Ruzzle 2.0: Attenzione alla trappola psicologica dei tornei settimanali
Quando ci si appassiona ad un videogioco, c'è sempre il rischio di non riuscire letteralmente a smettere di giocare, o comunque la possibilità di giocarci molto di più di quanto si vorrebbe. Persino un solitario con le carte da gioco, quelle vere, può generare comportamenti compulsivi. I tornei settimanali di Ruzzle, almeno nella mia esperienza, se non ci si impone a priori dei limiti, possono portare a giocare un numero esagerato di partite, a perdere letteralmente delle ore cercando la mano giusta. Ruzzle è sostanzialmente un gioco di abilità e quando ci si confronta con un avversario, nella classica parte di tre manche di due minuti, in media prevale chi è più bravo, o se il livello è simile, prevale chi è più concentrato: questo perché ci si confronta sugli stessi schemi di parole. La partita dei tornei di Ruzzle dura un solo minuto e ci si confronta con i punteggi di altri 19 giocatori nell'arco di 24 ore, per poi passare alla giornata successiva fino a complet