Perché i gatti fanno il pane?
Fare il pane è un comportamento comune alla maggior parte dei gatti domestici che viene messo in atto solitamente quando un gatto si trova a suo agio.
Terminologia:
Oltre che fare il pane, si dice anche fare la pasta. Il termine inglese più appropriato è kneading, ma vengono utilizzate anche espressioni simili a quelle italiane: making bread, making biscuit, marching (in place)
Descrizione:
Il gatto spinge alternativamente le zampe anteriori in una maniera simile al movimento delle braccia di un fornaio che sta impastando il pane. Le unghie possono essere ritratte o meno, o anche ritratte ed estese ritmicamente accompagnando il movimento delle zampe. A volte il gatto fa le fusa mentre fa il pane.
Dove:
solitamente su di una coperta o qualcosa di morbido, sul corpo di una persona, in particolare sulle gambe o la pancia
Interpretazioni:
1) Reminiscenza di quando succhiava il latte materno
Il gatto che si trova in una situazione di agio va con la mente ai tempi felici in cui succhiava il latte dalla mamma e con il movimento delle zampe anteriori stimolava la produzione del latte.
2) Marcatura del territorio
Fra i cuscinetti carnosi che il gatto ha sotto le zampe ci sono delle ghiandole che rilasciano una traccia odorosa unica con la quale marca il territorio. Quest'odore è troppo labile per l'olfatto umano ma non per quello dei gatti. Se un gatto sta facendo il pane sulle nostre gambe sta affermando che siamo una sua proprietà
3) Istinto primordiale
Un tempo i gatti erano selvatici e non vivevano nei nostri appartamenti. Dovevano magari ammorbidire un letto di foglie secche o schiacciare l'erba alta per ottenere un giaciglio più comodo.
Quindi il fare il pane non sarebbe altro che un retaggio di questo antico comportamento
4) Imitazione del comportamento materno
I gattini correttamente allevati hanno probabilmente osservato la loro mamma fare il pane per preparare una cuccia più morbida e accogliente. Quindi da adulti continuano ad imitare il comportamento della madre, perché questo li fa sentire più a proprio agio.
Questo interpretazione, come la precedente, parrebbe più appropriata nel caso di gatti che fanno il pane prima di acciambellarsi
5) Abbandono prematuro del latte materno
Una minoranza sostiene che il fare il pane sia proprio di quei gatti separati prematuramente dalla madre, soprattutto nel caso di gatti che mentre fanno il pane succhiano o mordicchiano gli angoli di un cuscino o di una coperta.
Principali fonti:
http://www.pethealthandcare.com/askquestion/2978/why-do-cats-knead.html
http://www.catster.com/cat-behavior/why-do-cats-knead
http://en.wikipedia.org/wiki/Cat_behavior
Osservazioni personali
Possiedo un persiano esotico a pelo corto, Romeo, che ha poco meno di tre anni. Ha vissuto con la madre ed altri gatti fino a circa sei mesi di età. Poi è arrivato a casa nostra a gennaio di due anni fa.
Non aveva mai fatto il pane fino a circa sei mesi fa. Essendo un gatto per niente aggressivo (anche con gli altri gatti) e piuttosto prudente, forse ci ha messo un po' a sentirsi veramente a suo agio.
Il pane lo fa di solito solo con me ( e non con la mia compagna) e solo se mi è vicino: appena mi vede sedere su di un divano accorre ed inizia ad impastarmi le gambe e la pancia. A guardarlo sembra in trance. Dopo qualche minuto, soddisfatto (o forse stanco) va ad accucciarsi per una mezzora di fianco o su di un altro divano. Una volta riposatosi ricomincia il ciclo oppure si dedica ad altre attività feline. Quando andiamo a letto oppure di notte viene spesso a farsi una impastatina, ma sempre se ci sono io di fianco. (Tra l'altro quando sale sul letto adora calpestarmi)
A questo punto non so se in me rivede sua madre, il suo giocattolo preferito o il suo filippino!
Nota: a volte, quando ci assentiamo per una breve vacanza, Romeo va in villeggiatura dai miei genitori. Superate le prime ore riconosce mia madre come punto di riferimento e si comporta con lei come fa con me a casa nostra, ma al momento non ha mai fatto il pane con lei. Quando è dai miei genitori il suo comportamento nei miei confronti cambia notevolmente: si lascia accarezzare e fa le fusa ma spesso si nasconde, come se non fossi più io ma sono una generica persona amica.
Al rientro a casa, non appena viene liberato, riprende in pochi secondi i comportamenti soliti: ed io torno ad essere il suo diciamo pet (animaletto domestico).
PS. Un video di Romeo lo trovate su Youtube: Il filo di Romeo
Vedi anche:
Come e perché i gatti fanno le fusa
Le fusa dei gatti (ed in generale di molti felini e di alcuni viverridi) sono ancora oggi un mistero parzialmente irrisolto.
Chiunque conosca i gatti sa cosa significa fare le fusa e conosce l'inconfondibile ronron, un rumore connesso a vibrazioni a bassa frequenza (prevalentemente sui 20/25Hz) che si percepiscono bene anche con le dita toccando il gatto sotto il collo. Possono essere prodotte sia in fase di inspirazione che di espirazione
Il natura le fusa sono sostanzialmente limitate al rapporto madre/figli, mentre nel gatto domestico ricorrono frequentemente nel rapporto con l'uomo.
Continua...
