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L'evasione di sopravvivenza è amorale oppure no?

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Prima di tutto voglio sottolineare che sto parlando di chi evade per sopravvivere, chi emette qualche scontrino o qualche fattura in meno perché altrimenti sarebbe costretto a chiudere. Quelle che seguono sono domande e considerazioni di massima sull'argomento. L'artigiano che guadagna 1000€ al mese netti o meno o la piccola partita IVA che per pagare le tasse deve addirittura ricorrere, quando possibile, ad aiuti da parte dei genitori o di parenti, ha il diritto di cercare di sopravvivere o deve semplicemente chiudere l'attività? E per lo Stato è meglio che questa attività chiuda o continui a sopravvivere magari evadendo? E' giusto vedere queste aziende come animali malati che vengano predati per lasciare più risorse e possibilità di crescita agli animali sani? Il problema è che un'azienda che muore lascia, almeno in un primo momento, uno o più individui a carico della stato o della società per un periodo più o meno lungo, gente che se prima no

Meglio mezzo contribuente che un contribuente in meno!

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Smarcandosi dal suo partito e anche dagli alleati di governo, durante il convegno della Confcommercio, il viceministro dell'Economia, Stefano Fassina ha dichiarato che  "esiste un'evasione di sopravvivenza. Senza voler strizzare l'occhio a nessuno senza ambiguità nel contrastare l'evasione ci sono ragioni profonde e strutturali che spingono molti soggetti a comportamenti di cui farebbero volentieri a meno" . Generale il coro di dissenso all'interno del suo partito (PD) e nel PDL, concordi nel sostenere che "l'evasione va combattuta combattuta e basta" come ha dichiarato il segretario del PD Guglielmo Epifani. In effetti l'Italia è il paese dei furbi che si inserirebbero a flotte in tutti gli spiragli aperti nella lotta all'evasione fiscale. Ma proviamo a guardare la cosa dal punto di vista del titolare di una piccola ditta individuale o di un artigiano: se evadere in parte il fisco è l'unica alternativa alla ch

Tabella dichiarazioni dei redditi (2007) dei parlamentari italiani

Dal 23 marzo sono consultabili i Bollettini delle dichiarazioni patrimoniali e delle dichiarazioni dei redditi di tutti i senatori della XVI legislatura e di tutti i ministri, viceministri e sottosegretari di Stato non parlamentari del Governo Berlusconi. Sono consultabili anche le dichiarazioni patrimoniali dei senatori della XV legislatura non rieletti e dei ministri, viceministri e sottosegretari di Stato non parlamentari del Governo Prodi. La documentazione è a disposizione di tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali per le elezioni della Camera dei deputati. La consultazione potrá essere effettuata dalle ore 10 alle ore 19 presso il Servizio delle prerogative, delle immunitá parlamentari e del contenzioso, situato al Palazzo della Sapienza, Corso Rinascimento n. 40. Vi immaginate la fila di giornalisti in questi giorni? Ma avranno ricopiato tutto a mano sui loro taccuini? Io ho fatto un collage delle informazioni pubblicate sul web e le ho raccolte in questa tab