Scegliere le quote migliori
Non mi riferisco in questo articolo al confronto delle quote fra vari bookmaker, argomento al quale sono dedicati diversi siti specializzati.
Come è facile immaginare tutti i bookmaker hanno un margine probabilistico netto sulle quote che offrono.
Vediamo come calcolare questo margine
Supponiamo che la partita sia Real Madrid-Barcellona e che le probabilità dell'evento siano valutate come segue:
40%, 30%, 30% per vittoria, pareggio o sconfitta nell'ordine.
A queste probabilità corrispondono delle quote teoriche di 2,5 - 3,3 3,3 dove 2,5 = 100/40 etc
Una quota di 2,5 significa che se giochiamo 100€ riceveremo 100€ + 250€ (ossia una vincita di 250€)
Facendo l'inverso dell quote si ritorna alle probabilità iniziali (100/2,5 = 40) etc
Sommandole le singole probabilità si ottiene il 100% (salvo qualche piccola differenza dovuta ad eventuale arrotondamento dei decimali)
Nessun bookmaker ci proporrà le quote di cui sopra, perché altrimenti non ci guadagnerebbe niente (tralasciamo in questo discorso la distribuzione non uniforme fra le varie quote delle scommesse da parte dei giocatori che va comunque ad influenzare le quote stesse, che variano nel tempo adeguandosi alle puntate dei giocatori)
Delle quote reali potrebbero essere 2,2 - 3,0 - 3,0 se sommiamo le varie probabilità percentuali vediamo che meno il bookmaker ci offre, più il totale diventa maggiore di 100
Facendo il calcolo 100/2,2 + 100/3 + 100/3 = 112,12
Mettiamo delle quote ancora più basse ossia meno remunerative: 1,5 - 2,5 - 2,5
in tal caso il totale diventa: 146,67!
Formalizzando quanto detto:
se x,y,z sono le date quote allora la loro bontà complessiva è data dalla vicinanza ad uno dell'espressione 1/x +1/y +1/z
In altri termini la quota ideale si ha quando somma (1/x+1/y+1/z -1) è uguale o molto vicina a zero
Se vogliamo parlare in termini percentuali più la somma 100/x +100/y +100/z è vicina a 100 migliori sono le quote
Nel totale la parte superiore a 100 rappresenta il margine del bookmaker
Nel caso di scommesse in cui siano possibili solo due risultati, tipo testa o croce, rosso o nero, oppure su chi fra due passa il turno di una competizione i calcoli sono ancora più facili, basta togliere la terza variabile. Supponiamo che le quote per la finale di Champions siano le seguenti
(il Chelsea a sorpresa ha vinto ma facciamo finta di non saperlo)
Primo Bookmaker
Barcellona: 1,7 - Chelsea : 2,1 avremmo un somma pari a 1,06
Secondo Bookmaker
Barcellona 1,4 - Chelsea 3 avremmo un somma pari a 1,04
quinti il secondo bookmaker ha quote migliori, o se preferite un margine minore, ma ciò non toglie che se noi siamo convinti della vittoria del Barcellona conviene sicuramente puntare sul primo.
Analizzando le quote di qualche bookmaker italiano, per gli eventi con tre scelte, l'indice è di poco superiore a 1,07. Quindi mediamente il bookmaker ha un guadagno del 7% lordo sul totale delle scommesse (il campione su cui ho fatto i calcoli però è molto limitato, ho letto altrove che tale margine è del 5%)
Giocando su più di un bookmaker è possibile anche fare scommesse sicure.
Supponiamo che le quote di cui sopra siano reali: Se incrociamo la quota del Barcellona del primo bookmaker con la quota del Chelsea del secondo bookmaker otteniamo un totale del 92%. ossia il margine è a nostro favore. In questi casi possiamo anche puntare su di una vincita piccola ma sicura
Se puntiamo 100€ sul Barcellona a 1,7 e 60€ sul Chelsea 3 abbiamo in totale investito 160€
Se vince il Barcellona incassiamo 170€, mentre se vince il Chelsea ne incassiamo 180€.
E' probabile che ci siano persone che ci vivano con questo genere di manovre, ma diventa un vero e proprio lavoro: le quote variano e bisogna cogliere il momento più opportuno per piazzare questo genere di scommesse.
