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iPhone: chiudere o meno le applicazioni in background?

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Il punto di vista ufficiale della Apple è che non è necessario chiudere manualmente le varie applicazioni che via via utilizziamo in quanto alla loro gestione ci pensa il sistema operativo. Dopo il lancio di iOS 4 lo stesso Steve Jobs aveva confermato che la gestione della applicazioni aperte dovrebbe rimanere un elemento quasi “sconosciuto” all’utente Apple: non è infatti necessario preoccuparsi di chiudere le applicazioni in quanto non influiscono sulle prestazioni dell’intero sistema. Ma è proprio così? Innanzi tutto una precisazione altrimenti il titolo di questo post potrebbe risultare forviante. Con applicazioni in background si intendono quelle applicazioni che non sono più sullo schermo ma stanno continuando ad eseguire codice, rispetto a quelle che sono sospese , ossia residenti in memoria ma non eseguono nessun codice. Quando chiudiamo un app con il tasto Home,  dopo qualche secondo nello stato di background questa applicazione si troverà in uno stato di

iPhone (e iPad): applicazione bloccata durante l'aggiornamento.

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Ci sono svariate guide che propongono come risolvere il problema di un'applicazione bloccata durante l'installazione o l'aggiornamento. Ovviamente non intendo applicazioni semplicemente in Pausa nel qual caso, una volta localizzata l'applicazione basta un tocco per riprendere il processo di upgrade/installazione. Nel mio caso l'applicazione si era bloccata durante l'aggiornamento. L'icona dell'applicazione non era più presente nel gruppo che la conteneva, era visibile soltanto fra le app aperte (tipo l'icona di Chrome in figura, ma l'applicazione che si era bloccata durante l'aggiornamento era Cyclometer) Per visualizzare le applicazioni aperte bisogna premere due volte rapidamente, tipo doppio click del mouse il pulsante home - per chiuderla bisogna toccare una qualsiasi di quelle elencate per qualche secondo finché non compare in alto a destra una x rossa, poi basta toccare la x dell'applicazione che si vuol chiudere.

Aggiungere parole al correttore ortografico di iPhone

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Il correttore ortografico di iOS, oltre che su di un dizionario precaricato, si basa sul contenuto del dispositivo, ad esempio sul contenuto dei contatti inseriti. A parte alcuni eventuali errori del dizionario base, alcuni suggerimenti alquanto strani potrebbero essere stati causati da vocaboli da noi inseriti, ad esempio inserendo qualcosa di errato alla voce azienda. In effetti un modo di aggiungere delle voci al correttore ortografico è proprio quello di aggiungere dei contatti fittizi specificando ad esempio nel campo Azienda, una serie di termini, separati da virgola, che saranno automaticamente aggiunti al nostro dizionario personalizzato. Ritengo che il campo migliore, soprattutto se i termini da aggiungere sono molti, sia il campo note, che visualizza righe multiple. Dalle mie prove risulta che il campo indirizzo non può essere utilizzato a tale scopo. C'è almeno un altro modo di aggiungere dei termini al nostro dizionario, ed è quello di aggiungere abbreviaz

Eccezionale riconoscimento vocale di Google Chrome su iOS

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Qualche giorno fa, dopo un paio di blocchi inaspettati del mio iPhone4, verificatisi a distanza di pochi giorni, risolti con un reset software, mi sono deciso ad aggiornare il melafonino da iOS5 a iOS6. Molte delle novità del nuovo sistema operativo Apple per dispositivi mobili non sono disponibili sull'iPhone 4: le mappe 3D, Siri (riconoscimento vocale) in Italiano e il nuovo Facetime (videochiamate) non funzionano con l'iPhone4. Personalmente a parte l'applicazione mappe che ora non è più quella di Google ma è gestita direttamente da Apple, e l'assenza di Youtube, scaricato poi dall'App Store,  non ho notato grossi cambiamenti. E con un sospiro di sollievo non ho nemmeno notato i temuti rallentamenti (che mi avevano spinto a ritardare l'aggiornamento) se non minimali. Anche la batteria dura (poco) come prima, a meno che non ci si limiti ad usare l'iPhone solo per le telefonate. Nel complesso un cambio indolore e per ora niente più blocchi!

