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Le sfide impossibili della pubblicità: Lionel Messi vs Emma Marrone

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Sicuramente Leo Messi gioca molto meglio al calcio di Emma Marrone come è altrettanto sicuro che Emma canta molto meglio di Messi. A livello mondiale non si può paragonare la popolarità di Messi con quella della cantante pugliese, non ancora molto nota fuori dei confini nazionali. Né si può fare un paragone a livello economico: le finanze di Emma sono sicuramente in crescita ma al momento sono solo una piccola frazione degli introiti  multi milionari del campione del Barcellona. Potremmo forse paragonare l'altezza: Anche qui vince Messi (169 cm) contro i 165 cm di Emma (ma molti dicono che sia qualche cm in meno), ma se facciamo un confronto relativo all'altezza media per sesso allora vince Emma: infatti l'altezza media delle donne italiane è di 162 cm, quindi la Marrone è nella media forse un po' al di sopra, mentre l'altezza media dei maschi argentini è di 177 cm  e a Messi quindi mancano otto cm di tacchi per essere nella media! Allora possia

Travaglio re dei monologhi!

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Devo premettere che Marco Travaglio solitamente mi sta simpatico più che non, e i suoi documentatissimi monologhi sono solitamente piacevoli. Ma quando è costretto al confronto, al dialogo, perde gran parte del suo smalto e spesso (mi) diventa antipatico. Giovedì scorso, a Servizio Pubblico, Travaglio, ha attaccato il neo presidente del Senato Piero Grasso. In sintesi alcune delle sue accuse: - Grasso avrebbe sempre evitato di scontrarsi con il livello politico della mafia - sarebbe stato eletto alla carica di procuratore nazionale antimafia ai danni di Gian Piero Caselli, inviso al governo Berlusconi, grazie a tre leggi contra personam  fatte apposta per bloccare l'elezione dell'allora Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Palermo Gian Carlo Caselli - avrebbe proposto Berlusconi ed il suo governo per una medaglia antimafia Sembrava la solita serata ed il solito monologo, ma il Presidente del Senato ha telefonato in diretta per sfidare Travaglio in un f

Moto GP Australia: Pedrosa cade, Lorenzo vince il titolo, Ba-Stoner la gara

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Nel Gran Premio d'Australia, a  Phillip Island, Casey Stoner, come aveva ampiamente preannunciato nelle prove libere ed in qualifica, torna ad essere lo Bastoner degli scorsi anni e vince senza forzare troppo, per la sesta volta consecutiva, la gara di casa! (quinta vittoria stagionale).  Lorenzo, arrivato secondo, vince il titolo mondiale, che dopo la caduta di Pedrosa al secondo giro, era diventata solo un formalità. Alla partenza Lorenzo, è il più veloce di tutti, Pedrosa e Stoner gli si accodano. Dani, sa che deve arrivare davanti a Lorenzo e trova subito un sorpasso abbastanza duro su Jorge, costretto a correggere per evitare il contatto. Ne approfitta Stoner, che gli si fa sotto e dopo poche curve lo infila prima che finnisca il primo giro. Pochi secondi dopo, Pedrosa forse troppo al limite, arriva un po' lungo e la traiettoria leggermente esterna è più sporca. Nel replay si vede un piccolo sbuffo di polvere che preannuncia la sua caduta. Dani riparte con l'