un tipico sforzo in cui è coinvolto è quello di sollevare uno scatolone.

La "pia illusione" che da il titolo a questo articolo consiste nel credere che di iniezioni di cortisone ne bastasse una per risolvere l'infiammazione in pochi minuti o al massimo ore: invece ne devo fare altre due a distanza di una settimana l'una dall'altra. E' inoltre possibile che il dolore aumenti durante le ore successiva all'infiltrazione, prima di iniziare a diminuire.

Veniamo infine al clou: l'infiltrazione di cortisone. Per determinare il punto di inserzione dell'ago si pigia la zona dolente per trovare dove fa più male! A questo punto l'inserimento dell'ago e l'iniezione stessa del cortisone è il male minore.

Contro il dolore mi è stato prescritto un antidolorifico (non un antiinfiammatorio) e applicazione di ghiaccio sulla parte ...

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