Senza complotti

Sto ascoltando sotto l'ombrellone la radiocronaca della supercoppa italiana 2012 La Juventus batte a Pechino il Napoli per 4.2 dopo i tempi supplementari Dico senza complotti perché la Juventus ha iniziato l'incontro senza il suo allenatore squalificato per dieci mesi (in attesa del ricordo) per omessa denuncia. Non so se l'assenza di Conte sia stata influente ma la difesa juventina ha commesso grossi errori in occasione dei due goal del Napoli Il Napoli, invece, ha subito il rigore del pareggio juventino e due espulsioni oltre al quella di Mazzarri (per proteste come Pandev) La radiocronaca non mi permette di giudicare sulla giustezza dei provvedimenti arbitrali presi contro il Napoli ma non dono sembrati pretestuosi a sentire le parole del cronista (ma la veemenza delle proteste del Napoli lascia più di un dubbio,

iPhone batte Android se vi serve lo zoom

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Tutti gli smartphone permettono di ingrandire le immagini e di spostarle con il tocco delle dita tanto che ci sono bambini che vorrebbero fare lo stesso con le riviste o i libri! Come ci dimostra l'ormai famoso video a fianco L'iPhone (come pure iPad ed l'iPod Touch) dispone della possibilità di ingrandire qualsiasi parte dello schermo, indipendentemente da quello che si sta visualizzando se si attiva la funzione Zoom disponibile nella sezione Accessibilità. Chi ha una capacità visiva ottimale non ha probabilmente bisogno di questa funzione e spesso ne ignora addirittura l'esistenza. La funzione di zoom dello schermo può essere necessaria nell'utilizzo di molte App o nella visualizzazione di pagine web in versione mobile. In questi casi, senza utilizzare la funzione zoom dello schermo, si può di solito ingrandire solo il testo e a volte nemmeno quello. Anche le immagini mostrate nelle App spesso non possono essere ingrandite. Gli smartphone basati sul s

iPhone Blogger App

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Da diversi mesi ho installato sul mio iPhone l'App Blogger. Non l'ho mai usata molto, soprattutto perché la mia vista non è più quella dei vent'anni, mi stanco ad usare a lungo l'iPhone per compiti che richiedano un certo impegno visivo come scrivere un articolo. Nei giorni scorsi sono stato al mare (e avevo dietro solo l'iPhone) e per non lasciare del tutto abbandonato il mio blog ho ripubblicato, utilizzando l'App Blogger, le quattro parti di un mio racconto, Sembrava un tartufo , originariamente pubblicato sul mio blog Wordpress,  Just To Play .  Non ho avuto grandi difficoltà a fare copia/incolla, aggiungere qualche etichetta e il titolo, pubblicare il tutto:  ma come testo semplice (piano). (ho già rivisto al PC gli stessi post , gli ultimi quattro prima di questo, aggiungendo un minimo di formattazione e solo su di uno un'immagine presa dal mio PC) Oggi mi sono posto la domanda, ma è possibile che l'App Blogger sia così limitata? Che non offr

Impossibile attivare backup iCloud su iPhone

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Controlla se hai effettuato l'accesso a iCloud su questo iPhone Su iTunes nella sezione backup è possibile scegliere se fare il backup su iCloud o sul PC. Ma quando provavo ad attivare il backup su iCloud mi veniva fuori un messaggio di errore all'incirca come nel titolo e nel sottotitolo di questo post. Ho provato a cercare su Internet e sul supporto Apple: il mio specifico problema proprio non c'era Ovviamente l'accesso ad iCloud l'avevo effettuato sia sul PC che sullo smartphone con lo stesso Id Apple. Se non trovavo nessun aiuto su Internet allora era probabile che il problema fosse legato a qualcosa che avevo fatto io non particolarmente comune. in effetti qualche settimana prima avevo cambiato PC (in effetti avevo solo installato Windows 7 in una diversa partizione, ma è la stessa cosa): avevo reinstallato iTunes e trasferito tutto senza particolari problemi (non "senza problemi" perché iTunes a me ne da per il solo fatto di

Si possono influenzare i sogni?

