La fusione fredda da un diverso punto di vista

Era il marzo 1989, quando dopo anni di esperimenti,  il chimico inglese di origini boeme Martin Fleischmann ed il chimico statunitense Stanley Pons annunciarono di essere riusciti a realizzare la fusione fredda. I successivi tentativi di replicare l'esperimento da parte di scienziati di tutto il mondo non ebbero successo se non in minima parta e i mass media che avevano prima parlato con toni sensazionalistici della scoperta cavalcarono successivamente la delusione dell'opinione pubblica regalando le ricerche sulla fusione fredda a livello di ciarlataneria o di vera e propria "bufala".
La Scienza ufficiale, quella con la S maiuscola, ha da allora considerato con grande sospetto se non prevenzione, tutte le successive ricerche in merito alla fusione fredda.

Gli scienziati che se ne occupano hanno addirittura adottato una nuovo nome per questo genere di fenomeni, chiamandoli LENR (Low Energy Nuclear Reactions), con la speranza di condurre le loro ricerche al di fuori del discredito generale.
Da allora ci sono stati molti annunci ed evidenze sperimentali, da parte di vari gruppi di scienziati, anche italiani, ma nessun risultato che sia riuscito a far breccia nello scetticismo ufficiale.
L'argomento sembra diventato una questione di fede, ci sono quelli che non ci credono e quelli che ci credono, gli scettici a priori e i sostenitori di teorie complottistiche.

Secondo me il punto cruciale è il modo in cui si guarda alla fusione fredda:
non bisogna più guardare ad essa come la soluzione ai problemi energetici dell'umanità ma semplicemente come ad un interessante fenomeno da indagare.

Si spendono miliardi di dollari per studiare la fisica delle alte energie o per mandare un robot su di una cometa, ricerche e successi che io non voglio discutere o sminuire, che non risolvono nessun problema concreto, ma che danno o possono dare una grande contributo alla "conoscenza" oltre a produrre spesso notevoli ricadute tecnologiche.

Partiamo dalla domanda: perché tanti ricercatori ottengono risultati che non si riescono a spiegare?
Concedetemi di escludere che tutti questi scienziati abbiano avuto delle allucinazioni, che siano pazzi o peggio ancora dei truffatori. Il fenomeno delle LENR, della fusione fredda, va studiato per comprendere quali fenomeni realmente accadono ed elaborare nuove teorie che ne diano una spiegazione. O quanto meno per perfezionare gli strumenti di misura e i protocolli da seguire affinché non vengano registrati fenomeni che non esistono.

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