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Visualizzazione dei post con l'etichetta fusione fredda

Quali energie alternative sono l'obbiettivo del ribasso del petrolio?

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Continua da  Un possibile motivo per il prezzo basso del petrolio Il vero nemico che l'industria estrattiva vuol colpire potrebbe essere individuate in due tecnologia, non ancora pronte all'ingresso sul mercato economico, e che nemmeno hanno dissolto tutti i dubbi degli scettici, ma che promettono energia pulita a basso costo ed in tempi brevi: da un lato ci sono società come la  Solar Hydrogen Trends, Inc.  che assicurano di aver messo appunto un metodo per l'estrazione di idrogeno dall'acqua di mare per la produzione di energia ad una frazione del costo di quella prodotta con idrocarburi. dall'altro ci sono diversi concorrenti che si fronteggiano nel tentativo di estrarre energia dall'idrogeno tramite un fenomeno simile alla fusione ma che avviene ad energie più basse, fenomeno per anni indicato con il termine di  fusione fredda  ma per il quale ora si preferisce l'acronimo  LENR  (Low Energy Nuclear Reactions). In pole position fra i ricercat

Il 2015 non sarà l'anno della fusione fredda

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Il 2015 non sarà l'anno della fusione fredda e forse nemmeno il 2016! Non sono un fisico, né un tecnico del settore, solo un tifoso di una tecnologia che potrebbe aprire la strada per un futuro energetico che non necessiti di un massiccio ricorso alle tradizionali fonti non rinnovabili ossia combustibili fossili ed energia nucleare da fissione. Un tifoso deluso, molto deluso ma che non ha ancora perso le speranze. Non scrivo di fusione fredda da ormai due mesi ed il motivo principale è che non avevo niente di nuovo da scrivere, niente di interessante per un potenziale pubblico di curiosi. L'ultima vera notizia è  il brevetto statunitense ottenuto da Andrea Rossi nello scorso agosto: nel brevetto ottenuto si  parla di un apparato per il riscaldamento di un fluido e del meccanismo che sta alla base del suo funzionamento, ma non si parla di fusione fredda o LENR, acronimo che sta per Low Energy Nuclear Reactions. Per il resto sembra che ci sia un grande fermento d

Fusione fredda: l'intervista di Andrea Rossi all'Huffington Post

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Forse qualcosa si muove nell'ambito dei media americani visto che qualche giorno fa, il 6 ottobre è stata pubblicata una intervista in inglese ad Andrea Rossi, sul prestigioso blog, rivista on line, Huffington Post. che già nel recente passato aveva dedicato altri articole alle LENR, altro modo in cui viene chiamata la fusione fredda. L'intervista non è stata segnalata dai media italiani, se non da qualche blog o sito che da sempre dedica spazio all'argomento. Tanto meno se ne è parlato sulla versione italiana dell'Huffington Post, diretto da Lucia Annunziata, che alle reazioni nucleari a bassa energia non ha mai dedicato un riga Andrea Rossi è il leader nell'ambito del tentativo di sfruttamento commerciale della fusione fredda e i prototipi dei suoi dispositivi, E-Cat e Hot-Cat, sono da tempo in fase di test ma non ancora commercializzati. Permane un profondo scetticismo della comunità scientifica ufficiale, anche se l'ottenimento di un brevetto stat

Fusione fredda: Andrea Rossi ottiene il brevetto USA per un dispositivo tipo E-Cat

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Fra l'indifferenza dei mass media l'ingegner Andrea Rossi ha finalmente ottenuto il 25  agosto un brevetto USA per la tutela del suo E-Cat. Nel brevetto ottenuto si  parla di un apparato per il riscaldamento di un fluido e del meccanismo che sta alla base del suo funzionamento, ma non si parla di fusione fredda o LENR. La domanda di brevetto era stata presentata il 14 marzo 2012 e finalmente Rossi ottiene una prima vittoria "ufficiale" per la quale in molti si sono congratulati con lui (come si può constatare sul sito rossilivecat.com). Riporto l'abstract della domanda di brevetto "An apparatus for heating fluid includes a tank for holding fluid to be heated, and a fuel wafer in fluid communication with the fluid. The fuel wafer includes a fuel mixture includinging reagents and a catalyst, and an electrical resistor or other heat source in thermal communication with the fuel mixture and the catalyst." "Apparato per riscaldare un fluid

Fusione fredda: la calma che precede la tempesta?

