Fisco ottuso, burocrazia, regime dei minimi e intrastat
Quello che segue è una sorta di analisi / sfogo da parte di una piccola partita iva operante in regime dei minimi,
Si presume che se si opera in regime dei minimi si abbia un piccolo giro d'affari. Un modo ottimizzare i propri ricavi è quello di diminuire i costi e allora cosa si fa? Si compra su Internet, magari da un paese comunitario, e sorpresa! bisogna fare la dichiarazione Intrastat, che praticamente finisce quasi per raddoppiare i costi del commercialista! Senza contare le sanzioni, assolutamente sproporzionate ed esagerate.
In effetti le sanzioni hanno in se qualcosa di perverso, perché l'importo non dipende dal reddito del sanzionato e mille euro hanno un peso ben diverso se si fatturano centomila euro invece di diecimila.
E se per caso si decide di guadagnare qualche euro attraverso la vendita di spazi pubblicitari ci si accorge che i maggiori operatori, fra i quali il primo è indubbiamente Google con il programma Adsense, hanno un iva comunitaria.
Anche in questo caso, o si intesta tutto ad un amico nullatenente o al nonno oppure bisogna non solo fatturare (e questo lo ritengo giusto) ma compilare un altra dichiarazione Intrastat.
Una per gli acquisti e una per le cessioni: e il commercialista si frega le mani!
Un regime tipo quello dei minimi dovrebbe essere soprattutto semplice ed aperto, trovare delle soluzioni per cui ci si possa sentire davvero cittadini europei se non del mondo, liberi di operare al fine di massimizzare i propri limitati ricavi,
Aiutare le piccole aziende a nascere, permettere di sopravvivere anche a chi ha un momento di difficoltà sarebbe nell'interesse stesso dello stato.
Ma la nostra politica ragiona solo in termini elettorali e il popolo delle piccole partite IVA non conta niente, perché diviso fra molteplici interessi e tipologie, non esiste un'associazione di categoria.
Non ci toccano gli 80€, non possiamo chiedere il sussidio di disoccupazione, anche il reddito di cittadinanza potrebbe per noi essere di difficile "integrazione".
Siamo tante formichine senza un nido e senza una regina, che corriamo all'impazzata per raccogliere qualche briciola di cibo prima di venire schiacciati.
Si presume che se si opera in regime dei minimi si abbia un piccolo giro d'affari. Un modo ottimizzare i propri ricavi è quello di diminuire i costi e allora cosa si fa? Si compra su Internet, magari da un paese comunitario, e sorpresa! bisogna fare la dichiarazione Intrastat, che praticamente finisce quasi per raddoppiare i costi del commercialista! Senza contare le sanzioni, assolutamente sproporzionate ed esagerate.
In effetti le sanzioni hanno in se qualcosa di perverso, perché l'importo non dipende dal reddito del sanzionato e mille euro hanno un peso ben diverso se si fatturano centomila euro invece di diecimila.
E se per caso si decide di guadagnare qualche euro attraverso la vendita di spazi pubblicitari ci si accorge che i maggiori operatori, fra i quali il primo è indubbiamente Google con il programma Adsense, hanno un iva comunitaria.
Anche in questo caso, o si intesta tutto ad un amico nullatenente o al nonno oppure bisogna non solo fatturare (e questo lo ritengo giusto) ma compilare un altra dichiarazione Intrastat.
Una per gli acquisti e una per le cessioni: e il commercialista si frega le mani!
Un regime tipo quello dei minimi dovrebbe essere soprattutto semplice ed aperto, trovare delle soluzioni per cui ci si possa sentire davvero cittadini europei se non del mondo, liberi di operare al fine di massimizzare i propri limitati ricavi,
Aiutare le piccole aziende a nascere, permettere di sopravvivere anche a chi ha un momento di difficoltà sarebbe nell'interesse stesso dello stato.
Ma la nostra politica ragiona solo in termini elettorali e il popolo delle piccole partite IVA non conta niente, perché diviso fra molteplici interessi e tipologie, non esiste un'associazione di categoria.
Non ci toccano gli 80€, non possiamo chiedere il sussidio di disoccupazione, anche il reddito di cittadinanza potrebbe per noi essere di difficile "integrazione".
Siamo tante formichine senza un nido e senza una regina, che corriamo all'impazzata per raccogliere qualche briciola di cibo prima di venire schiacciati.
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