Terminologia:
Oltre che fare il pane, si dice anche fare la pasta. Il termine inglese più appropriato è kneading, ma vengono utilizzate anche espressioni simili a quelle italiane: making bread, making biscuit, marching (in place)
Descrizione:
Il gatto spinge alternativamente le zampe anteriori in una maniera simile al movimento delle braccia di un fornaio che sta impastando il pane. Le unghie possono essere ritratte o meno, o anche ritratte ed estese ritmicamente accompagnando il movimento delle zampe. A volte il gatto fa le fusa mentre fa il pane.
Dove:
solitamente su di una coperta o qualcosa di morbido, sul corpo di una persona, in particolare sulle gambe o la pancia
Interpretazioni:
1) Reminiscenza di quando succhiava il latte materno
Il gatto che si trova in una situazione di agio va con la mente ai tempi felici in cui succhiava il latte dalla mamma e con il movimento delle zampe anteriori stimolava la produzione del latte.
2) Marcatura del territorio
Fra i cuscinetti carnosi che il gatto ha sotto le zampe ci sono delle ghiandole che rilasciano una traccia odorosa unica con la quale marca il territorio. Quest'odore è troppo labile per l'olfatto umano ma non per quello dei gatti. Se un gatto sta facendo il pane sulle nostre gambe sta affermando che siamo una sua proprietà
3) Istinto primordiale
Un tempo i gatti erano selvatici e non vivevano nei nostri appartamenti. Dovevano magari ammorbidire un letto di foglie secche o schiacciare l'erba alta per ottenere un giaciglio più comodo.
Quindi il fare il pane non sarebbe altro che un retaggio di questo antico comportamento
4) Imitazione del comportamento materno
I gattini correttamente allevati hanno probabilmente osservato la loro mamma fare il pane per preparare una cuccia più morbida e accogliente. Quindi da adulti continuano ad imitare il comportamento della madre, perché questo li fa sentire più a proprio agio.
Questo interpretazione, come la precedente, parrebbe più appropriata nel caso di gatti che fanno il pane prima di acciambellarsi
5) Abbandono prematuro del latte materno
Una minoranza sostiene che il fare il pane sia proprio di quei gatti separati prematuramente dalla madre, soprattutto nel caso di gatti che mentre fanno il pane succhiano o mordicchiano gli angoli di un cuscino o di una coperta.
Principali fonti:
http://www.pethealthandcare.com/askquestion/2978/why-do-cats-knead.html
http://www.catster.com/cat-behavior/why-do-cats-knead
http://en.wikipedia.org/wiki/Cat_behavior
Osservazioni personali
Possiedo un persiano esotico a pelo corto, Romeo, che ha poco meno di tre anni. Ha vissuto con la madre ed altri gatti fino a circa sei mesi di età. Poi è arrivato a casa nostra a gennaio di due anni fa.
Romeo fra il disordine della mia scrivania |
Il pane lo fa di solito solo con me ( e non con la mia compagna) e solo se mi è vicino: appena mi vede sedere su di un divano accorre ed inizia ad impastarmi le gambe e la pancia. A guardarlo sembra in trance. Dopo qualche minuto, soddisfatto (o forse stanco) va ad accucciarsi per una mezzora di fianco o su di un altro divano. Una volta riposatosi ricomincia il ciclo oppure si dedica ad altre attività feline. Quando andiamo a letto oppure di notte viene spesso a farsi una impastatina, ma sempre se ci sono io di fianco. (Tra l'altro quando sale sul letto adora calpestarmi)
A questo punto non so se in me rivede sua madre, il suo giocattolo preferito o il suo filippino!
Nota: a volte, quando ci assentiamo per una breve vacanza, Romeo va in villeggiatura dai miei genitori. Superate le prime ore riconosce mia madre come punto di riferimento e si comporta con lei come fa con me a casa nostra, ma al momento non ha mai fatto il pane con lei. Quando è dai miei genitori il suo comportamento nei miei confronti cambia notevolmente: si lascia accarezzare e fa le fusa ma spesso si nasconde, come se non fossi più io ma sono una generica persona amica.
Al rientro a casa, non appena viene liberato, riprende in pochi secondi i comportamenti soliti: ed io torno ad essere il suo diciamo pet (animaletto domestico).
PS. Un video di Romeo lo trovate su Youtube: Il filo di Romeo
Vedi anche:
Come e perché i gatti fanno le fusa
Le fusa dei gatti (ed in generale di molti felini e di alcuni viverridi) sono ancora oggi un mistero parzialmente irrisolto.
Chiunque conosca i gatti sa cosa significa fare le fusa e conosce l'inconfondibile ronron, un rumore connesso a vibrazioni a bassa frequenza (prevalentemente sui 20/25Hz) che si percepiscono bene anche con le dita toccando il gatto sotto il collo. Possono essere prodotte sia in fase di inspirazione che di espirazione
Il natura le fusa sono sostanzialmente limitate al rapporto madre/figli, mentre nel gatto domestico ricorrono frequentemente nel rapporto con l'uomo.
Continua...
Commenti
Posta un commento
Ringrazio tutti quelli che vorranno lasciare un commento o che seguiranno o sottoscriveranno il mio blog. Il linea di massima cercherò sempre di rispondere.
Nel caso vogliate fare delle richieste o dei commenti off-topic ossia non collegati all'argomento dell'articolo, vi sarei grato se li postaste sulla pagina Facebook del blog. Grazie!