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Sono mesi ormai che non ci sono novità eclatanti riguardanti la fusione fredda ed in particolare l'E-Cat di Andrea Rossi, per lo meno se si guardano le principali fonti di informazione, o per semplicità le notizie di Google News. Provate a cercare fusione fredda, magari metteteci pure le virgolette "fusione fredda", su Google News: la notizia pertinente, più recente, è di oltre tre mesi fa, del 13 aprile 2015 in cui si parla di ICCF (International Conference on Cold Fusion) 19, ossia della 19-esima conferenza internazionale sulla fusione fredda tenutasi a Padova dal 13 al 17 aprile. Per il resto si parla magari della fusione fredda fra PD e Margherita! Non va molto meglio se cerchiamo sull'edizione USA di Google News con la stringa "cold fusion" né tanto meno se  utilizziamo LENR, acronimo che sta per Low Energy Nuclear Reactions, utilizzato dagli scienziati del settore per sfuggire al discredito calato attorno alle ricerche sulla fusione fre

Fusione fredda: Conclusa a Padova e ignorata dai media la 19esima edizione del convegno annuale ICCF

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Si è concluso venerdì 17 aprile la 19 edizione dell' ICCF (International Conference on Condensed Matter Nuclear Science) che si occupa sostanzialmente di fusione fredda o LENR (Low Energy Nuclear Reaction. L'edizione del 2015, contraddistinta dalla sigla ICCF-19 , si è svolta nel disinteresse dei media a Padova. Ho scritto questo breve articolo, non tanto per entrare nel merito di tale conferenza, ma piuttosto per sottolineare il disinteresse dei media per un evento, seppur di settore, ma per altro svoltosi sotto il patronato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dello Sviluppo Economico e dell'ENEA. Da una breve ricerca su Google News, Ha parlato della conferenza il solo Mattino di Padova in un articolo intitolato   Bill Gates a Padova per studiare la fusione fredda . Ne ha parlato anche il blog ocasapiens, che da sempre avversa con notevole acrimonia questo campo di ricerche. Ne aveva parlato anche askanews, ma il link è già stato rimos

Fusione fredda: intervista a Francesco Celani - Seconda parte

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Questo articolo contiene trascrizione della seconda ed ultima parte dell'interessante intervista di Radio 24 al fisico Francesco Celani, andata in onda a Natale 2014 . Prima parte Inizio seconda parte: Melis: Ecco, senta, secondo i fusionisti, ecco, mi lasci usare questa definizione, in particolare negli ultimi anni, ci sono stati molti passi avanti nella comprensione di questo fenomeno. Lei ha citato molti articoli di pochi anni fa. Che cosa si è capito rispetto alle condizioni che lo rendono possibile, quali sono, diciamo, le conclusioni, le acquisizioni più importanti degli ultimi anni. Celani : Allora, intanto, le conclusioni sono frutto di venti anni di lavoro abbondante, quindi sembra che la strada chiave sia avere materiale nanometrico. Se non si hanno strutture nanometriche non si arriva a nulla. Il palladio, per motivi suoi metallurgici, spontaneamente diventa nanometrico. Melis : Quindi un ... un ingrediente ... ci vogliono delle strutture nanometriche. P

Fusione fredda: intervista a Francesco Celani

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Il 25 dicembre 2014, Natale,   Radio 24 , l'emittente radiofonica dello stesso gruppo de Il Sole 24 ORE,  ha trasmesso uno speciale della trasmissione Smart City - Voci e luoghi dell'innovazione.  in cui, il conduttore, Maurizio Melis, ha intervistato due fisici a proposito della fusione fredda o LENR: Francesco Celani, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e vicepresidente della International Society of Condensed Matter Nuclear Science,  da tempo impegnato nelle ricerche collegate alla fusione fredda, e Stefano Bagnasco, ricercatore presso l’INFN e collaboratore del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), quale rappresentante della scienza ufficiale in gran parte molto scettica nei confronti della fusione fredda. In questo articolo riporto la parziale trascrizione (i primi 4 minuti) dell'intervista a Francesco Celani,, al momento ascoltabile sulla home page del sito  francescocelanienergy.org/ Non son

Dibattito sulla "Fusione fredda" o clima da "Guerra fredda" fra i blogger?

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Date un'occhiata o meglio ancora leggete questo articolo sul sito di Radio24 Fusione fredda: l'ultimo esperimento sull'E-cat o se preferite ascoltate il podcast . Si tratta di una puntata del programma "Smart City - Voci e luoghi dell'innovazione" trasmessa il 12 dicembre 2014 Il conduttore, Maurizio Melis, introduce l'argomento della fusione fredda per arrivare ad una intervista a Bo Hoisted, Professore di Fisica Nucleare all'Università di Uppsala, relativamente all'ultimo test, indipendente (o meno che sia), effettuato nei pressi di Lugano, sull'E-Cat di Andrea Rossi. A me la conduzione mi sembra abbastanza equilibrata, senza nessuna enfasi eccessiva sui risultati dell'esperimento, direi neutrale o forse leggermente pro-fusione fredda, o almeno questa è la mia impressione. Ora diamo invece un'occhiata al blog Ocasapiens di Sylvie Coyaud , ospitato sulle pagine di Repubblica, in particolare a questo articolo del 16 di

