Testo e video di "Non ho che te" di Ligabue
Non ho che te è una canzone del cantautore italiano Luciano Ligabue, uno dei quattro inediti presenti nel suo quinto album dal vivo "Giro del mondo". Pubblicato il 12 giugno 2015 è stato il secondo singolo estratto dal citato album.
Del brano ci parla lo stesso Ligabue in un video postato su Facebook:
"Non ho che te parla di una persona che viene licenziata e della crisi che questo comporta, che non è solo una crisi economica ma è soprattutto una crisi d’identità. L’arrangiamento musicale e la scrittura sono vagamente folk, ma il suono è fra il rock e il punk.
Una volta che abbiamo saputo che avremmo suonato al Whisky a go go di Los Angeles e che il giorno dopo lo studio dei Foo Fighters sarebbe stato a disposizione, abbiamo deciso di registrarlo lì, in un pomeriggio. Lo studio ha ancora il mixer con cui i Nirvana hanno registrato Nevermind e lì Tom Petty ha registrato un sacco di album. Insomma, è un mixer storico".
Un brano che a me piace molto e che si distacca alquanto (mera opinione personale) dalla linea melodica della maggioranza dei brani di Ligabue.
Il videoclip di "Non Ho Che Te" è stato diretto da Cosimo Alemà (che ha già più volte collaborato con l'artista bolognese) e prodotto dalla 999 Films in collaborazione con Eventidigitali Films.
Il linguaggio del video è un “neorealismo” di sapore profondamente cinematografico. I protagonisti sono Patrizio La Bella e Maria Pia Calzone con la partecipazione di Francesco Siciliano nelle vesti del capo di Dario.
Le location scelte dal regista comprendono la Fonderia Romana, la spiaggia dei bilancioni di Fiumicino e alcune aree urbane di Roma, periferie che potrebbero essere di qualsiasi grande città italiana.
Le scene in cui Ligabue canta "Non ho che te" sono state registrate da Riccardo Guernieri allo Studio 606 di Los Angeles durante la registrazione del brano.
Questa la trama: (da Youtube)
Dario è un operaio. Fa colazione con sua moglie Sara ed esce per andare in fabbrica. In un lunedì che sembrava uguale a tanti altri,
Dario si ritrova, improvvisamente, senza il lavoro. Anche per il titolare della fonderia il licenziamento degli operai è un momento drammatico di grande sofferenza.
Una settimana intera della nuova vita di Dario è caratterizzata da difficoltà di interazione con Sara, gli amici, il fronteggiare un’inedita solitudine.
Un ritratto crudo che ci costringe a vivere attraverso i suoi occhi il dolore, il senso di inadeguatezza, la fragilità di uno scenario purtroppo molto diffuso e logorante.
Ligabue - Non ho che te (Official Video):
L’inferno è solamente una questione temporale
a un certo punto arriva, punto e basta
A un certo punto han chiuso l’ingresso principale
e hanno detto avete perso il posto
è vero il mio lavoro è sempre stato infame
ma l’ho chiamato sempre il mio lavoro
e ci han spostato sempre un po’ più avanti la pensione
ma quello adesso è l’ultimo pensiero
Non ho che te, non ho che te
ti chiedo scusa se ti offro così poco
non ho che te, non ho che te
volevo darti tutto ciò che avrei dovuto
volevo darti tutto ciò che avrei voluto
L’inferno è solamente una questione personale
all'improvviso il posto che frequenti
in banca son gentili ma non mi danno niente
la stessa gentilezza del serpente
i giorni sono lunghi, non vogliono finire
le luci sono quasi tutte spente
il sindacato chiede un’altra mobilitazione
per quelli che ci sono ancora dentro
Non ho che te, non ho che te
che cosa ho fatto per meritarmi tanto
non ho che te, non ho che te
ti chiedo scusa se non ti darò abbastanza
ti chiedo scusa se ti chiederò pazienza
L’altro giorno ho visto il titolare
aveva gli occhi gonfi, la giacca da stirare
Mi ha visto, si è girato, stava male
aveva gli occhi vuoti, la barba da rifare
L’inferno è solamente una questione di calore
com'è che sento il gelo nelle ossa
Che cosa te ne fai di un uomo che non ha un lavoro
di tutti quei vorrei però non posso
Vedessi quanto buoi sotto questo sole
ma è molto meglio se non vedi niente
Vedessi dove arrivano i pensieri di qualcuno
vedessi amore come fan spavento
Non ho che te, non ho che te
ti chiedo scusa se ti offro così poco
non ho che te, non ho che te
volevo darti tutto ciò che avrei dovuto
Non ho che te, non ho che te
che cosa ho fatto per meritarmi tanto
non ho che te, non ho che te
ti chiedo scusa se non ti darò abbastanza
ti chiedo scusa se ti chiederò pazienza
"Non ho che te parla di una persona che viene licenziata e della crisi che questo comporta, che non è solo una crisi economica ma è soprattutto una crisi d’identità. L’arrangiamento musicale e la scrittura sono vagamente folk, ma il suono è fra il rock e il punk.