Come è facile immaginare tutti i bookmaker hanno un margine probabilistico netto sulle quote che offrono.
Vediamo come calcolare questo margine
Supponiamo che la partita sia Real Madrid-Barcellona e che le probabilità dell'evento siano valutate come segue:
40%, 30%, 30% per vittoria, pareggio o sconfitta nell'ordine.
A queste probabilità corrispondono delle quote teoriche di 2,5 - 3,3 3,3 dove 2,5 = 100/40 etc
Una quota di 2,5 significa che se giochiamo 100€ riceveremo 100€ + 250€ (ossia una vincita di 250€)
Facendo l'inverso dell quote si ritorna alle probabilità iniziali (100/2,5 = 40) etc
Sommandole le singole probabilità si ottiene il 100% (salvo qualche piccola differenza dovuta ad eventuale arrotondamento dei decimali)
Nessun bookmaker ci proporrà le quote di cui sopra, perché altrimenti non ci guadagnerebbe niente (tralasciamo in questo discorso la distribuzione non uniforme fra le varie quote delle scommesse da parte dei giocatori che va comunque ad influenzare le quote stesse, che variano nel tempo adeguandosi alle puntate dei giocatori)
Delle quote reali potrebbero essere 2,2 - 3,0 - 3,0 se sommiamo le varie probabilità percentuali vediamo che meno il bookmaker ci offre, più il totale diventa maggiore di 100
Facendo il calcolo 100/2,2 + 100/3 + 100/3 = 112,12
Mettiamo delle quote ancora più basse ossia meno remunerative: 1,5 - 2,5 - 2,5
in tal caso il totale diventa: 146,67!
Formalizzando quanto detto:
se x,y,z sono le date quote allora la loro bontà complessiva è data dalla vicinanza ad uno dell'espressione 1/x +1/y +1/z
In altri termini la quota ideale si ha quando somma (1/x+1/y+1/z -1) è uguale o molto vicina a zero
Se vogliamo parlare in termini percentuali più la somma 100/x +100/y +100/z è vicina a 100 migliori sono le quote
Nel totale la parte superiore a 100 rappresenta il margine del bookmaker
Nel caso di scommesse in cui siano possibili solo due risultati, tipo testa o croce, rosso o nero, oppure su chi fra due passa il turno di una competizione i calcoli sono ancora più facili, basta togliere la terza variabile. Supponiamo che le quote per la finale di Champions siano le seguenti
(il Chelsea a sorpresa ha vinto ma facciamo finta di non saperlo)
Primo Bookmaker
Barcellona: 1,7 - Chelsea : 2,1 avremmo un somma pari a 1,06
Secondo Bookmaker
Barcellona 1,4 - Chelsea 3 avremmo un somma pari a 1,04
quinti il secondo bookmaker ha quote migliori, o se preferite un margine minore, ma ciò non toglie che se noi siamo convinti della vittoria del Barcellona conviene sicuramente puntare sul primo.
Analizzando le quote di qualche bookmaker italiano, per gli eventi con tre scelte, l'indice è di poco superiore a 1,07. Quindi mediamente il bookmaker ha un guadagno del 7% lordo sul totale delle scommesse (il campione su cui ho fatto i calcoli però è molto limitato, ho letto altrove che tale margine è del 5%)
Giocando su più di un bookmaker è possibile anche fare scommesse sicure.
Supponiamo che le quote di cui sopra siano reali: Se incrociamo la quota del Barcellona del primo bookmaker con la quota del Chelsea del secondo bookmaker otteniamo un totale del 92%. ossia il margine è a nostro favore. In questi casi possiamo anche puntare su di una vincita piccola ma sicura
Se puntiamo 100€ sul Barcellona a 1,7 e 60€ sul Chelsea 3 abbiamo in totale investito 160€
Se vince il Barcellona incassiamo 170€, mentre se vince il Chelsea ne incassiamo 180€.
E' probabile che ci siano persone che ci vivano con questo genere di manovre, ma diventa un vero e proprio lavoro: le quote variano e bisogna cogliere il momento più opportuno per piazzare questo genere di scommesse.
Mon Dieu c'est très difficil! Viva la e pobom... è un vecchio detto triestin... che la vadi ben... che la vadi mal... sempre allegri e mai passion viva la e pobom!
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