La fusione fredda da un diverso punto di vista

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Era il marzo 1989, quando dopo anni di esperimenti,  il chimico inglese di origini boeme Martin Fleischmann ed il chimico statunitense Stanley Pons annunciarono di essere riusciti a realizzare la fusione fredda. I successivi tentativi di replicare l'esperimento da parte di scienziati di tutto il mondo non ebbero successo se non in minima parta e i mass media che avevano prima parlato con toni sensazionalistici della scoperta cavalcarono successivamente la delusione dell'opinione pubblica regalando le ricerche sulla fusione fredda a livello di ciarlataneria o di vera e propria "bufala". La Scienza ufficiale, quella con la S maiuscola, ha da allora considerato con grande sospetto se non prevenzione, tutte le successive ricerche in merito alla fusione fredda. Gli scienziati che se ne occupano hanno addirittura adottato una nuovo nome per questo genere di fenomeni, chiamandoli LENR ( Low Energy Nuclear Reactions ), con la speranza di condurre le loro ricer

Conferme da un fisico russo del test di Lugano sull'Hot Cat di Andrea Rossi

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Riporto la traduzione della prima parte di un articolo pubblicato oggi su E-Cat World. Il fisico russo Alexander G. Parkhomov della People’s Friendship University di Mosca ha pubblicato un rapporto  (in russo), il 25 dicembre, in cui descrive il test di un dispositivo costruito sul modello del Hot-Cat dell'ing. Andrea Rossi, costruito in base a quanto descritto nel secondo test indipendente  dell'e-Cat  (Lugano E-Cat test report) e afferma di aver stabilito che la sua replica può produrre più energia di quanta ne consuma, con un COP massimo di 2,58 ( il COP, coefficient of performance , è il rapporto fra l'energia prodotta e l'energia utilizzata/fornita) .  Il documento pubblicato sembra essere un serio rapporto relativo al tentativo di creare un dispositivo analogo all'Hot Cat. [...] Un documento che potrebbe rivelarsi fondamentale nella verifica la validità del Hot Cat di Andrea Rossi.  Da una rapida ricerca, sembra che Alexander Parkhomov sia un ricer

La Scienza e la "paura" dell'ignoto.

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Le vicende della fusione fredda o LENR mettono in evidenza quello che a mio avviso è un grave problema della scienza contemporanea: la "paura" dell'ignoto. Uno dei principali scopi della scienza dovrebbe essere quello di indagare sui fenomeni che ancora non sono ben noti, su fatti che ancora non hanno una teoria generalmente accettata che li spieghi Gran parte delle risorse vengono impiegate nel cercare di dimostrare teorie note ma ben pochi sforzi vengono fatti nell'indagine di quei fenomeni che a quest'ambito sembrano sfuggire. E non sto parlando di UFO, fantasmi e fenomeni paranormali. Il budget del CERN, dove con LHC viene studiata la fisica delle alte energie, è di poco inferiore al miliardo di Euro per anno, che corrisponde a poco meno di due euro per anno per cittadino (per la precisione  il CERN ha ricevuto nel 2014 1205,5 milioni di franchi svizzeri) Al Cern contribuiscono 18 paesi dell'Unione Europea, a cui si aggiungono Norvegia e Svizz

L'insabbiamento della fusione fredda: un articolo da non dimenticare

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Mettere la testa nella sabbia, come lo struzzo nella figura accanto, è sicuramente un concetto completamente diverso da quello di "insabbiare" ma che finisce per esserne complementare. L'effetto di chi non vuol vedere si somma a all'effetto del nascondere. Nella storia della fusione fredda la parte dello struzzo lo fa la scienza ufficiale, mentre di solito non è noto chi insabbia anche se spesso si serve della complicità dei media più importanti. Ripropongo l'articolo "L'insabbiamento della fusione fredda" di C.Paglialunga scritto molto probabilmente nel 2002.  Trovo in particolare interessante la prima parte in cui si parla degli esperimenti svolti presso l'ENEA per cercare di replicare l'epserimento di  Fleishman e Pons. Di questi esperimenti parla più diffusamente un inchiesta del 2006 di RaiNews24 intitolata Rapporto 41, che penso di riproporre in un mio prossimo articolo. L'insabbiamento della fusione fredda La st

Nuovo interesse in India per la fusione fredda

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Alcuni dei principali scienziati nucleari indiani, stanno sollecitando il nuovo governo del Primo Ministro  Narendra Modi a riprendere le ricerche sulla fusione fredda, dicendo che questa avrebbe il potenziale di dare risposte ai problemi energetici della loro nazione. Negli anni '90 il Centro di Ricerche Atomiche di Bhabba (BARC) a Mumbai ha eseguito alcuni esperimenti sulla fusione fredda (cold fusion), ora chiamata Reazioni nucleari a bassa energia o LENR (Low Energy Nuclear Reactions), ma ha abbandonato le ricerche nel 1996. "Stiamo effettuando uno sforzo frenetico per rilanciare le ricerche sulla fusione fredda / LENR in India" ha dichiarato lo scienziato nucleare Mahadevan Srinivasan all'agenzia IANS "L'ex presidente della Commissione per l'Energia Atomica Srikumar Banerjee mi sta fortemente sostenendo (in questo sforzo)" Mahadevan Srinivasan ha guidato, con lo scomparso  P.K.Iyenga, le precedenti ricerche sulla fusione fredda al