Eliminazione dai Mondiali di calcio: la colpa è di tutti!

Non sono certo l'unico a dire che la colpa non è solo di Gian Piero Ventura.  A partire dallo stesso allenatore che ha dichiarato "Ho lavorato mettendo tutto me stesso. Nel calcio, le vittorie sono sempre il prodotto del merito di tanti. Allo stesso tempo le sconfitte, soprattutto quelle più dolorose, non si possono spiegare con una sola verità"

Molti addetti ai lavori hanno affermato che la colpa della mancata qualificazione è soprattutto di chi lo ha scelto, di Cesare  Tavecchio e della Federazione Italiana Giuoco Calcio, che sono arrivati a Ventura prevalentemente per ragioni economiche.

Molti dicono che Ventura non era adatto ad allenare una Nazionale, che non aveva esperienza internazionale etc. Su questo non sono del tutto d'accordo perché mi sembra che più di un allenatore dal curriculum eccellente abbia fallito alla guida di una nazionale.

E' ovviamente importante il materiale umano a disposizione, i calciatori ma anche lo staff tecnico e medico. È altrettanto importante che ci sia tempo sufficiente per lavorare insieme e/o adattare il tipo di gioco e di preparazione al tempo disponibile.

Tutti fattori rilevanti ma io ne vorrei sottolineare un altro: noto il regolamento che ammetteva di diritto solo la prima di ogni girone e noto il fatto che nel nostro girone giocava anche la Spagna, l'ipotesi dei playoff era concreta, sin dall'inizio, almeno al 50%.
Il sorteggio risale ad oltre due anni fa, al 5 luglio 2015.

Io credo che sin da allora bisognava lavorare per il doppio confronto dei playoff, come se fosse stata una finale mondiale. E quando il 6 ottobre 2016 abbiamo pareggiato 1-1 allo Stadium, i playoff erano quasi una certezza se non addirittura un obbiettivo. Pareggiare in Spagna e superare le furie rosse in base alla differenza rete era altrettanto improbabile che andare a vincere a casa loro. Dico improbabile,  non impossibile: bisognava crederci, bisognava provarci. Ciò non toglie che fosse molto probabile a quel punto il secondo posto del girone.

Ma se tutto indicava i playoff come la strada principale per accedere ai Mondiali di Russia del 2018, persino dopo la netta sconfitta per 3-0 al Santiago Bernabeu non si è lavorato per prepararci nel migliore dei modi a queste sfida decisiva, risultata poi fatale.

Siamo arrivati ai playoff, come seconda testa di serie dietro la Svizzera, ma davanti a Danimarca e Croazia, per diventare poi l'unica testa di serie eliminata (nel doppio confronto con la Svezia).

A me non sembra di aver sentito tanto parlare sulla stampa sportiva che per arrivare ai Mondiali in Russia, dovevamo superare i playoff, che il lavoro tecnico e atletico, doveva essere orientato, nei limiti del possibile verso questa sfida.

Per due anni Ventura ha provato una formazione molto più giovane e offensiva, che ha giocato quasi sempre con il 4-2-4 persino in Spagna. Poi contro la Svezia si torna sui propri passi, si torna al 3-5-2 con tutti i senatori in campo. Allora perché non abbiamo fatto giocare a quella squadra almeno qualcuna delle partite precedenti?

A me non sembra di aver letto sulla stampa, di sicuro non in grande evidenza, che dovevamo prepararci ad affrontare i playoff. In due anni non è mai stato l'argomento principale. Eppure da due anni era prevedibile che quello era l'ingresso principale Russia 2018!

Conclusioni
Ventura doveva essere il primo a preparare per tempo la possibile doppia sfida dei playoff, ma tutto l'ambiente del calcio italiano, a partire dalla stampa sportiva  e dai mass media, è responsabile per non aver sottolineato abbastanza l'importanza di questo appuntamento.

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