Pubblicità Lavazza Jolie regalo Natale con Maurizio Crozza architetto e San Pietro

È da pochi giorni in onda il terzo spot, di ambientazione natalizia, della nuova campagna Paradiso Lavazza, che vede sempre protagonista un fantastico Maurizio Crozza e i suoi personaggi:
un elegante e composto San Pietro ed un eccentrico architetto.

Oggetto del messaggio pubblicitario, come per i precedenti episodi, la macchina elettrica da caffè Jolie Lavazza "A modo mio" che nel surreale dialogo fra l'architetto Fuffas e San Pietro diventa il regalo ideale per Natale, utile ed elegante (... di design)

Trama: San Pietro raggiunge l'architetto, impegnato con occhiali e saldatore a terminare la sua ultima realizzazione, regali che non si possono aprire, così da evitare la delusione di un regalo che non piace.

San Pietro gli spiega che sarebbe meglio regalare qualcosa che piace come appunto Jolie Lavazza. nel finale nevica e  questa volta è San Pietro ad avere l'ultima parola, vittima in precedenza dei progetti dell'architetto, come "gradini invisibili" e "ringhiere che non tengono": gli spiega, facendogli il verso che la neve è un "suo progetto".

Lavazza – Maurizio Crozza, Jolie e il regalo di Natale perfetto - Spot TV


Trascrizione

Architetto:
San Pietro: Cosa fa architetto?
Architetto: Regali che non si possono aprire. È un mio progetto.
San Pietro: E qual è lo scopo?
Architetto: Così non c'è la delusione se non piacciono.
San Pietro: E non si può regalare qualcosa che piace?
Architetto: Lei dice qualcosa di utile, magari di design... ma non c'è... 
San Pietro: C'è, c'è...
Angioletti:  [coretto]... Yessaa!
San Pietro: È la nuova Jolie di Lavazza.
Architetto: Mmm, ma che buonissimo!
Voce femminile fuori campo: Lavazza a Modo Mio, Così buono ce n'è uno solo.
Architetto: ... Nevica!
San Pietro: È un mio progetto! (facendo il verso all'architetto)
Architetto: Ah però!

La campagna è firmata dall'agenzia Armando Testa con la regia di Paolo Monico e la direzione della fotografia di Mark Patten.
Il sottofondo musicale è stato composto da Paolo Re e Paolo Jannacci


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