Un brano che a me piace molto e che si distacca alquanto (mera opinione personale) dalla linea melodica della maggioranza dei brani di Ligabue.
Il videoclip di "Non Ho Che Te" è stato diretto da Cosimo Alemà (che ha già più volte collaborato con l'artista bolognese) e prodotto dalla 999 Films in collaborazione con Eventidigitali Films.
Il linguaggio del video è un “neorealismo” di sapore profondamente cinematografico. I protagonisti sono Patrizio La Bella e Maria Pia Calzone con la partecipazione di Francesco Siciliano nelle vesti del capo di Dario.
Le scene in cui Ligabue canta "Non ho che te" sono state registrate da Riccardo Guernieri allo Studio 606 di Los Angeles durante la registrazione del brano.
Questa la trama: (da Youtube)
Dario è un operaio. Fa colazione con sua moglie Sara ed esce per andare in fabbrica. In un lunedì che sembrava uguale a tanti altri,
Dario si ritrova, improvvisamente, senza il lavoro. Anche per il titolare della fonderia il licenziamento degli operai è un momento drammatico di grande sofferenza.
Un ritratto crudo che ci costringe a vivere attraverso i suoi occhi il dolore, il senso di inadeguatezza, la fragilità di uno scenario purtroppo molto diffuso e logorante.
a un certo punto arriva, punto e basta
A un certo punto han chiuso l’ingresso principale
e hanno detto avete perso il posto
è vero il mio lavoro è sempre stato infame
ma l’ho chiamato sempre il mio lavoro
e ci han spostato sempre un po’ più avanti la pensione
ma quello adesso è l’ultimo pensiero
Non ho che te, non ho che te
ti chiedo scusa se ti offro così poco
non ho che te, non ho che te
volevo darti tutto ciò che avrei dovuto
volevo darti tutto ciò che avrei voluto
L’inferno è solamente una questione personale
all'improvviso il posto che frequenti
in banca son gentili ma non mi danno niente
la stessa gentilezza del serpente
i giorni sono lunghi, non vogliono finire
le luci sono quasi tutte spente
il sindacato chiede un’altra mobilitazione
per quelli che ci sono ancora dentro
Non ho che te, non ho che te
che cosa ho fatto per meritarmi tanto
non ho che te, non ho che te
ti chiedo scusa se non ti darò abbastanza
ti chiedo scusa se ti chiederò pazienza
L’altro giorno ho visto il titolare
aveva gli occhi gonfi, la giacca da stirare
Mi ha visto, si è girato, stava male
aveva gli occhi vuoti, la barba da rifare
L’inferno è solamente una questione di calore
com'è che sento il gelo nelle ossa
Che cosa te ne fai di un uomo che non ha un lavoro
di tutti quei vorrei però non posso
Vedessi quanto buoi sotto questo sole
ma è molto meglio se non vedi niente
Vedessi dove arrivano i pensieri di qualcuno
vedessi amore come fan spavento
Non ho che te, non ho che te
ti chiedo scusa se ti offro così poco
non ho che te, non ho che te
volevo darti tutto ciò che avrei dovuto
Non ho che te, non ho che te
che cosa ho fatto per meritarmi tanto
non ho che te, non ho che te
ti chiedo scusa se non ti darò abbastanza
ti chiedo scusa se ti chiederò pazienza
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