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C'è chi sogna di acquistare l'ultima versione dell'iPhone e chi, invece sogna grazie all'iPhone, e sceglie pure cosa sognare! E' quanto promette l'App    Dream:ON  (by YUZA) Promesse non mantenute, almeno a leggere le recensioni (degli Italiani) su iTunes: gli unici giudizi positivi sono relativi all'originalità dell'idea, nessuno che abbia provato con successo questa applicazione se non come semplice sveglia! Ponendo lo smartphone accanto al cuscino quando si va a letto, l'applicazione dovrebbe essere in grado di capire quando inizia la fase Rem, per poi svegliarci al momento più opportuno per ricordare il sogno, che si  può poi trascrivere su di una sorta di diario e volendo condividere la nostra esperienza su Facebook e Twitter. Inoltre i dati raccolti, relativi ai movimenti registrati durante il sonno, confluiscono in maniera anonima, in una banca dati centralizzata. Questa applicazione è collegata ad un esperimento scientifico condotto

I dolori dell'iPhone

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Da circa un anno sono un utente abbastanza soddisfatto del mio iPhone 4, senza jailbreak,  generosamente pagatomi dalla Tre come omaggio al mio abbonamento. Non voglio però ora parlare dei pregi e dei difetti di questo operatore ma concentrarmi su alcune particolari noie che ho riscontrato nell'uso dell'iPhone. Uno dei problemi più fastidiosi, quello degli aggiornamenti (spesso impossibili da scaricare via iTunes), è stato fortunatamente risolto con l'introduzione dell'iOS5. Un altro comune problema nell'utilizzo degli smartphone è quello di fare un numero senza guardare la tastiera (tipicamente in auto): immagino che ci sia qualcuno che ci riesce, a me risulta quasi impossibile soprattutto se volessi avere la certezza del numero che sto componendo. Ci sarebbe il riconoscimento vocale, ma anche in questo caso, senza guardare il display, mi accorgerei troppo tardi dei frequentissimi errori nel riconoscimento dei nominativi pronunciati. Questi problemi credo a

Si firma o si accetta solo sulla fiducia

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Qualche giorno fa vado sull'appstore per fare aggiornare alcune app del mio iPhone Inserisco la mia password e mi appare la seguente schermata (vedi foto) "Sei certo di aver letto e accettato le condizioni dell'iTunes Store?" Come no! Sfido anche il più pignolo degli utenti a leggersi le 68 paginette delle nuove condizioni! Per di più nel caso di un operazione senza costi come quella dell'aggiornamento di alcune app Devo aggiungere che, per darmi un certo contegno ho fatto clic iper farmi spedire il testo per e-mail: Ovviamente non ho nemmeno aperto quell'e-mail :) Purtroppo capita sempre più spesso di accettare condizioni e policy, o di firmare contratti, senza leggere niente Per fretta, per pigrizia, per rispetto verso chi fa la fila dietro di noi, Che sia in banca o in una assicurazione e persino online firmiamo sulla fiducia. E la legge non ci tutela affatto se poi veniamo raggirati una volta apposta la nostra firma virtuale o meno che sia.

L'attesa

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Blogger iPhone's App Live Test In attesa della mia ragazza provo a scrivere il mio secondo post tramite l'applicazione Blogger Il primo post, all'ufficio postale è andato perso nell'etere! O forse arrivato il mio turno nella fretta ho sfiorato il punto errato! Vediamo se questa volta avrò miglior fortuna . . . Nel correggere il post ho riscontrato due problemi: l'apostrofo del titolo che ho corretto al PC e l'immagine troppo grande, anch'essa corretta successivamente al PC . Mi sono successivamente accorto, grazie ad un commento, che il post è finito nell'altro blog di Blogger, dove ho lasciato il post che mostra l'errore dell'accento ( vedi )

Dream: L'anti I-Phone di Google

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Dieci candeline per Google che festeggia lo sbarco dell’anti-Iphone. Il motore di ricerca più popolare del mondo celebra il suo decimo compleanno, che ricorre sabato 27 settembre, debuttando nell’agone della telefonia mobile: la sfida targata Google questa volta si chiama "Dream", il telefono prodotto dalla taiwanese Htc, pronto a entrare in competizione con l’i-Phone di Apple e Blackberry. Il suo debutto potrebbe avvenire anche domani, con il lancio del nuovo prodotto a New York. (leggi il resto su http://www.lastampa.it/ ) Il vero freno allo sviluppo dell'I-Phone, come del nuovissimo Google Dream, (e di molti altri telefoni palmari) è la pessima abitudine dei gestori italiani di spacciare per diamanti il traffico dati (vedi Punto Informatico ), con prezzi nettamente superiori al resto dell'Europa e degli Stai Uniti.