Grandi rigoristi italiani in attività: una specie in via di estinzione
Dopo il ritiro dal calcio giocato di Francesco Totti, avvenuto al termine della stagione 2016-2017. nel nostro calcio non sono più presenti grandi rigoristi. Prima di lui di erano ritirati, nel corso degli ultimi anni Antonio di Natale (2016), Alessandro del Piero (2014), Cristiano Lucarelli (2012), Giuseppe Signori (2006)
Prima di continuare bisogna però chiarire cosa si intende, o meglio cosa intendo con "grande rigorista". Nel corso degli ultimi anni ho stilato una classifica a punti, relativa ai grandi rigoristi di tutti i tempi, italiani e stranieri. Il criterio che alla fine ho scelto di adottare è molto semplice: un punto per ogni rigore trasformato, due punti in meno per ogni rigore non trasformato. In questo modo si tiene conto sia della quantità che della qualità.
Sulla base di questo criterio il miglior rigorista italiano di tutti i tempi risulta essere Roberto Baggio (73 punti), che precede Alessandro del Piero (52) e Francesco Totti (47), poi Giuseppe Signori, Giorgio Chinaglia e Cristiano Lucarelli (vedi tabella con i primi 15 a fine articolo)
Il primo dei rigoristi in attività è Mario Balotelli (Nizza, League 1), che precede Giampaolo Pazzini (Verona, Serie A) e Alessandro Rosina (Salernitana, Serie B).
(se ho dimenticato qualcuno vi sarei grato se me lo segnalate in un commento)
A Mario Balotelli, miglior rigorista italiano in attività, con 34 trasformazioni su 38 ed una percentuale di realizzazione che sfiora il 90%, ho dedicato di recente un articolo, a cui vi rimando.
Le performance di Pazzini dal dischetto ne fanno il miglior rigorista italiano che gioca in serie A: da sottolineare soprattutto la sua grande precisione 28/30, 93,3% e salvo errori (i dati vengono dal sito transfermarkt.it) ha trasformato gli ultimi 18 rigori consecutivi, tra Serie A e Serie B
Come termine di confronto si può citare Roberto Boninsegna, centravanti di Inter e Juventus, di cui resta insuperata la striscia vincente di 19 rigori consecutivi trasformati in Serie A,
Ma Pazzini ha 33 anni e quindi, probabilmente, nella fase conclusiva della sua carriera di attaccante. Al momento però è il principale avversario di Balotelli come miglior rigorista italiano in attività.
Anche Rosina ha 33 anni e anche se ha trasformato 34 rigori, i suoi sette errori dal dischetto lo penalizzano.
Qualcuno si potrebbe stupire di non veder citato Andrea Pirlo. In effetti è tuttora in attività, a 38 anni gioca nel New York City, ma sebbene sia stato uno dei migliori in assoluto su calcio di punizione, dal dischetto ha commesso troppi errori per essere considerato fra i primi. Pirlo con 32/44, 12 errori quindi, e una percentuale di poco superiore al 72% ha solo 8 punti, non sufficienti per essere riportato nei primi 15.
Fra i "giovani" calciatori in attività il migliore è probabilmente Ciro Immobile, attaccante della Lazio e della Nazionale. Al suo attivo 23 rigori trasformati su 29 e 11 punti. Fino a Bologna-Lazio 1:2 del 25 ottobre aveva trasformato tutti 12 rigori battuti nelle file dei biancocelesti, di cui 11 consecutivi in Serie A.
Bisogna inoltre aggiungere che fra i 23 rigori trasformati ne sono compresi 4 calciati nel campionato primavera nelle file della Juventus (che qualcuno potrebbe non ritenere validi).
Prima di continuare bisogna però chiarire cosa si intende, o meglio cosa intendo con "grande rigorista". Nel corso degli ultimi anni ho stilato una classifica a punti, relativa ai grandi rigoristi di tutti i tempi, italiani e stranieri. Il criterio che alla fine ho scelto di adottare è molto semplice: un punto per ogni rigore trasformato, due punti in meno per ogni rigore non trasformato. In questo modo si tiene conto sia della quantità che della qualità.
Sulla base di questo criterio il miglior rigorista italiano di tutti i tempi risulta essere Roberto Baggio (73 punti), che precede Alessandro del Piero (52) e Francesco Totti (47), poi Giuseppe Signori, Giorgio Chinaglia e Cristiano Lucarelli (vedi tabella con i primi 15 a fine articolo)
Il primo dei rigoristi in attività è Mario Balotelli (Nizza, League 1), che precede Giampaolo Pazzini (Verona, Serie A) e Alessandro Rosina (Salernitana, Serie B).
(se ho dimenticato qualcuno vi sarei grato se me lo segnalate in un commento)
A Mario Balotelli, miglior rigorista italiano in attività, con 34 trasformazioni su 38 ed una percentuale di realizzazione che sfiora il 90%, ho dedicato di recente un articolo, a cui vi rimando.
Le performance di Pazzini dal dischetto ne fanno il miglior rigorista italiano che gioca in serie A: da sottolineare soprattutto la sua grande precisione 28/30, 93,3% e salvo errori (i dati vengono dal sito transfermarkt.it) ha trasformato gli ultimi 18 rigori consecutivi, tra Serie A e Serie B
Come termine di confronto si può citare Roberto Boninsegna, centravanti di Inter e Juventus, di cui resta insuperata la striscia vincente di 19 rigori consecutivi trasformati in Serie A,
Ma Pazzini ha 33 anni e quindi, probabilmente, nella fase conclusiva della sua carriera di attaccante. Al momento però è il principale avversario di Balotelli come miglior rigorista italiano in attività.
Anche Rosina ha 33 anni e anche se ha trasformato 34 rigori, i suoi sette errori dal dischetto lo penalizzano.
Qualcuno si potrebbe stupire di non veder citato Andrea Pirlo. In effetti è tuttora in attività, a 38 anni gioca nel New York City, ma sebbene sia stato uno dei migliori in assoluto su calcio di punizione, dal dischetto ha commesso troppi errori per essere considerato fra i primi. Pirlo con 32/44, 12 errori quindi, e una percentuale di poco superiore al 72% ha solo 8 punti, non sufficienti per essere riportato nei primi 15.
Fra i "giovani" calciatori in attività il migliore è probabilmente Ciro Immobile, attaccante della Lazio e della Nazionale. Al suo attivo 23 rigori trasformati su 29 e 11 punti. Fino a Bologna-Lazio 1:2 del 25 ottobre aveva trasformato tutti 12 rigori battuti nelle file dei biancocelesti, di cui 11 consecutivi in Serie A.
Bisogna inoltre aggiungere che fra i 23 rigori trasformati ne sono compresi 4 calciati nel campionato primavera nelle file della Juventus (che qualcuno potrebbe non ritenere validi).
Nota: sono stati considerati anche i tiri di rigore, quelli calciati a fine partita per decidere l'esito di un incontro e i rigori battuti nelle partite amichevoli della Nazionale, non nelle amichevoli di club.
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