Valentino Rossi e la Ducati: prove di divorzio?

Se di divorzio si può parlare ... visto che il matrimonio non mi sembra sia mai stato consumato.
Il Rossi che ha guidato la Ducati sul circuito di Losali in Qatar è solo il fantasma del Valentino che conosciamo e la Ducati non è certo quella che con Stoner aveva vinto il titolo della MotoGP nel 2007.

(avevo scritto un articolo nel 2009 a proposito del binomio Stoner/Ducati: http://sdoppiamocupido.blogspot.com/2009/06/il-mistero-della-seconda-guida-ducati.html)

E' stato strano vedere Valentino Rossi dietro tutti gli altri piloti Ducati,  decimo nella classifica finale, quando di solito è sempre riuscito a dare qualche decimo al migliore dei suoi compagni di marchio.

Per la cronaca la gara è stata vinta da Lorenzo, davanti a Pedrosa e Stoner.
L'australiano aveva dominato la gara fino a quando un dolore all'avambraccio destro gli impedito di esprimersi al massimo. Il migliore fra le Ducati è stato Heydin, sesto.

L'intervista nel dopo gara, trasmessa da Italia1, ha mostrato un Valentino veramente pessimista sulle possibilità di miglioramento della Ducati GP12.

Rossi non crede nella possibilità di lottare per il podio con questa moto e lottare per essere il primo delle Ducati non sembra motivarlo, né sembra ottimista sulle possibilità di futuri sviluppi.




Ma non era Max Biaggi quello che si lamentava sempre della moto e delle scorrettezze degli avversari?

Io non credo affatto che Rossi sia già sul viale del tramonto, ma sembra che il team Ducati non riesca più a motivarlo: dopo le delusioni dello scorso anno con la GP11, non vorrei che la morte del suo amico Simoncelli abbia lasciato una ferita indelebile nello spirito del Valentino corridore.

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